Le armi dell’Iraq?Noi gliele abbiamo vendute!


Diciassette compagnie britanniche hanno rifornito l’Iraq con materiale
biologico, chimico e nucleare per la produzione di armi di distruzione di
massa. Una di queste compagnie è ‘Inter Military Services’ che appartiene al
Ministero della Difesa britannico. Le compagnie vengono nominate nel dossier
di 12.000 pagine, compilato dall’Iraq per l’ONU. Il Consiglio di Sicurezza
ha accettato la richiesta statunitense di censurare 8000 pagine, inclusa la
sezione nella quale sono nominate le società occidentali, che aiutarono lo
sviluppo in Iraq di un programma di armi di distruzione di massa.
I cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – Inghilterra,
Francia, Russia, America e Cina – sono tutti citati come Stati che hanno
volutamente concesso alle imprese locali di vendere armi non convenzionali
all’Iraq.
Il dossier dichiara che 24 società americane vendettero armi all’Iraq. La
Hewlett-Packard fornì tecnologia per lo sviluppo di armi nucleari e lo
stesso la Dupont. La Eastman Kodak vendette razzi. Il dossier indica anche
che 50 imprese nel mondo condussero il loro traffico di armi con l’Iraq
tramite gli USA.
La Germania, cha attualmente si oppone alla guerra, conduce la classifica
della vendita di armi, con 80 società , inclusa la Siemens. Vendette
attrezzature mediche a doppio uso con parti che erano costruite per essere
usate come detonatori per bombe atomiche. Il governo tedesco, riporta il
documento, ‘incoraggiò attivamente’ lo sviluppo di armi chimiche in Iraq,
cooperando attivamente e assistendo il regime iracheno, così che potesse
produrre veleni usati poi contro i Kurdi.
In Cina tre società fornirono tecnologia bellica; in Francia otto, in Russia
sei. Altri Stati includono il Giappone con 5 società ; l’Olanda con tre; il
Belgio con sette; la Spagna con tre e la Svezia con due [una delle quali è
la Saab].
Anche se l’Onu non ha voluto rendere pubblici i nomi delle società adducendo
il motivo che i commerci sono spesso terminati prima del 1991, l’USCOM ha
rinvenuto documenti che dimostrano che le società russe Lininvest, Mars
Rotor e Niikhism hanno venduto all’Iraq componenti per elicotteri nel 1995.
Nell’Aprile del 1995, Mars Rotor e Niikhism hanno ceduto parti per la
costruzione di missili a lungo raggio. Nel 2001 e 2002 la compagnia cinese
Huawei Technologies ha rifornito l’Iraq di contraeree.
Compagnie straniere hanno ceduto all’Iraq materiale fissile, detonatori,
materiali chimici, programmi biologici e hanno fornito assistenza nel
costruire laboratori, tecnologia per missili a lunga gittata.
Un portavoce del MoD’s International Military Service, impresa che ha
rifornito l’Iraq, ha dichiarato di non poter commentare in quanto nessuno di
coloro che si occuparono dello scambio nel 1991 è più sul libro paga della
società e non vi sono più i documenti relativi al periodo.
Mick Napier di Stop The War ha asserito: ‘come possiamo supportare un
governo che dice di essere contro le armi di distruzione di massa quando è
uno dei fornitori di questo tipo di armi? Questo governo dipende totalmente
da una sorta di amnesia di massa’.
Tommy Sheridan, segretario del Partito Socialista scozzese, ha dichiarato:
‘le prove che i produttori di armi britannici, con il supporto dello Stato,
sono tra i fornitori di armi al macellaio di Bagdad è rivelatore del tipo di
immondizia morale del governo britannico’.

Da un’inchiesta di Neil Mackay

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