Per Schwab (Forum di Davos) la proprietà privata e mangiare carne sono «cose insostenibili». Un’agenda folle, che l’Ue sta già realizzando

(articolo di Tino Oldani – Italia Oggi)

La direttiva finale, che Klaus Schwab ha postato in inglese sul web a conclusione dell’ultimo World economic forum (Wef), mette i brividi: «Mentre l’umanità si dirige ulteriormente verso un futuro post-carbonio, il popolo deve accettare che mangiare carne e la proprietà privata sono cose semplicemente insostenibili». Come dire: preparatevi al cibo green, a mangiare larve di insetti e farine di grilli, poiché gli allevamenti di bovini inquinano il mondo e saranno fortemente ridotti. Di più: dimenticate anche la proprietà privata, smettetela di comprare case, poiché anche queste inquinano e provocano costi da eliminare. Può sembrare folle, ma è solo una piccola parte dell’agenda del Grand Reset mondiale post-Covid che Schwab e il Forum di Davos predicano da tempo. Un’agenda che spaventa la gente comune, ma vanta potenti sostenitori nella finanza speculativa globale, nonché solerti esecutori perfino negli euroburocrati di Bruxelles.

Alcuni osservatori si sono chiesti come mai di questi temi che riguardano il futuro del mondo si occupi il Forum di Davos e non l’Onu. Una domanda opportuna, sollecitata da un attacco di Elon Mark, a memoria d’uomo il primo di un multimiliardario contro Schwab: «Il Wef è un governo mondiale non eletto, che il popolo non vuole e non ha mai chiesto». Ineccepibile. Il Forum di Davos è certamente un meeting di alto livello, organizzato ogni anno da un’azienda familiare svizzera, di cui è titolare la famiglia di Schwab (vedi ItaliaOggi del 18 gennaio), finanziata dalle numerose multinazionali che partecipano ai suoi convegni. Dunque, un’organizzazione privata.

L’Onu, invece, è un’organizzazione intergovernativa con un mandato globale per promuovere la pace, la sicurezza internazionale, lo sviluppo sostenibile, i diritti umani e la cooperazione internazionale. Diversamente dal Wef, le sue decisioni sono soggette alla votazione dell’assemblea Onu, dove sono rappresentati 193 paesi. Dunque, un organismo democratico mondiale, che in teoria dovrebbe avere più voce in capitolo quando si parla di futuro del mondo. Ma in pratica non è così, grazie al ruolo sempre più dominante della grande finanza speculativa. «Quest’anno si è registrato a Davos la più alta partecipazione di imprese, con oltre 1.500 leader provenienti da 700 organizzazioni. C’erano più di 100 miliardari, affaristi sauditi e degli Emirati arabi. Ma Davos è stato un ambiente tossico per i capi delle grandi democrazie. Un luogo da evitare», si legge su ilsussidiario.net, che ha sottolineato l’assenza di numerosi leader politici mondiali. «Quest’anno a Davos abbiamo capito che la politica non è più in grado di gestire l’economia globalizzata. Abbiamo capito che l’economia è in mano a un ristretto gruppo di privati e della finanza internazionale».

Per la verità, i segnali di una politica succube all’agenda Schwab sono già evidenti. «A Bruxelles la pressione delle multinazionali della nutrizione è fortissima», dice Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, contrariato dal fatto che la Commissione Ue di Ursula von der Leyen ha concesso all’Irlanda di mettere sul vino le etichette che lo equiparano al fumo come cancerogeno. «Daranno via libera anche alla carne, al pesce e al latte sintetici. Perché a Bruxelles comandano i lobbisti delle multinazionali», sostiene in un’intervista a La Verità. «Pensiamo al Nutriscore, l’etichetta a semaforo, che non è affatto un pericolo scampato. Le multinazionali che la sostengono insistono perché gli energy drink, le patatine fritte, gli alimenti Frankestein prendano il posto dei cibi sani, agricoli, dell’olio extravergine di oliva. E la Commissione Ue le ascolta con attenzione».

Prandini non esita ad attaccare i leader Ue, con nomi e cognomi. Invita la presidente Ursula von der Leyen a «rendere omaggio a Bill Gates», come ha fatto con Big Pharma per i vaccini: «Bill Gates è il primo produttore e sponsor della carne sintetica ed è anche il maggiore finanziatore privato dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, che dovrebbe essere un organismo terzo. Invece dall’Oms arrivano allarmi sulla carne rossa (che per fortuna sono stati rintuzzati) e inviti ai novel food, che sono solo prodotti della chimica. Risultato: la Commissione Ue ha dato via libera alla finta carne e agli insetti importati dal Vietnam».

Prandini ne ha anche per Frans Timmermans, vice di von der Leyen, con la delega per la transizione verde: «In Olanda vuole azzerare la zootecnia per fare posto ai bioreattori, che il suo paese ospita insieme alla Danimarca, dove si producono le bistecche sintetiche. Con la scusa dell’ambiente, ci dicono che dobbiamo mangiare gli insetti, quando i reattori che producono la finta carne, il finto latte e il finto pesce usano enormi quantità d’acqua e hanno emissioni record. La verità è che si vuole togliere dal mercato l’eccellenza agroalimentare, quella italiana in particolare. Con una sola finalità: omologare il gusto per consentire alle multinazionali di guadagnare indisturbati».

Quanto all’agenda Schwab sulla insostenibilità della proprietà, all’insegna del motto «non possiederete nulla e sarete felici», ovviamente rivolto al popolo bue, non certo ai miliardari che lo foraggiano, le norme Ue sulla casa green, con l’obbligo di ristrutturare entro il 2030 quelle che disperdono energia, siamo solo al primo passo. Che sia una pretesa folle dell’Ue lo ha spiegato bene Marino Longoni su ItaliaOggi: in 3 anni con il superbonus sono state ristrutturate in Italia 350 mila abitazioni; farlo per 20-25 milioni di abitazioni in 5-6 anni sarebbe impossibile anche per Mandrake. Ma l’agenda Schwab tira dritto con la stessa arroganza cieca. Speriamo che faccia la stessa fine.

Tratto da:

https://www.italiaoggi.it/news/per-schwab-forum-di-davos-la-proprieta-privata-e-mangiare-carne-sono-cose-insostenibili-un-agenda-folle-2590734