Investimenti: i risparmiatori piangono, i gestori ridono


Un vecchio proverbio sostiene che sono sempre gli stracci che volano, intendendo ricordare che in situazioni di difficolta’ sono i piu’ deboli che subiscono i danni maggiori. Proverbio quanto mai indovinato per i risparmiatori che hanno visto vaporizzare i propri risparmi in questi ultimi
tre anni mentre gli stipendi dei gestori dei fondi sono cresciuti. La capitalizzazione della Borsa di Milano e’ passata da 824 a 442 miliardi di euro, i fondi azionari di diritto italiano nel 2001 hanno perso il 16.81% e nel 2002 il 26.90%, il Nasdaq valeva 5.060 punti oggi ne vale 1.305 e il Dow
Jones e’ passato da 11.500 punti a 7.740, insomma una emorragia che non ha avuto soste e che ha messo in serie difficolta’ quanti avevano puntato sulla
Borsa per accrescere i propri risparmi. Nel buco nero non sono finiti pero’ i gestori dei fondi, le cui retribuzioni, nel 2002, sono aumentate rispetto a quelle del 2001, sia per la parte fissa, sia per quella variabile [1].
Dovrebbe accadere il contrario o, perlomeno, i livelli di retribuzione dovrebbero rimanere invariati, considerata la tipologia di lavoro svolta: a performance negative corrispondono compensi piu’ bassi. Non e’ cosi’. Ci
chiediamo perche’ mai un gestore dovrebbe darsi da fare se il proprio stipendio e’ comunque assicurato, anzi aumentato anche in caso di prestazioni negative.

MY PENSION: MA COSA VENDE MEDIOLANUM?
ROBA CHE FA GUADAGNARE SOLO LEI

Mentre, dopo 12 anni, viene approvata la direttiva UE sui fondi pensione europei, sulla pagine dei giornali, si trova la pubblicità di un prodotto Mediolanum, il My Pension, che promette ‘meno tasse e piu’ futuro’.

I prodotti pensionistici dovrebbero essere dei prodotti finanziari con una funzione sociale e per questo la legge ha previsto degli sgravi fiscali.

Mediolanum fa leva commercialmente su queste agevolazioni per vendere un prodotto con dei costi esagerati e fuori mercato.

Sui primi versamenti si pagano commissioni fino ad un massimo dell’80% [sui successivi, fino ad un massimo dell’8%] ed ogni anno si pagano commissioni
di gestione [sui pochi soldi rimanenti] anche superiori al 3,5%!

Ma la cosa che piu’ colpisce e’ la doppia tassazione che il prodotto prevede sul rendimento dei fondi.

La legge prescrive una tassazione agevolata per il rendimento dei fondi pensione. Ma siccome Mediolanum [in questo in buona compagnia con molte altre assicurazioni] vuole guadagnare doppie commissioni di gestione e, nel
contempo, risparmiare sui costi di gestione, ha pensato bene di far investire i soldi incassati su questo prodotto in altri fondi della propria casa. Il problema, pero’, e’ che questi fondi subiscono una tassazione sul maturato pari al 12,5%. In questo modo i soldi investiti in questo piano
sono tassati una prima volta in capo ai fondi sottostanti ed una seconda volta [all’11%] in capo al fondo del piano integrativo pensione. Tutto questo solo per permettere a Mediolanum di guadagnare doppie commissioni e
risparmiare sui costi.

E’ bene che i consumatori sappiano che cosa e’ realmente questo prodotto Mediolanum e, soprattutto, chi fa guadagnare … non certo loro.

[fonte: notiziario ADUC]

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