Gli organizzatori di Eurochocolate non inviteranno la Nestlé alla ‘golosa’ fiera in onore dei prodotti dolciari a base di cioccolato che si svolgerà a Roma la prima settimana di marzo. Lo scorso dicembre, padre Alex
Zanotelli si era rivolto al sindaco della capitale, Walter Veltroni, per chiedergli di non dare una ‘vetrina’ ad un’azienda che, come rivela l’Unicef , è corresponsabile ogni anno della morte di un milione e mezzo di bambini
nei Paesi del Sud del mondo. Oggi il sindaco ha spiegato la decisone presa dagli organizzatori della anifestazione. ‘In vista della seconda edizione
di Eurochocolate abbiamo sollecitato una riflessione con gli organizzatori per tenere conto delle varie denunce e prese di posizione, a partire da quelle dell’agenzie dell’Onu per l’infanzia e di tante associazioni del
mondo della solidarietà e del volontariato’, ha detto Veltroni. ‘Da parte nostra auspichiamo che da Roma inizi un percorso che porti ad un chiarimento
e al superamento dei problemi denunciati’, ha concluso il primo cittadino della capitale ringraziando gli organizzatori Eurochocolate per la sensibilità dimostrata.
L’uscita del colosso alimentare [detentore anche del marchio Perugina] dagli espositori di una anifestazione visitata da decine di migliaia di persone, segna una vittoria della società civile. Sono anni che ong e
associazioni denunciano gli effetti nocivi delle spregiudicate politiche di marketing della Nestlè che scoraggia l’allattamento al seno in favore del
latte in polvere. Un battaglia a cui hanno partecipato anche i missionari attraverso la loro testata ‘Nigrizia’, che per anni ha sostenuto le campagna
di controiformazione e boicottaggio della multinazionale svizzera.
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