Cuba, Rsf indignata per le condizioni dei giornalisti in carcere


«Indignata per le deplorevoli condizioni nelle quali sono detenuti la maggior parte dei giornalisti indipendenti arrestati nel corso dell”ondata repressiva senza precedenti lanciata dalle autorità cubane nel marzo 2003». E” questa la posizione di Reporters sans frontières sul trattamento riservato dal regime di Fidel Castro ai 26 giornalisti indipendenti, arrestati il 18 marzo scorso insieme ad altri dissidenti per aver compiuto azioni contro l”indipendenza e l”integrità territoriale dello Stato. Rsf denuncia che «secondo le informazioni pubblicate sui siti cubanet.org e nuevaprensa.org, e confermate dalle mogli di molti giornalisti prigionieri, Normando Hernà¡ndez [agenzia Cipc] e Alfredo Pulido Là³pez [agenzia El Mayor] sono detenuti in celle isolate. Il giornalista e poeta Raàºl Rivero è stato isolato in una cella di tre metri quadri nella più assoluta oscurità , mentre nella cella di Julio César Galvéz Rodrà­guez [giornalista indipendente], la luce rimane accesa senza interruzione. Rodriguez, come i giornalisti Mario Enrique Mayo [agenzia Félix Varela] e Adolfo Fernà¡ndez Sainz [agenzia Pà¡tria], dividono le loro celle con altri prigionieri condannati per reati comuni».

Ma l”organizzazione che difende i cronisti di tutto il mondo aggiunge che « La gran parte dei giornalisti prigionieri ha avuto l”autorizzazione a ricevere le visite dei familiari solo una volta ogni tre mesi, o nei casi migliori, ogni 21 giorni. Le autorità carcerarie inoltre, sono arrivate a minacciare le stesse mogli dei giornalisti detenuti paventando la sospensione totale delle visite».

CLOROFILLAPRESS. Roma, 22 maggio

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