Iraq: dal 2003 ad oggi uccisi venticinquemila civili

La guerra angloamericana all'Iraq e la conseguente rivolta contro le truppe di occupazione e contro il nuovo Governo di Baghdad è costata la vita ad oltre venticinquemila civili. Lo assicura uno studio britannico, secondo il quale ogni giorno nell'ex Paese di Saddam Hussein muoiono ammazzati una media di trentacinque persone solo tra gli iracheni. Mancano dunque all'appello le vittime della coalizione internazionale e quelle degli esponenti della guerriglia. Per quel che concerne i primi si parla di oltre duemila perdite (più di 1700 sono americani), per quanto riguarda invece i ribelli, tempo fa il Pentagono aveva rivendicato l'eliminazione di circa quarantamila persone. Lo studio riferisce anche che la stragrande maggioranza dei non combattenti è deceduta per mano dei rivoltosi e non per responsabilità diretta delle forze armate straniere (www.centomovimenti.com).


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