L’incalcolabile importanza della fiducia

“Salvatore Amorelli e’ un imprenditore siciliano che produce pipe con ambizione artistiche. Nel 1996 – grazie alla legge sui patti territoriali – ottiene un contributo finanziario di quasi 3 mld di lire dal Ministero del Tesoro per la creazione di un’unita’ produttiva a Caltanisetta. L’accordo prevede il versamento di 3 tranche e quindi obbliga l’imprenditore ad accendere alcuni mutui con le banche del territorio mandatarie, in particolare con il Banco di Sicilia.

Ma il pagamento delle 2 tranche finali salta – come anche tutto il pacchetto sui patti territoriali – e Amorelli si vede costretto ad interrompere il progetto. E fin qui il danno. Il Banco di Sicilia pensa alla beffa: si attacca al cliente in sofferenza e comincia l’iter per il recupero dei capitali convinta di risolvere la faccenda in poco tempo e senza troppo impegno. Ma Salvatore Amorelli chiede a periti indipendenti di controllare i conti correnti accesi per i mutui e di capire se non ci siano state condizioni contrarie alle leggi. La notizia di questi giorni – e che faticherete a trovare sui media tradizionali – e’ che il prefetto di Caltanisetta ha ammesso Amorelli ai benefici previsti dall’art. 20 della legge, che tutela le vittime dell’usura sospendendone i pagamenti e i termini legali e processuali per un anno e prorogando tutte le scadenze per 3 anni, includendo nella categorie degli ‘estortori’ l’impresa bancaria. «Dal compendio delle analisi effettuate – recita la perizia – [‘¦] erano gia’ emerse diverse irregolarita’ perpetrate dalle banche [‘¦]: Popolare di Lodi, Monte Paschi e San Paolo avevano costantemente violato i dettami previsti dalla Legge sull’usura (n° 108/96), applicando costantemente tassi superiori alla soglia».

Ma il prefetto ha certificato un problema che va ben oltre il caso siciliano e che la crisi economica non sembra aver intaccato: l’arroganza delle banche italiane – che prima della crisi eran famose soprattutto per applicare le peggiori condizioni europee sui conti correnti – non si ferma nemmeno di fronte all’usura. Non sembrano essersi accorte cioe’ che il tasso di fiducia dei risparmiatori e’ indispensabile al salutare funzionamento del sistema e che certo non ne aiuteranno il consolidamento le modulistiche bizantine, le clausole vessatorie o le pubblicita’ al limite dell’inganno.”

(Tratto da: http://www.finansol.it)

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