A seguito di un’azione di Greenpeace contro la Esso, che aveva visto gli attivisti dell’associazione impegnati a bloccare per 24 ore tutte le 28 stazioni della Esso per protesta, la multinazionale del petrolio ha intrapreso un’azione legale contro l’associazione in cui chiede oltre 225 mila euro di risarcimento.
Greenpeace accusa la compagnia di sabotare gli sforzi internazionali per proteggere il clima e di spendere milioni di dollari per sabotare la ratificazione statunitense del protocollo di Kyoto, l’accordo internazionale di ridurre i gas che inducono il cambiamento del clima. La Esso infatti, che secondo l’associazione esercita da dieci anni pesanti pressioni sul governo statunitense per mantenere lo stato delle cose, nega il cambiamento climatico, nonostante gli
scienziati di tutto il mondo siano ormai concordi sugli effetti devastanti dei gas serra, mentre i fenomeni climatici estremi sono sotto gli occhi di tutti.
La prossima settimana, in Francia, ci sara’ una nuova udienza per Greenpeace, citata sempre dalla multinazionale
a causa di un sito Internet che la compagnia reputa lesivo
per la propria immagine [www.greenpeace.it/stopesso]. Se desideri tenerti aggiornato sulle azioni di greenpeace,
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