Anche le parole hanno radici corporee

àƒË† come un codice genetico che permette di risalire alle parole originarie (come si sa la scrittura nacque in Mesopotamia) e con le parole si puàƒÂ² riscoprire il senso originario, le visioni, le comprensioni, il rapporto tra là¢â‚¬â„¢uomo e il mondo al momento storico in cui la cultura fece il passaggio da cultura orale a cultura scritta. Queste parole contengono lo stupore, il cuore, là¢â‚¬â„¢esperienza, le immagini simboliche pregne che formano il ponte tra il dentro e il fuori, tra là¢â‚¬â„¢uomo e il mondo. E sono parole del pensiero corporeo.


Per esempio: scienza, radice accadica significa à¢â‚¬Å“vedere dopo aver cercato di scorgereà¢â‚¬?.
Non è magnifica la dettagliata ed emozionante concretezza? CosàƒÂ¬, come il pensiero corporeo degli antichi uomini è arrivato fino a noi e quando e come si è perso? Anassimene, Anassimandro e Talete furono i primi pensatori greci – della Magna Grecia à¢â‚¬ che portarono il pensiero corporeo nella filosofia. Poi Eraclito, Senofane e per finire Parmenide.

Da subito furono interpretati, intellettualizzati, sbranati e sistematicamente deformati e cosàƒÂ¬ venne perso e travisato gran parte del pensiero corporeo originario secondo cui là¢â‚¬â„¢uomo e gli esseri viventi nascono dalla terra e dalle sue infinite particelle e non dallà¢â‚¬â„¢infinito (schiacciante, siderale, alienante) che porta con se un senso di solitudine tutto mentale. E ogni creatura è parte della divinitàƒ e intrisa di potenza creativa e di Logos che è lo spirito animatore dellà¢â‚¬â„¢Universo che alita sul Caos e da nomi agli elementi che sorgono dal suo soffio (principi di craniosacrale).

 

Nella lingua originaria non esistevano aggettivi, qualitàƒ di sostanze, ma tutto era sostanza. Il re aveva potenza, non era potente. Gli essere non sono vivi, ma posseggono la vita. Il fuoco non è caldo, ma il fuoco ha calore. Cà¢â‚¬â„¢era molta attivitàƒ in questo modo di pensare, di formulare i pensieri.
Il pensiero corporeo originario era un pensiero di radici, dove le parole erano simili a quella materia à¢â‚¬Å“grezzaà¢â‚¬? che cerchiamo con il focusing. Parmenide è ok per il pensiero corporeo. Aristotele no, e anche Platone, che spogliando il mondo dellà¢â‚¬â„¢anima e proiettandola nello spazio siderale ha creato tristezza e solitudine. Anche il Tao, deriva da questo pensiero originario, di Parmenide che attraverso là¢â‚¬â„¢India ha contagiato e segna la penetrazione del Pensiero dà¢â‚¬â„¢Occidente in Orienteà¢â‚¬Â¦.
Ecco habemus radici anche filosofiche senza scomodare Buddisti e Indiani dà¢â‚¬â„¢America.

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