La casa più ecologica d’Italia si trova ad Albenga

casetta_stilizzata_verdeSi tratta della casa più ecologica d’Italia, grazie ad un mix di tecnologie sostenibili, che vanno dal fotovoltaico al geotermico, dal riciclo dell’acqua ai materiali riciclati impiegati nella costruzione. Già in fase di realizzazione la palazzina di Albenga (SV), costituita da 24 alloggi per i Vigili del Fuoco e 800 mq di uffici comunali, aveva ottenuto il premio nella sezione progettazione al concorso nazionale “Costruire sostenibile in cooperativa – progettare e realizzare la qualità dell’abitare”. Al progetto è stato poi assegnato nel 2008 il marchio QSA (Qualità e Sostenibilità dell’Abitare) rilasciato dal Consorzio Nazionale Casa Qualità.  Adesso che la struttura è parzialmente terminata e le case praticamente già assegnate cresce la curiosità di conoscere i particolari di questo modello di bioarchitettura decisamente da imitare.  Grazie alle 60 creazioni sostenibili concentrate all’interno di ogni singola unità abitativa la Casa Ecologica di Albenga è senza dubbio l’abitazione col minore impatto ambientale d’Italia: tutti gli sprechi energetici di una casa normale infatti sono stati affrontati in modo scientifico attraverso un approccio multisettoriale, comprendente diversi tipi di energie rinnovabili e tecnologie sostenibili. L’approccio al progetto da parte dell’architetto Giorgio Mallarino è partito da un importante dato relativo alle nostre abitazioni, che assorbono il 40% di tutta l’energia consumata nel nostro paese. Di questo 40% il 72 viene consumato per riscaldare e rinfrescare l’ambiente, il 12 per l’uso degli elettrodomestici, il 12 per l’acqua calda sanitaria, il 3 per i fornelli e solo l’1 per cento per illuminazione. Per questo l’architetto ligure sostiene che “la prima cosa da fare in una casa è non dissipare energia. Si deve mantenerla senza sprecarla”. Ma entriamo nello specifico. Al bilancio energetico contribuisce in maniera fondamentale l’isolamento particolarmente efficace della struttura che permette una dispersione dell’energia pressoché nulla. Il fotovoltaico è però parte fondamentale della Casa di Albenga dei Vigili del Fuoco: attraverso il sistema BioVec sono inserite all’interno delle vetrate delle cellule fotovoltaiche posizionate su alluminio e incollate al vetro, senza forature. Le pompe di calore dell’impianto a loro volta sono alimentate dall’energia fotovoltaica prodotta dalle celle installate sul tetto e l’intero sistema permette ai condomini di ottenere riscaldamento invernale, climatizzazione estiva, acqua calda sanitaria, acqua calda per alimentazione di lavastoviglie e lavatrici, consentendo così un grandissimo risparmio. Ma l’energia più conveniente è quella geotermica: quella dell’acqua della falda acquifera del pozzo, che diventa energia attraverso delle pompe di calore che creano caldo dentro e freddo esternamente. Attraverso il sistema geotermico installato, l’energia viene moltiplicata e “rubata” dal terreno. Fondamentale la possibilità di poter invertire il processo da caldo a freddo, a seconda dell’evenienza e della stagionalità. Il sistema integrato tra le varie fonti di energia permette una stabilità che, in periodo di pioggia e mancanza prolungata di sole, dà la possibilità di passare al sistema tradizionale elettrico per scaldare l’acqua con una complementarità dei diversi sistemi integrati (elettricità, fotovoltaico, eolico, geotermico). Per quanto riguarda il sistema di ventilazione, attraverso il recupero termodinamico si recupera l’energia contenuta nell’aria estratta per trasferirla all’aria immessa con notevole risparmio economico. In inverno l’aria fredda che viene prelevata dall’esterno passando nello scambiatore termodinamico riceve calore ceduto dall’aria viziata in uscita. Tutta questa energia risparmiata e prodotta potrà anche essere veicolata, attraverso la rete integrata interconnessa, per far funzionare i vari elettrodomestici presenti in casa che assorbono ben il 12% dell’energia domestica.  Anche i materiali utilizzati sono fondamentali: per inquinare meno e per la nostra salute. Nella Casa Ecologica sono stati utilizzati materiali e sostanze naturali. Come isolante termico c’è la lana la canapa, il sughero. Oppure c’è la calce naturale per gli intonaci. Dal punto di vista del riciclo quello dell’acqua è di non poco conto: l’impianto installato recupera l’acqua scaricata da lavelli, doccia, elettrodomestici e cucina (le cosiddette acque grigie), e dopo essere passate attraverso una filtratura e aggiunte alle acque dei tetti vengono reimmesse nella rete per alimentare le cassette dei wc. All’interno degli spazi comuni è stata creata una centralina per la ricarica delle bici elettriche, oltre alle aree esterne ad uso comune come i giardinetti. La casa ecologica costa di più di una casa normale ma, come in ogni investimento, è importante valutare il tempo di ritorno dell’investimento. E con la Casa Ecologica, grazie soprattutto ai forti risparmi in termini energetici, il ritorno si circa in 10 anni, e da quel momento in poi è tutto guadagno.

Articolo scritto da Alessandro Ingegno, tratto da YES Life.it

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