Connessioni

Mafia di ieri e mafia di oggi

Come esiste una “multinazionale della droga”, i cui centri di produzione, il controllo del mercato, le banche che ne gestiscono gli enormi proventi, i collegamenti con il crimine organizzato, la corruzione delle forze politiche che ne reclamano la liberalizzazione, e le istituzioni che ne elaborano la cultura, sono stati denunciati nel volume di Kalimtgis – Goldman – Steinberg, “Droga S.p.A. La guerra dell’oppio” (Roma, 1980), così esiste, come sua gemella siamese, una “multinazionale dell’usurocrazia”. Di Nereo Villa


Nomi e istituzioni compaiono anche in altri due volumi: “La grande depressione” di Murray N. Rothbard (Auburn, USA 1963), e “Money creators” di Gertrude M. Coogan (Hawthorne, California, 1935), mostrando come operi la “longa manus” dei politici. Anche ipotizzando nei politici una minima facoltà di “collegare la spina” del cervello, le seguenti evidenziazioni di rapporti fra queste tre importanti opere, non dovrebbero lasciare indifferenti gli stessi, sia che optino per l’interventismo statale, sia che auspichino invece un sano ritorno al gold standard, cioè alla garanzia aurea dei soldi emessi. Nomi come quelli di Arthur Balfour, Otto Kahan, Andrew Mellon, e di molte “famiglie”, come i Rothschild, i Morgan – della banca Morgan, notoria per il traffico di droga, e che nel dicembre 1927, per finanziare la stabilizzazione della lira, assieme alla Federal Reserve indebitò gli italiani tramite un finanziamento congiunto di 75 milioni alla banca d’Italia – ed i Warburg, compaiono sia in “Droga S.p.A. La guerra dell’oppio”, sia in “La grande depressione”. Nomi come Herbert Hoover e Calvin Coolidge, presenti in “La grande depressione”, compaiono anche in “Money Creators”, libro anch’esso incentrato sull’analisi del problema monetario nell’America del New Deal e degli anni successivi alla grande depressione del 1929. “Un sistema monetario” – scriveva nel 1935 la Coogan – “se si basa su principi corretti e onesti, è molto semplice. Coloro che indussero il Congresso a farsi delegare poteri monetari incostituzionali spesero molti milioni di dollari per sostenere operazioni politiche illecite e l’insegnamento di falsi principi economici e monetari. I detentori di questi privilegi incostituzionali governano, in realtà, gli Stati Uniti. Ciò è stato reso evidente dall’amministrazione del Presidente Hoover. Egli ammise privatamente di essere consapevole che si sarebbero dovute cambiare le politiche monetarie [ma che] i responsabili delle politiche della Federal Reserve non gli avrebbero consentito di agire e neppure di rendere pubbliche le sue informazioni” (“Money Creators”, op. cit.). Per la creazione del suo libro, Rothbard si servì di studi sulle vicende dei protagonisti del dramma, quali “il Presidente Hoover, Benjamin Strong, governatore della Federal Reserve di New York, Montagu Norman, governatore della Banca d’Inghilterra” (Infantino in M. N. Rothbard, “La grande depressione”). Della famiglia Montagu, parenti stretti dei Rothschild, si parla in “Droga S.p.A” (op cit.) come della “crema della corte britannica”! “Crema” che prospera ovviamente nel pensiero debole del pianeta. Sir Arthur Balfour, Otto Kahn, Paul M. Warburg, e Louis Rothschild, sono citati da Rothbard come “esponenti della (sic!) Stable Money Association”. Nel capitolo “Tutto in famiglia. Il vero volto della mafia” i nomi di Balfour e di Rothschild risultano implicati nella “religione di famiglia”: “Il culto di Iside, rivestito di abiti moderni, è dal secolo scorsi l’ideologia ufficiale dei principali politici, finanzieri e letterati britannici” […]. Il Royal Institute of International Affairs era la “società segreta” […] ed è oggi l’organismo che dirige il commercio della droga. Ma il Royal Institute stesso è la creatura di un gruppo ancora più ristretto: il “Circolo degli Iniziati (…) che si era votato alla grandezza dell’Impero Britannico” [e che comprendeva] il futuro Primo ministro Arthur Balfour […] e Lord Rothschild” (ibid.). Vale la pena di approfondire questo infame culto: “il culto di Iside formalizza gli elementi da usarsi come strumenti per il controllo sociale, per lo sfruttamento e la distruzione della capacità creativa delle popolazioni sottomesse. Questi elementi comprendono: 1) l’uso di varie droghe per creare schizofrenia. 2) L’uso di suoni eteronomici e ripetitivi per integrare gli effetti delle droghe psicotrope e per creare un ambiente sociale che approvi e incoraggi l’uso delle droghe. 3) La creazione sintetica di sette mistiche fondate sul reazionario mito di Iside, ma allo stesso tempo, adattate al profilo psicologico della popolazione che la casta dei sacerdoti ha deciso di sovvertire. 4) L’imposizione di un modello politico ed economico nemico del progresso umano, che costringa le popolazioni sottomesse a lavori forzati manuali e non creativi (p. es., la costruzione delle piramidi). Questa combinazione di tecniche usate nel culto dei Faraoni venne presa a modello e ulteriormente raffinata in questo secolo dal Secret Intelligence Service britannico attraverso l’Istituto Tavistock di Londra, un’istituzione che diffuse negli USA e in Europa la “controcultura”, servendosi delle stesse droghe (la mescalina e l’hascisc) che venivano usate dalla casta degli antichi Sacerdoti” (ibid.). Sempre in “Droga S.p.A”, Otto Kahn è citato come esponente del “ramo Pease della Famiglia, la vera Mafia” (in riferimento a “Richard T. Pease della Barclays Bank”), e nel capitolo “Come il RIIA gestisce la droga e il riciclaggio di denaro sporco” – è mostrato come il RIIA (Royal Institute of International Affairs) ed i suoi dirigenti controllino “non solo il traffico di droga dell’Estremo Oriente ma anche ogni importante operazione collegata al denaro sporco sulla faccia della terra”! I nomi dei Warburg e di Andrew Mellow, ministro del Tesoro dal 1921, che alla fine del 1929 rilasciava – quasi nello stile keynesiano degli attuali Berlusconi e Tremonti – “una delle sue solite dichiarazioni ottimistiche, affermando che vi era una ‘abbondanza di credito disponibile'” (“La grande depressione”, op. cit.) risultano addirittura implicati nella creazione dell’LSD (cfr. “Droga S.p.A.”, op. cit.). Oggi come ieri siamo dunque ancora governati dalla “vera Mafia”: governanti, che sono a loro volta governati dal potere oligarchico delle dodici banche centrali private della Federal Reserve, più quello della BCE, a loro volta occultamente sottomesse al regno britannico, che fece baronetti i Beatles? Se è così, mai come oggi l’auspicio radicale e orante di un altro regno (“Venga il tuo Regno”) sembra essere vitale ed urgente.

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