Guida alla lettura dei Bilanci Comunali

Babele bilanciGli avvenimenti più recenti, intervenuti sia sul piano economico-sociale che su quello normativo, hanno modificato sensibilmente il quadro entro cui si collocano le politiche  pubbliche locali ed in particolare quelle di bilancio. La profondità ed il perdurare della crisi economica ed occupazionale sta determinando ricadute rilevanti sul tessuto sociale, sulla qualità e sul livello della domanda di tutela e di servizi.

Con il crescere della disoccupazione e del disagio economico aumenta la domanda di assistenza da parte di molte famiglie e, per le stesse ragioni, crescono le difficoltà delle amministrazioni sul fronte delle entrate (minore gettito Irpef e criticità nella riscossione di rette e tariffe in particolare).
Per quanto concerne la normativa, è soprattutto il D.L. 78/10, convertito con la L.122/10, ad aver introdotto importanti novità con ricadute rilevanti sulla finanza locale e sull’attività della Pubblica Amministrazione.
Infatti la citata legge, da un lato ha determinato un taglio drastico ai trasferimenti alle Regioni ed agli Enti locali, soprattutto su quei capitoli di spesa che riguardano direttamente l’erogazione di servizi ai cittadini ed alle imprese, dall’altro impone ulteriori, e molto più stringenti, vincoli nella gestione finanziaria (patto di stabilità interno) e del personale.
L’invasività di queste misure, sta mettendo a dura prova la tenuta finanziaria di molte Amministrazioni e la possibilità concreta di garantire livelli accettabili di servizi e, di conseguenza, la coesione sociale dei territori.


Il decreto legge 78/10 contiene inoltre ulteriori disposizioni che richiamano direttamente le funzioni e l’attività degli Enti locali e dei Comuni in particolare, come quelle relative alla gestione associata delle funzioni e alle società partecipate (art.14), e all’evasione fiscale (art. 18).
Anche la recente evoluzione normativa in materia di federalismo fiscale (legge 42/09) potrebbe rappresentare lo scenario nel quali gli enti locali dovrebbero operare nei prossimi anni.

Questi mutamenti accrescono notevolmente le difficoltà delle Amministrazioni e richiedono un notevole impegno per adempiere correttamente ai loro compiti istituzionali e, allo stesso tempo, rendono necessario definire priorità e scelte adeguate per garantire le condizioni sociali ed economiche delle singole realtà territoriali.

In un quadro di crescita della domanda di protezione sociale, che spingerebbe le pubbliche amministrazioni ad incrementare la quantità di servizi erogati e la relativa spesa, a fronte di risorse disponibili che sono invece tendenzialmente in calo, fermo restando l’esigenza di richiedere alle autorità governative un cambiamento nelle politiche di gestione delle risorse, sarebbe necessario intervenire su alcuni nodi per mantenere l’equilibrio dei conti delle Amministrazioni, garantendo comunque una risposta ai bisogni sociali, agendo su alcune leve che abbiano il segno della razionalizzazione, dell’efficienza nell’allocazione delle risorse e dell’equità.

In questa prospettiva andrebbero adottati o rafforzati alcuni interventi, gestibili a breve e a medio termine.
In particolare:
• A fronte di un’eccessiva frammentazione delle pubbliche amministrazioni è fondamentale estendere e rafforzare le funzioni ed i servizi gestiti in forma associata, utilizzando tutti gli strumenti che l’ordinamento mette a disposizione (Unioni dei Comuni, Ambiti sociali, Comunità Montane, Consorzi, ecc.), potendo così valorizzare meglio le risorse umane e finanziarie e determinare significative economie di scala da reinvestire in servizi aggiuntivi. Per dare concretezza a questo processo è necessaria un forte consapevolezza politica di tutti i soggetti responsabili delle scelte ed una regia adeguata da parte delle Amministrazioni di livello superiore, la Provincia e la Regione.

• Favorire una migliore gestione delle spese in ambito energetico adottando PEC  Piano Energetico Comunale obbligatorio per i Comuni superiori a 50.000 abitanti, e l’adesione al Patto dei sindaci valido per tutti i Comuni , promuovere dei Piani di Azione che coinvolgano tutta la popolazione, i piani di azione prevedono interventi atti a favorire una diminuzione della energia consumata e non solo:  diminuzione dei rifiuti, mobilità sostenibile, creazione di posti di lavoro, efficientamento della macchina amministrativa……..

• Favorire la nascita di nuovi strumenti di solidarietà sociale per aumentare il potere di acquisto delle famiglie e l’economia del territorio.

Rendere disponibili i dati di Bilancio informando i cittadini sulla situazione economica del comune.
• E’ possibile rendere più eque socialmente le condizioni d’accesso ai servizi a domanda individuale attraverso l’estensione ed il miglior utilizzo dell’indicatore Isee, in particolare l’Isee lineare, e con l’introduzione di tariffe sociali per gli altri servizi.
Pertanto, vanno individuate le priorità, tanto sul versante delle entrate che su quello delle uscite.
In questo contesto è comunque necessario affermare la centralità delle politiche sociali garantendo un adeguato livello di risorse per l’adeguamento dei servizi erogati, soprattutto quelli rivolti alle fasce più deboli della popolazione. In particolare occorre maggiore attenzione per gli anziani, soprattutto i non autosufficienti, per i minori e le famiglie.

Sarebbe bene per gli Enti locali, vero buco nero dello Stato, cominciare a trovare delle soluzioni per lo sviluppo, la crescita di nuove imprese a IT, per il turismo e amministrazioni più efficienti e meno invasive. Anche con incontri tra le diverse parti sociali e la società civile.
Lo sviluppo del territorio non può prescindere da concetti quali “sostenibilità”, “efficienza efficacia” e “solidarietà”, affinché cresca il benessere complessivo e la ricchezza sia più equamente distribuita tra tutti i soggetti sociali: quindi occorre tenere insieme le ragioni del rigore finanziario con quelle dell’equità e dello sviluppo.

La via per impedire un ulteriore degrado presuppone avere un buon senso civico e morale, e probabilmente richiede soprattutto una maggiore “professionalità” della politica dal basso, dei movimenti, che devono imparare a misurarsi con la scrittura delle leggi.

L’emancipazione viene dalla legge.

Ma mettere l’accento sulla legge, farne una cosa viva, alla cui redazione si può partecipare, non è altro che riconoscere il primato della legalità per evitare arbitrii e soprusi.

Il bilancio dei comuni italiani ( aprite i link e inserite il nome del vostro Comune)

Aiuto per la lettura:

TITOLO I: ENTRATE TRIBUTARIE
Categoria 1: Imposte
Categoria 2: Tasse
Categoria 3: Tributi speciali ed altre entrate proprie
TITOLO II: ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI
Categoria 1: Contributi e Trasferimenti correnti dallo Stato
Categoria 2: Contributi e Trasferimenti correnti dalla Regione
Categoria 3: Contributi e Trasferimenti correnti dalla Regione per funzioni delegate
Categoria 4: Contributi e Trasferimenti correnti da parte di organismi comunitari e internazionali
Categoria 5: Contributi e Trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico
TITOLO III: ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE
Categoria 1: Proventi dei servizi pubblici
Categoria 2: Proventi dei beni dell’ente
Categoria 3: Interessi su anticipazioni di crediti
Categoria 4: Utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di società
Categoria 5: Proventi diversi
TITOLO IV: ENTRATE DA ALIENAZIONI, DA TRASFERIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONI DI CREDITI
Categoria 1: Alienazione di beni patrimoniali
Categoria 2: Trasferimenti di capitale dallo Stato
Categoria 3: Trasferimenti di capitale dalla Regione
Categoria 4: Trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico
Categoria 5: Trasferimenti di capitale da altri soggetti
Categoria 6: Riscossione di crediti
TITOLO V: ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONI DI PRESTITI
Categoria 1: Anticipazioni di cassa
Categoria 2: Finanziamenti a breve termine
Categoria 3: Assunzione di mutui e prestiti
Categoria 4: Emissione di prestiti obbligazionari
TITOLO VI: ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO TERZI
TITOLO I: SPESE CORRENTI
Funzione 1: Funzioni generali di amministrazione, di gestione e controllo
Servizio 101: Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
Servizio 102: Segreteria generale, personale e organizzazione
Servizio 103: Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e cdg
Servizio 104: Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali
Servizio 105: Gestione dei beni demaniali e patrimoniali
Servizio 106: Ufficio tecnico
Servizio 107: Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico
Servizio 108: Altri servizi generali
Funzione 2: Funzioni relative alla giustizia
Servizio 201: Uffici giudiziari
Servizio 202: Casa circondariale ed altri servizi
Funzione 3: Funzioni di polizia locale
Servizio 301: Polizia municipale
Servizio 302: Polizia commerciale
Servizio 303: Polizia amministrativa
Funzione 4: Funzioni di istruzione pubblica
Servizio 401: Scuola materna
Servizio 402: Istruzione elementare
Servizio 403: Istruzione media
Servizio 404: Istruzione secondaria superiore
Servizio 405: Assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi
Funzione 5: Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali
Servizio 501: Biblioteche, musei e pinacoteche
Servizio 502: Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
Funzione 6: Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
Servizio 601: Piscine comunali
Servizio 602: Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri impianti
Servizio 603: Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
Funzione 7: Funzioni nel campo turistico
Servizio 701: Servizi turistici
Servizio 702: Manifestazioni turistiche
Funzione 8: Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
Servizio 801: Viabilità circolazione stradale e servizi connessi
Servizio 802: Illuminazione pubblica e servizi connessi
Servizio 803: Trasporti pubblici locali e servizi connessi
Funzione 9: Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente
Servizio 901: Urbanistica e gestione del territorio
Servizio 902: Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
Servizio 903: Servizi di protezione civile
Servizio 904: Servizio idrico integrato
Servizio 905: Servizio smaltimento rifiuti
Servizio 906: Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio ad all’ambiente
Funzione 10: Funzioni nel settore sociale
Servizio 1001: Asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori
Servizio 1002: Servizi di prevenzione e riabilitazione
Servizio 1003: Strutture residenziali e di ricovero per anziani
Servizio 1004: Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
Servizio 1005: Servizio necroscopico e cimiteriale
Funzione 11: Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Servizio 1101: Affissioni e pubblicità
Servizio 1102: Fiere, mercati e servizi connessi
Servizio 1103: Mattatoio e servizi connessi
Servizio 1104: Servizi relativi all’industria
Servizio 1105: Servizi relativi al commercio
Servizio 1106: Servizi relativi all’artigianato
Servizio 1107: Servizi relativi all’agricoltura
Funzione 12: Funzioni relative a servizi produttivi
Servizio 1201: Distribuzione gas
Servizio 1202: Centrale del latte
Servizio 1203: Distribuzione energia elettrica
Servizio 1204: Teleriscaldamento
Servizio 1205: Farmacie
Servizio 1206: Altri servizi produttivi
TITOLO II: SPESE IN CONTO CAPITALE
Funzione 1: Funzioni generali di amministrazione, di gestione e controllo
Servizio 101: Organi istituzionali, partecipazione e decentramento
Servizio 102: Segreteria generale, personale e organizzazione
Servizio 103: Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e cdg
Servizio 104: Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali
Servizio 105: Gestione dei beni demaniali e patrimoniali
Servizio 106: Ufficio tecnico
Servizio 107: Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico
Servizio 108: Altri servizi generali
Funzione 2: Funzioni relative alla giustizia
Servizio 201: Uffici giudiziari
Servizio 202: Casa circondariale ed altri servizi
Funzione 3: Funzioni di polizia locale
Servizio 301: Polizia municipale
Servizio 302: Polizia commerciale
Servizio 303: Polizia amministrativa
Funzione 4: Funzioni di istruzione pubblica
Servizio 401: Scuola materna
Servizio 402: Istruzione elementare
Servizio 403: Istruzione media
Servizio 404: Istruzione secondaria superiore
Servizio 405: Assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi
Funzione 5: Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali
Servizio 501: Biblioteche, musei e pinacoteche
Servizio 502: Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale
Funzione 6: Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
Servizio 601: Piscine comunali
Servizio 602: Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri impianti
Servizio 603: Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo
Funzione 7: Funzioni nel campo turistico
Servizio 701: Servizi turistici
Servizio 702: Manifestazioni turistiche
Funzione 8: Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
Servizio 801: Viabilità circolazione stradale e servizi connessi
Servizio 802: Illuminazione pubblica e servizi connessi
Servizio 803: Trasporti pubblici locali e servizi connessi
Funzione 9: Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente
Servizio 901: Urbanistica e gestione del territorio
Servizio 902: Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare
Servizio 903: Servizi di protezione civile
Servizio 904: Servizio idrico integrato
Servizio 905: Servizio smaltimento rifiuti
Servizio 906: Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio ed all’ambiente
Funzione 10: Funzioni nel settore sociale
Servizio 1001: Asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori
Servizio 1002: Servizi di prevenzione e riabilitazione
Servizio 1003: Strutture residenziali e di ricovero per anziani
Servizio 1004: Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
Servizio 1005: Servizio necroscopico e cimiteriale
Funzione 11: Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Servizio 1101: Affissioni e pubblicità
Servizio 1102: Fiere, mercati e servizi connessi
Servizio 1103: Mattatoio e servizi connessi
Servizio 1104: Servizi relativi all’industria
Servizio 1105: Servizi relativi al commercio
Servizio 1106: Servizi relativi all’artigianato
Servizio 1107: Servizi relativi all’agricoltura
Funzione 12: Funzioni relative a servizi produttivi
Servizio 1201: Distribuzione gas
Servizio 1202: Centrale del latte
Servizio 1203: Distribuzione energia elettrica
Servizio 1204: Teleriscaldamento
Servizio 1205: Farmacie
Servizio 1206: Altri servizi produttivi
TITOLO III: SPESE PER RIMBORSO PRESTITI
Intervento 1: Rimborso per anticipazioni di cassa
Intervento 2: Rimborso di finanziamenti a breve termine
Intervento 3: Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti
Intervento 4: Rimborso di prestiti obbligazionari
Intervento 5: Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali
TITOLO IV: SPESE PER SERVIZI PER CONTO DI TERZI

 

Riclassificazione economica e funzionale delle spese correnti
Personale
Acquisto di beni di consumo e o di materie prime
Prestazioni di servizi
Utilizzo di beni di terzi
Trasferimenti
Interessi passivi e oneri finanziari diversi
Imposte e tasse
Oneri straordinari della gestione corrente
Ammortamenti di esercizio
Fondo svalutazione crediti
Fondo di riserva
Riclassificazione economica e funzionale delle spese in conto capitale
Acquisizione di beni immobili
Espropri e servitù onerose
Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia
Utilizzo di beni di terzi per realizzazioni in economia
Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche
Incarichi professionali esterni
Trasferimenti di capitale
Partecipazioni azionarie
Conferimenti di capitale
Concessioni di crediti e anticipazioni
Incidenza dell’Imposta Comunale sugli Immobili
Imposta Comunale sugli Immobili
ICI sulle Imposte
ICI sulle Entrate tributarie
ICI sulle Entrate Correnti

 

Struttura degli indicatori

Analisi delle Entrate
Composizione delle entrate correnti
Autonomia impositiva e tributaria
Dipendenza finanziaria
Autonomia tariffaria
Autonomia finanziaria
Composizione del Titolo I
Incidenza imposte su entrate tributarie
Incidenza tasse su entrate tributarie
Incidenza tributi speciali su entrate tributarie
Composizione del Titolo II
Incidenza dei trasferimenti dallo Stato
Incidenza dei trasferimenti dalla Regione
Incidenza dei trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate
Incidenza dei trasferimenti da Organismi Comunitari ed Internazionali
Incidenza dei trasferimenti da altri enti del settore pubblico
Composizione del Titolo III
Incidenza proventi per servizi su entrate extratributarie
Incidenza dei proventi dei beni su entrate extratributarie
Incidenza degli interessi su anticipazioni e crediti su entrate extratributarie
Incidenza degli utili netti da aziende speciali e partecipate su entrate extratributarie
Incidenza dei proventi diversi su entrate extratributarie
Composizione del Titolo IV
Incidenza alienazione di beni patrimoniali su entrate Titolo IV
Incidenza trasferimenti di capitale dallo Stato su entrate Titolo IV
Incidenza trasferimenti di capitale dalla regione su entrate Titolo IV
Incidenza trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico su entrate Titolo IV
Incidenza trasferimenti di capitale da altri soggetti su entrate Titolo IV
Incidenza riscossione di crediti su entrate Titolo IV
Composizione del Titolo V
Incidenza anticipazioni di cassa su entrate Titolo V
Incidenza finanziamenti a breve termine su entrate Titolo V
Incidenza assunzione di mutui e prestiti su entrate Titolo V
Incidenza emissione di prestiti obbligazionari su entrate Titolo V
Analisi delle Spese
Composizione delle spese
Spese correnti / totale spese
Spese in conto capitale / totale spese
Spese per rimborso prestiti / totale spese
Composizione del Titolo I (Analisi per funzioni delle Spese correnti)
Funzione 1: Funzioni generali di amministrazione, di gestione e controllo
Funzione 2: Funzioni relative alla giustizia
Funzione 3: Funzioni di polizia locale
Funzione 4: Funzioni di istruzione pubblica
Funzione 5: Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali
Funzione 6: Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
Funzione 7: Funzioni nel campo turistico
Funzione 8: Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
Funzione 9: Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente
Funzione 10: Funzioni nel settore sociale
Funzione 11: Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Funzione 12: Funzioni relative a servizi produttivi
Composizione del Titolo II (Analisi per funzioni delle Spese in conto capitale)
Funzione 1: Funzioni generali di amministrazione, di gestione e controllo
Funzione 2: Funzioni relative alla giustizia
Funzione 3: Funzioni di polizia locale
Funzione 4: Funzioni di istruzione pubblica
Funzione 5: Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali
Funzione 6: Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
Funzione 7: Funzioni nel campo turistico
Funzione 8: Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
Funzione 9: Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente
Funzione 10: Funzioni nel settore sociale
Funzione 11: Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Funzione 12: Funzioni relative a servizi produttivi
Composizione del Titolo III (Analisi per interventi delle Spese per rimborso prestiti)
Intervento 1: Rimborso per anticipazioni di cassa
Intervento 2: Rimborso di finanziamenti a breve termine
Intervento 3: Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti
Intervento 4: Rimborso di prestiti obbligazionari
Intervento 5: Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali
Analisi delle varie voci di bilancio
Finanziamento delle Spese in conto capitale
Alienazione di beni patrimoniali / spese in conto capitale
Trasferimenti di capitale dallo Stato / spese in conto capitale
Trasferimenti di capitale dalla Regione / spese in conto capitale
Trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico / spese in conto capitale
Trasferimenti di capitale da altri soggetti / spese in conto capitale
Riscossione di crediti / spese in conto capitale
Anticipazioni di cassa / spese in conto capitale
Finanziamenti a breve /spese in conto capitale
Assunzione di mutui e prestiti / spese in conto capitale
Emissioni di prestiti obbligazionari / spese in conto capitale
Indici di rigidità del bilancio
Entrate correnti / spese correnti
(Spese per acquisto di beni di consumo e materie prime + spese per prestazioni di servizi) / spese correnti
Saldo debito
(Spese personale + oneri finanziari) / spese correnti
Spese personale / entrate correnti
(Spese personale + quote ammortamento mutui) / entrate correnti
Oneri finanziari / entrate correnti

 

SCHEDA SINTETICA DEGLI INDICATORI DI BILANCIO

 

INDICI DI COMPOSIZIONE DELLE ENTRATE CORRENTI

Autonomia impositiva e tributaria: l’indice di autonomia tributaria si calcola rapportando il Titolo I del bilancio (Entrate Tributarie) al totale delle entrate correnti (Titolo I + Titolo II + Titolo III). L’indice rileva il peso (sia in termini percentuali che assoluti) delle entrate tributarie sul volume complessivo delle entrate correnti.

Dipendenza finanziaria: l’indice di dipendenza finanziaria si ottiene rapportando il Titolo II del bilancio (Entrate da trasferimenti di parte corrente) al totale delle entrate correnti (Titolo I + Titolo II + Titolo III). L’indice rileva il grado di dipendenza finanziaria dallo Stato e da altri soggetti pubblici rispetto al totale delle entrate correnti.

Autonomia tariffaria: l’indice di autonomia tariffaria si calcola rapportando il Titolo III del bilancio (Entrate extra-tributarie) al totale delle entrate correnti. L’indice evidenzia il peso, sia in termine percentuale che in valore assoluto, delle entrate extra-tributarie sul totale di parte corrente.

Autonomia finanziaria: l’indice di autonomia finanziaria si ottiene rapportando le entrate proprie dell’ente (Titolo I + Titolo III) al totale delle entrate correnti. Questo indice rileva il grado di autonomia finanziaria rispetto al volume complessivo delle entrate correnti.

 

INDICI DI COMPOSIZIONE DEL TITOLO I

Incidenza imposte: si ottiene rapportando le imposte (categoria I) al totale delle entrate tributarie. L’indicatore mostra il peso delle imposte sul totale delle entrate aventi natura tributaria.

Incidenza tasse: si ottiene rapportando le tasse (categoria II) al totale delle entrate tributarie. L’indicatore mostra il peso delle tasse sul totale delle entrate tributarie.

Incidenza tributi speciali: si ottiene rapportando i tributi speciali (categoria III) al totale delle entrate tributarie. L’indicatore evidenzia il peso dei tributi speciali sul totale delle entrate tributarie.

 

INDICI DI COMPOSIZIONE DEL TITOLO II

Incidenza dei trasferimenti dallo Stato: si ottiene rapportando i trasferimenti statali (categoria I) al totale dei trasferimenti (Titolo II).

Incidenza dei trasferimenti dalla Regione: si calcola rapportando i trasferimenti regionali (categoria II) al totale dei trasferimenti (Titolo II).

Incidenza dei trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate: si ottiene rapportando i trasferimenti regionali per funzioni delegate (categoria III) al totale dei trasferimenti (Titolo II).

Incidenza dei trasferimenti da Organismi Comunitari e Internazionali: si calcola rapportando i trasferimenti da Organismi Comunitari e Internazionali (categoria IV) al totale dei trasferimenti (Titolo II).

Incidenza dei trasferimenti da altri enti del settore pubblico: si ottiene rapportando i trasferimenti da altri enti del settore pubblico (categoria V) al totale dei trasferimenti (Titolo II).

 

INDICI DI COMPOSIZIONE DEL TITOLO III

Incidenza proventi per servizi: si ottiene rapportando i proventi derivanti dalla gestione dei servizi dell’ente (categoria I) al totale delle entrate extra-tributarie (Titolo III).

Incidenza proventi dei beni: si calcola rapportando i proventi derivanti dai beni di proprietà dell’ente (categoria II) al totale delle entrate extra-tributarie (Titolo III).

Incidenza degli interessi su anticipazioni e crediti: si ottiene rapportando gli interessi su anticipazioni e crediti (categoria III) al totale delle entrate extra-tributarie (Titolo III).

Incidenza degli utili netti da aziende speciali e partecipate: si calcola rapportando gli utili netti da aziende speciali e partecipate (categoria IV) al totale delle entrate extra-tributarie (Titolo III).

Incidenza dei proventi diversi: si ottiene rapportando la categoria V (proventi diversi) al totale delle entrate extra-tributarie (Titolo III).

INDICI DI COMPOSIZIONE DEL TITOLO IV

Incidenza alienazione di beni patrimoniali: tale indicatore si ottiene rapportando le entrate ottenute attraverso l’alienazione di beni patrimoniali (categoria I) al totale del Titolo IV.

Incidenza trasferimenti di capitale dallo Stato: tale indice si ottiene rapportando i trasferimenti statali in conto capitale (categoria II) al totale del Titolo IV.

Incidenza trasferimenti di capitale dalla Regione: si ottiene rapportando i trasferimenti regionali in conto capitale (categoria III) al totale del Titolo IV.

Incidenza trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico: si calcola dividendo i trasferimenti in conto capitale da altri enti del settore pubblico (categoria IV) per il  totale del Titolo IV.

Incidenza trasferimenti di capitale da altri soggetti: si ottiene rapportando i trasferimenti in conto capitale da altri soggetti (categoria V) al totale del Titolo IV.

Incidenza riscossione crediti: si ottiene rapportando la categoria VI (riscossione crediti) al totale del Titolo IV.

 

INDICI DI COMPOSIZIONE DEL TITOLO V

Incidenza anticipazioni di cassa: l’indicatore si ottiene rapportando le anticipazioni di cassa (categoria I) al totale del Titolo V.

Incidenza finanziamenti a breve termine: l’indicatore si ottiene dividendi i finanziamenti a breve termine (categoria II) per il totale dell’indebitamento (Titolo V).

Incidenza assunzione di mutui e prestiti: l’indicatore si calcola dividendo il totale dei mutui e dei prestiti (categoria III) per il totale del Titolo V.

Incidenza emissione di prestiti obbligazionari: l’indicatore si ottiene rapportando il totale delle emissioni obbligazionarie (categoria IV) al totale del Titolo V.

 

INDICI DI COMPOSIZIONE DELLE SPESE

Spese correnti / Totale spese: indica il peso delle spese correnti (Titolo I) sul totale delle spese (Titolo I + Titolo II + Titolo III).

Spese in conto capitale / Totale spese: indica il peso delle spese in conto capitale (Titolo II) sul totale delle spese (Titolo I + Titolo II + Titolo III).

Spese per rimborso prestiti / Totale spese: indica il peso delle spese per rimborso prestiti (Titolo III) sul totale delle spese (Titolo I + Titolo II + Titolo III).

 

INDICI FUNZIONALI DI COMPOSIZIONE DEL TITOLO I

L’analisi funzionale delle spese correnti si ottiene rapportando ogni singola funzione sul totale delle spese correnti (Titolo I). Essendo 12 le funzioni sarà possibile ottenere altrettanti indicatori anche se, è utile sottolineare, come ogni analista si possa soffermare su una funzione piuttosto che su un’altra a seconda delle informazioni e degli obiettivi che vuole ottenere.

 

INDICI FUNZIONALI DI COMPOSIZIONE DEL TITOLO II

L’analisi funzionale delle spese in conto capitale si ottiene rapportando ogni singola funzione sul totale delle spese in conto capitale (Titolo II). Anche in questo caso sarà possibile ricavare 12 indicatori con la possibilità per l’analista di soffermarsi esclusivamente sugli aspetti e sulle funzioni che soddisfano determinati bisogni informativi.

 

INDICI DI COMPOSIZIONE DEL TITOLO III

Gli indici di composizione del Titolo III delle spese si ottengono dividendo i singoli interventi (rimborso per anticipazioni di cassa, rimborso di finanziamenti a breve termine, rimborso di quota capitale di mutui e prestiti, rimborso di prestiti obbligazionari e rimborso di quota capitale di debiti pluriennali) per il totale delle spese per rimborso prestiti. Questi indicatori evidenziano la natura delle quote di capitale del debito contratto o eventualmente da contrarre (in caso di bilancio preventivo).

 

ANALISI DELLA CLASSIFICAZIONE ECONOMICO-FUNZIONALE

DELLE SPESE CORRENTI

La classificazione economico-funzionale delle spese correnti consente di raccogliere una serie di informazioni che non sarebbero facilmente ottenibili attraverso una analisi della struttura della spesa del bilancio (titolo, funzione, servizio e intervento).

Tra i diversi aggregati presenti nella riclassificazione assumono particolare rilevanza il personale, l’acquisto di beni di consumo, le prestazioni di servizi, l’utilizzo di beni di terzi e gli interessi passivi. La prima voce consente di conoscere immediatamente il totale delle spese che l’ente sostiene per il personale che, chiaramente, rappresentano non solo una grossa fetta del totale ma anche una di quelle spese che per loro natura si ripetono ogni anno e che nel breve periodo è difficile ridurre; le spese per il personale rappresentano una base di calcolo fondamentale per l’individuazione dell’indice di rigidità strutturale. L’acquisto di beni di consumo e le prestazioni di servizi consentono di sapere quali spese l’ente sostiene per la gestione dei servizi e quindi sono voci che assumono ancora maggiore rilevanza se confrontate con la categoria I (proventi per servizi) del Titolo III delle entrate. La voce “utilizzo di beni di terzi” assume rilevanza qualora l’ente analizzato abbia deciso di utilizzare il leasing come strumento finanziario; infatti, in questo caso, il canone di leasing trova la sua collocazione in bilancio proprio all’interno di questa voce. Gli interessi passivi consentono di conoscere l’ammontare totale degli interessi che l’ente deve corrispondere e, soprattutto, facilitano il calcolo dell’indice di rigidità strutturale nonché della capacità d’indebitamento.

 

ANALISI DELLA CLASSIFICAZIONE ECONOMICO-FUNZIONALE

DELLE SPESE IN CONTO CAPITALE

La classificazione economico-funzionale delle spese in conto capitale consente di ottenere una serie di informazioni non facilmente ottenibili seguendo la struttura del bilancio. Tra gli aggregati maggiormente interessanti ai fini della nostra analisi ricordiamo l’acquisizione di beni immobili e l’acquisizione di beni mobili, macchine e attrezzature tecnico-scientifiche. Qualora infatti l’ente utilizzi il leasing per finanziare l’acquisizione di beni mobili e immobili non vedrà inizialmente comparire i beni oggetto del contratto in questo aggregato ma solo nel momento in cui gli stessi verranno riscattati. I beni verranno iscritti in bilancio al valore di riscatto.

FINANZIAMENTO DELLE SPESE IN CONTO CAPITALE

Gli indici di finanziamento delle spese in conto capitale si calcolano rapportando le categorie del Titolo IV e V (entrate in conto capitale) al Titolo II delle spese (spese in conto capitale). Essi evidenziano le diverse modalità di reperimento delle risorse finanziarie necessarie per effettuare gli investimenti.

 

INDICI DI RIGIDITA’ DEL BILANCIO

Per rigidità di bilancio si intende la capacità di gestione delle risorse da parte dell’ente. Ci sono alcune spese che per loro natura si ripetono nel tempo e che, soprattutto, sono difficilmente eliminabili nel breve periodo. Mediamente le spese che incidono maggiormente sul bilancio dei comuni sono le spese per il personale, le spese per l’acquisto di beni di consumo, per la prestazione di servizi, gli oneri passivi (rispettivamente le categorie 1, 2, 3 e 6 della classificazione economico funzionale delle spese correnti del nuovo ordinamento contabile). L’incidenza di queste spese viene calcolata sia sul totale delle spese che sulle entrate correnti al fine di verificare l’autonomia gestionale di programmare altre spese.

 

Entrate correnti / Spese correnti: questo indice mostra la capacità dell’ente di far fronte alle spese correnti attraverso le entrate correnti e rappresenta il primo passo verso la definizione del pareggio economico.

(Spese per acquisto di beni di consumo + Spese per prestazioni di servizi) / Spese correnti: l’indice evidenzia quanta parte delle spese correnti sostenute dall’ente siano relative alla gestione diretta dei servizi.

Spese personale / entrate correnti: questo indice, conosciuto anche come “rigidità del personale”, risulta di fondamentale importanza per la definizione della rigidità strutturale poiché consente di capire quanta parte delle entrate correnti è destinata alla copertura delle spese relative al personale.

Quote ammortamento mutui / entrate correnti: questo indice consente di conoscere quanta parte delle entrate correnti è destinata al rimborso delle quote di capitale dei mutui.

Oneri finanziari / entrate correnti: questo indice consente di capire quanta parte delle risorse di parte corrente è destinata alla copertura degli interessi passivi.

Rigidità strutturale: l’indice di rigidità strutturale si ottiene rapportando la somma delle spese per il personale e le rate dei mutui (quote capitale + interessi) al totale delle entrate correnti.  Esso indica quella parte di entrate correnti che sono vincolate al pagamento delle spese del personale e delle rate dei mutui ovvero, di quelle spese non facilmente eliminabili nel breve periodo.

 

GLI INDICATORI MAGGIORMENTE SIGNIFICATIVI

Un’analisi di bilancio di un ente locale ha l’obiettivo di ottenere una serie di informazioni e, come precedentemente sottolineato, ogni analisti utilizzerà tutti gli indicatori che soddisferanno tale bisogno. Volendo però individuare gli indici di bilancio maggiormente significativi possiamo soffermarci su cinque rapporti essenziali:

 

  1. autonomia finanziaria;
  2. rapporto tra le spese del personale e le spese correnti;
  3. rapporto tra gli interessi passivi e le spese correnti;
  4. rapporto tra le spese per rimborso mutui e spese correnti;
  5. rigidità strutturale.

 

L’autonomia finanziaria rappresenta indiscutibilmente il punto di partenza di qualsiasi analisi di bilancio; infatti, dall’analisi delle entrate correnti, si ottengono le prime importanti informazioni sullo stato di salute dell’ente. Una autonomia finanziaria elevata rappresenta un  segnale positivo del bilancio perché ne scaturirà una maggiore libertà e autonomia dell’ente locale nell’attuazione delle proprie politiche di spesa. Tra l’altro non bisogna dimenticare che le entrate correnti, e di riflesso quindi anche l’autonomia finanziaria, rappresentano la base di calcolo di due importantissimi indicatori quali la capacità d’indebitamento e la rigidità strutturale e che, necessariamente, la diversa composizione delle entrate correnti è in grado di influire, sia positivamente che non, sui valori di questi due indici.

 

Per quel che riguarda invece i rapporti tra le spese per il personale, gli interessi passivi e le spese per rimborso mutui con le spese correnti, si tratta anche essi di indicatori di primo piano in una analisi di bilancio. Le motivazioni sono diverse anche se è possibile ricondurre la loro importanza a due aspetti: in primis sia il rapporto tra spese per il personale che degli interessi passivi con le spese correnti sono due dei parametri di deficitarietà e quindi vanno sempre trattati con particolare attenzione al fine di non incappare in condizione di deficitarietà strutturale; in seconda analisi è importante sottolineare come questi tre indicatori consentono l’acquisizione di informazioni sulle politiche di spesa adottate dall’ente locale e, al tempo stesso, permettono l’individuazione di quanta parte delle spese non risulta comprimibile nel breve periodo.

 

L’indice di rigidità strutturale soddisfa, invece, un diverso fabbisogno informativo. Infatti, attraverso il calcolo di questo indicatore, è possibile individuare quanta parte delle entrate correnti è destinata alla copertura di quelle spese (personale, interessi passivi e quote di capitale) che per loro natura non sono facilmente eliminabili nel breve periodo. Di conseguenza, minore sarà la rigidità strutturale, maggiore sarà la possibilità dell’ente di utilizzare le proprie entrate correnti per l’attuazione delle proprie politiche di spesa.

 

A chi e a che cosa serve il bilancio

Il bilancio non è soltanto un insieme di numeri o uno strumento riservato agli esperti: esso influisce sul vivere quotidiano dei cittadini, dà l’impronta alla comunità e stabilisce le priorità in tanti settori diversi: dagli aiuti sociali al turismo, alla scuola, alle opere pubbliche, alle opportunità economiche e culturali ecc.

E’, pertanto, imprescindibile la necessità di renderlo comprensibile a tutti, assolvendo così a criteri di chiarezza, trasparenza e comunicazione di cui l’Amministrazione deve occuparsi nella sua funzione di dialogo costante con i cittadini. Di solito sono le stesse Amministrazioni a pubblicare i loro bilanci in forma e linguaggio comprensibili.

Le spese per il personale e la sua riqualificazione

Un elemento che balza immediatamente agli occhi è il preponderante peso economico che assume la spesa per il personale e la gestione dell’apparato istituzionale ed amministrativo.

A ciò dovrebbe corrispondere una macchina burocratica ben funzionante e di tutta soddisfazione. Posto un bisogno, la risposta a qualsiasi utente ed in qualsiasi settore dovrebbe essere precisa e nei tempi minimi.

E’ questo che rende l’apparato vicino ai cittadini e non l’ostacolo avverso che, ponendo difficoltà, causando ritardi, manifestando incompetenze, celebra il suo potere a scapito dell’utenza.

Riteniamo opportuna una politica di incentivazione in base a risultati misurabili e, quindi, premiante dei singoli e degli uffici che conseguono tali obbiettivi e non uguale per tutti.

Così come consideriamo necessaria, in relazione a quanto operato in tutti gli enti ed in tutti i settori, una politica di riqualificazione dei dipendenti, comprensiva non solo delle necessarie conoscenze tecniche, ma anche delle indispensabili capacità relazionali.

Il tutto da verificare attraverso un sistema di controllo del livello di soddisfazione degli utenti. L’introduzione di una carta dei servizi, ormai presente in moltissimi enti, potrebbe assicurare ai cittadini i necessari riferimenti per ogni necessità ed individuare uffici e funzioni responsabili.

Riteniamo ancora che sia indispensabile promuovere uno sportello per le imprese in grado di dare risposte certe e rapide agli operatori economici, spesso costretti ad attese tanto lunghe quanto onerose per portare avanti attività che hanno riflesso sul tessuto sociale della comunità.


Articolo tratto da Sargo_it

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