Referendum Costituzione: tanti "NO" dal mondo cattolico

DOC-1750. ROMA-ADISTA. Cresce di intensità il tam-tam per il no al referendum del 25 e 26 giugno: il rischio di sconvolgimento del sistema democratico che deriverebbe dall’approvazione della riforma costituzionale voluta dalle destre è tale da spingere un numero sempre crescente di realtà e singoli a prendere posizione, tanto più di fronte a un’informazione – di giornali e di partiti – finora completamente inadeguata. È sempre più, insomma, allarme rosso: la riforma della Costituzione – viene sottolineato – concede al “primo ministro” la possibilità di sciogliere le Camere e quindi di ricattare il Parlamento, riduce la funzione di garanzia del presidente della Repubblica, stravolge i ruoli di Camera e Senato, sottomette la magistratura all’esecutivo, accentua le disuguaglianze fra Nord e Sud del Paese. Contro i devastanti contenuti della riforma voluta dalle destre si mobilita anche il mondo cattolico (v. notizia sul numero blu allegato), le cui voci Adista è andata raccogliendo negli ultimi numeri. Su questo, interamente dedicato al Referendum, riportiamo nuove prese di posizione: il documento della presidenza dell’Azione Cattolica, approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale riunito a Roma il 10 e 11 giugno, che, pur limitandosi essenzialmente a valutare “negativamente ogni tentativo di modificare la Costituzione con metodi che non siano frutto di larghe intese” (ricordando però anche le “serie riserve” già espresse sul merito della riforma) invita “a considerare con attenzione” il ben più duro ed esplicito documento del Meic e dell’Istituto Bachelet (v. Adista n. 46/06); il chiaro appello per il no della presidenza dell’Azione Cattolica ambrosiana, ospitato dal settimanale della diocesi di Milano “Incroci news”; il documento di Pax Christi di Verona, che segue un analogo appello lanciato da Pax Christi Italia a conclusione dell’Assemblea nazionale di Bologna del 29-30 aprile; il comunicato di “Noi siamo Chiesa” e quello del Consiglio nazionale dei Cristiano sociali; la Lettera mensile del giornalista e scrittore, già parlamentare della Sinistra Indipendente, Ettore Masina, dedicata tutta all’appuntamento referendario; un testo di Michele Di Schiena, presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione.


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