Piu’ di mille gruppi in azione in tutto il mondo per il Wsf 2008

Il 26 gennaio è la Giornata Globale d’Azione per il Forum Sociale 2008. Stando agli ultimi aggiornamenti, il 26 gennaio più di mille organizzazioni, network, movimenti, sindacati sono mobilitati con più di 700 azioni in oltre 80 Paesi in tutto il mondo. C’è un Forum che è facile raccontare: quello del grande evento, con i nomi che tutti ormai conoscono, che hanno spazio, visibilità, pluralità di posizioni.

E c’è “IL” Forum Sociale Mondiale, quella grande alleanza di gruppi, città, movimenti, grandi e piccoli, vicini e lontanissimi, che ciascuno con le proprie modalità e ciascuno con i propri linguaggi ha scelto quest’anno, in attesa di rincontrarsi tutti insieme a Belem, in Amazzonia, nel 2009, di mobilitarsi sui propri temi più scottanti, perché si riconosce nella grande alleanza di Porto Alegre e vuole condividere questi temi  con il resto del movimento.

Le storie da raccontare

Ci sono milioni di volti, di storie di resistenza, di ricostruzione, di lotta e di fiducia da raccontare in questa edizione del WSF.

In Australia, ad esempio, è festa nazionale, ma per gli aborigeni è l’Invasion Day: un giorno di marcia e di lotta nel quale si ricordano i massacri subiti dagli inglesi. (Melbourne social Forum – José Ramos -0061390294714)

In Bangladesh, a Dhaka, ci sarà una marcia dei più poveri che chiedono “un tetto più sicuro per tutti”, dopo le devastazioni subite negli ultimi uragani (Abu Rayhan Al-Beeroonee – Shelter for the poor Phone:  00 88-02-07175-259048)

In Brasile, sede storica del WSF, quest’anno si fa festa, con un grande Concerto sulla spiagga di Rio nel quale si alterneranno celebrities e artisti delle favelas (Joao Brant 0055118635-9825, Rogiero Jordao 002125563095)

Nelle Filippine i movimenti hanno dato vita a un vero e proprio accampamento, nel quale far convergere le lotte contadine, la resistenza contro la base USA di Mindanao, i problemi dei lavoratori emigrati in tutto il mondo e i diritti delle donne (DJ Janier: – People’s Camp – +63 917 801 6650)

In India: le donne, molte delle quali delle reti delle lavoratrici informali,  a Chennai si armeranno di piumino per “pulire il sistema”, e a Bombay, volo di aquiloni e parata di barche per i diritti dei più poveri e la giustizia sociale (Nandita Shah Tel 00919821898676)

 In Niger: la Piattaforma contadina nazionale, insieme alla rete africana ROPPA, ha organizzato un’assemblea nazionale degli agricoltori per denunciare la concorrenza sleale dei prodotti europei, americani e cinesi sui loro mercati, e i possibili impatti dei negoziati EPA di liberalizzazione degli scambi con l’Europa (Ousseini OUEDRAOGO ROPPA mob: +22676614226 tel: +22650362613)

In Palestina organizzazioni pacifiste israeliane e palestinesi  congiungeranno dalle due parti del ‘muro’, lungo il checkpoint di Gaza, per portare aiuti e solidarietà alla popolazione civile sotto assedio (Hindi Mesleh mob 00972 599 839843)

In Russia azioni di protesta in oltre 20 città, tra le quail Mosca e San Pietroburgo, che in alcuni luoghi vedrà le forze d’opposizione accanto alla società civile (Karin Kleman, -Institute of Collective Actions +7-916-160-54-76)

E negli Stati Uniti, dove a New Orleans e ad Atlanta si lotta per la casa e il “diritto a ritornare” degli sfollati del post-uragano Latrina, ma in tutte le principali città tra cui NYC, San Francisco, Seattle. (Anita L. Beaty – Task Force for the Homeless (404) 729-5366, Alice Lovelace – USSocial Forum – 404-586-0460 ext. 32) E nel Vermont c’è chi lotta per il

diritto alla scuola pubblica per tutti (Heather Riemer  – No Child Left Behind (802) 865 3048).

 In Italia sono 65 (e se ne aggiungono continuamente anche in queste ore) le località in cui si darà vita a dibattiti, proiezioni, concerti, performance teatrali,  sit-in, cortei, biciclettate solidali, raccolta firme contro la nuova base militare di Vicenza e per “Un futuro senza atomiche”, feste popolariŠ.

Più di 250 iniziative (40 solo a Firenze, 15 a Roma), il 26, ma anche nei giorni precedenti e successivi, in tutta la Penisola, da Aosta a Siracusa, promosse da decine di reti e organizzazioni nazionali e locali (per vederle selezionare Italia nella stringa “go to country” del sito).

I Paesi coinvolti ad oggi sono:

AFGHANISTAN, ALGERIA, ARGENTINA, AUSTRIA, AUSTRALIA, BASK COUNTRY, BANGLADESH, BELGIUM, BENIN, BOLIVIA, BOSNIA, BRAZIL, CAMEROUN, CANADA, CANARIA ISLAND, CHILE, CZECH REPUBLIC, COLOMBIA, DEMOCRATIC REPUBLIC OF CONGO, DOMINICAN REPUBLIC, COSTA RICA, EGYPT, IVORY COAST, CUBA, EL SALVADOR, EGYPT, FINLAND, FRANCE, FRENCH POLYNESIA, GALIZA, GERMANY, GREECE, GUATEMALA, GUINEA, HAITI, HUNGARY, INDIA, INDONESIA, IRAQ, ISRAEL, ITALY, IVORY COAST, JAPAN, KENYA LEBANON, MAROCCO, MAURITANIA, MEXICO, MOZAMBIQUE, NEPAL, NEW ZEALAND, NETHERLANDS, NIGER, PAKISTAN, PALESTINE, PERU, PHILIPPINES, PORTUGAL, PUERTO RICO, ROMANIA, RUSSIA, SOUTH AFRICA, SOUTH KOREA, SPAIN, SRI LANKA, SWEDEN, SYRIA, SWITZERLAND, THAILAND, TOGO, TURKEY, UK, UKRAINE, USA,UZBEKISTAN.

Una mappa aggiornata di tutti gli  eventi e delle location si può trovare sul sito internet globale www.wsf2008.net

Video-attivisti, giornalisti, media group indipendenti stanno producendo video e audio relativi agli eventi, che vengono via via caricati agli indirizzi <http://www.wsftv.net/>www.wsftv.net,

www.forumderadios.fm.

 

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