Se esistesse un Nuovo Centro-Sinistra italiano avrebbe un’autostrada davanti a sé

Gioele MagaldiProponiamo, sia pur datata di qualche mese fa, un’interessante, ponderata e analitica riflessione del G.M. del Grande Oriente Democratico, Dott. Gioele Magaldi, in merito allo stato e alle prospettive della cosidetta “sinistra italiana“, estrapolando parte di un suo editoriale del 14/10/2011. (La Redazione di Criticamente).

 

Spetterebbe a SEL (Sinistra, Ecologia e Libertà), IDV (Italia dei Valori) e PD (Partito Democratico) rifondare un Nuovo Centro-Sinistra, mandando in malora i doppiogiochisti come Beppe Fioroni, Enrico Letta, etc. o i vecchi arnesi come Massimo D’Alema, Walter Veltroni, ri-etc.
In malora tutti nel Terzo Polo, a cantare la canzone stonata del centrismo che si fa cavallo di Troia per Sua Maestà la Banca Centrale Europea e le sue politiche fallimentari, in modo ancora più subalterno e compiacente di quanto non faccia lo sgangherato centro-destra berlusconiano.

E già che ci sono, vorrei spiegare che significa Centro-Sinistra, nell’accezione sana che gli danno il sottoscritto e i tanti concittadini/e che ne seguono periodicamente le analisi.
Nuova Sinistra significa appunto accentuare le istanze socialiste, a favore della massima occupazione possibile. Della PIENA OCCUPAZIONE, cioè, visto che nel Terzo Millennio non è possibile che le persone – specie i giovani – siano a spasso, senza lavoro o con lavori in nero, che sottraggono allo STATO, cioè a TUTTI NOI, gettito fiscale e risorse da ri-utilizzare per il bene comune.
Nuova Sinistra significa anche capacità di integrare nella società giuridica, nella cultura e nel costume, nuovi diritti e benevola accettazione per tutte le categorie umane che ancora ne sono prive.
Nuova Sinistra significa laicità delle Istituzioni e massima autonomia della sfera civile e politica da qualsiasi opzione religiosa di matrice confessionale.
Nuova Sinistra significa rispetto della religiosità altrui, libertà di culto e di professione/testimonianza di fede, ma anche rifiuto di qualsiasi patto simoniaco che avvilisca e confonda potere temporale e magisteri spirituali.
Nuova Sinistra vuol dire anche suggerire, alle autorità religiose più retrive e conservatrici sul piano sociale, che non è affatto scontato che la fede debba rendere reazionari e discriminatori verso chi non si conforma alla (presunta) morale impartita dai pulpiti.
Al contrario, specie se si parla di Cristianesimo, gioverà ricordare – dal punto di vista di una Nuova Sinistra – che il Maestro di Nazareth era un riformatore rivoluzionario e anti-conformista, spregiatore di sepolcri imbiancati e di mercature nei templi.
Il “Centro” del Nuovo Centro-Sinistra, non deve avere quell’accezione tautologica e insignificante che da sempre gli conferiscono i personaggi alla Casini, Cesa, Buttiglione e compagnia cantante.
Costoro sono al “centro” solo perché, quasi sempre, sanno al massimo ripetere gli stanchi mantra della “moderazione”, dell’ “equidistanza”, del “né con questi né con quelli”, del “cerchiamo una mediazione, un compromesso”, del veltroniano “cosi, ma anche colì” : ebbene, questi non sono valori politici in se stessi, queste sono solo vecchie furbizie tattiche, situazioniste e contingenti di astuti gattopardi post-democristiani.
Il “Centro” del Nuovo Centro-Sinistra sta a significare soltanto la gradazione ampia e a vocazione largamente maggioritaria che nuove coalizioni progressiste e riformatrici devono sviluppare.
Tali coalizioni dovranno contenere al loro interno posizioni che vadano da un + ad un – di esuberanza socialista e/o liberale.
Probabilmente, spostati verso il centro troveremo militanti e/o dirigenti e/o sostenitori che privilegiano gli aspetti liberali dei futuri programmi di governo (pur comprendendo e apprezzando le istanze socialiste); più posizionati a sinistra saranno coloro cui stanno a cuore prassi politiche fortemente solidaristiche e redistributive, con autorevole intervento di uno Stato regolatore e propulsore (anche se non invasivo). D’altronde, anche questi ultimi ( i più sinistrorsi) dovranno apprezzare i valori liberali e libertari di quei compagni di coalizione che si autodefinirebbero più centristi.
Tutto qui.
Nulla di più e niente di meno.
In malora le vacue chiacchiere dell’UDC e del Terzo Polo (consiglio a FLI di tornare a lavorare per un centro-destra de-berlusconizzato e di contaminare Casini & Company in prospettiva laica, piuttosto che subirne le visioni clerical-confessionali).

Ma allora, partendo da simili presupposti, in Italia, in Europa e nel Mondo, per chi davvero ha voglia di impegnarsi a costruire un Nuovo Centro-Sinistra, si spalancano autostrade e archi di trionfo davanti: basta guardare come – sia presso gli INDIGNATI che presso la gente che non scende in piazza ma mugugna a casa – stia maturando una SACROSANTA rabbia e senso di rivolta verso le ripugnanti politiche che da circa trent’anni propugnano le destre neoliberiste.
Se il Nuovo Centro-Sinistra (statunitense, europeo, italiano) saprà interpretare queste istanze, che vengono dal popolo desideroso di riprendersi la propria sovranità, i suoi dirigenti potranno scrivere memorabili pagine di storia contemporanea.
Se invece ancora si pensa di andare ginocchioni a mendicare qualche miserabile elargizione di appoggi e generiche benedizioni da parte di Draghi e Compari o, peggio, ci si illude che personaggi come Enrico Letta siano in grado di suscitare appeal e consenso presso larghe fasce della popolazione, allora ci si prepari ad essere cancellati dalla memoria politica dei prossimi anni.
I Letta, i Veltroni, i Fioroni e i D’Alema, etc. (pur l’un contro l’altro armati) sono utili solo per se stessi e per gli affari e le convenienze dei propri committenti (lobbies finanziarie euro-atlantiche, Vaticano) o clientes (amici imprenditori, spesso capitani coraggiosissimi nel lucrare a spese e/o in danno della collettività, senza vero rischio d’impresa), punto.
Voti non ne portano.
Idee nemmeno.
E quando ne portano qualcuna, con grande fatica, è quasi sempre sbagliata, ambigua o inconsistente.
Ci vuole gente nuova, con nuove facce, nuovi pensieri, nuove narrazioni (per dirla con Vendola),  ma anche nuova autenticità politica: dicendo “pane al pane e cazzo al cazzo ed abbi chi l’ha a schifo pazienza…”, come recitava Giordano Bruno citando da Pietro Aretino.

ADELANTE, NUEVO CENTRO IZQUIERDA, HASTA LA VICTORIA!
Y VIVA LOS INDIGNADOS!

Gioele Magaldi.

[ Tratto dal sito Grande Oriente Democratico – Articolo del 14 ottobre 2011 ]

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