Scommettere sulla fame

La Fondazione Culturale di Banca Etica ha pubblicato una scheda intitolata “scommettere sulla fame” dedicata alla speculazione sul cibo e sulle materie prime, per spiegare il ruolo della finanza nell’aumento dei prezzi degli scorsi anni di alcuni alimenti essenziali, gli impatti sui piu’ poveri e cosa si potrebbe fare per evitare che cio’ si ripeta.

Il food price index della FAO, che misura l’andamento dei prezzi di alcune delle piu’ importanti materie prime alimentari, e’ aumentato del 71% tra l’inizio del 2007 e marzo 2008.’ Nello stesso periodo il grano e’ aumentato dell’80%, il mais del 90%.’ In tutto il mondo i consumatori hanno pagato di piu’ cibo e derrate alimentari (commodity). Questo ha fatto diminuire i consumi, accelerando la recessione globale. Gli impatti piu’ devastanti si sono avuti nei Paesi piu’ poveri, ma anche nelle nazioni del Nord mediamente tra il 10 e il 15% del reddito e’ speso per acquistare cibo.

Per le famiglie piu’ povere nei Paesi del Sud tale percentuale puo’ andare dal 50 al 90%. Assieme alla diminuzione dei redditi legata alla crisi globale, l’aumento dei prezzi delle derrate alimentari e del cibo ha incrementato il numero delle persone cronicamente malnutrite o sottonutrite di 75 milioni nel 2007 e di altri 40 milioni nel 2008. “Scommettere sulla fame” propone un’analisi accurata degli strumenti finanziari e dei meccanismi che hanno contribuito alla diminuizione dei redditi, l’aumento dei prezzi delle derrate alimentari e la conseguente impennata degli indici di malnitrizione globale.

La scheda continua l’interessante lavoro che la Fondazione e Crbm stanno facendo sulla formazione permanente in materia finanziaria

(Tratto da: http://www.finansol.it)

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