Su ordine della Procura di Genova, nuova violazione del segreto delle fonti giornalistiche

La redazione del settimanale Gente a Milano e là¢â‚¬â„¢abitazione romana del giornalista Gennaro De Stefano sono state perquisite, verso le 9 della mattina del 16 agosto, dalla polizia giudiziaria su ordine della Procura di Genova. Reporter senza frontiere denuncia questi metodi che rappresentano un attentato alla protezione del segreto delle fonti giornalistiche.


“Queste azioni sono contrarie alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani. Questa istituzione considera infatti le perquisizioni al domicilio e nelle redazioni giornalistiche contrarie allà¢â‚¬â„¢articolo 10 della Convenzione europea dei diritti umani, a meno che non corrispondano a una “imperativa emergenza sociale”. Ma poichàƒÂ© le perquisizioni erano finalizzate alla ricerca di dati legati a fatti che risalgono ormai a più di tre anni fa, questa doppia perquisizione non risponde certo a questi criteri, ma rappresenta invece una grave violazione del giornalismo investigativo”, ha dichiarato là¢â‚¬â„¢organizzazione internazionale per la difesa della libertàƒ di stampa.

La polizia giudiziaria cercava dei documenti relativi allà¢â‚¬â„¢inchiesta della Procura di Genova sulle violenze commesse in occasione del G8 che si era tenuto nel capoluogo ligure nel luglio del 2001. Il settimanale Gente, che stava lavorando su questo tema, avrebbe presto pubblicato una sua inchiesta su questo argomento, ma i documenti di cui disponeva sono stati messi preventivamente sotto sequestro. Nel corso della perquisizione, il direttore del settimanale, Umberto Brindani, e il giornalista Gennaro De Stefano, sono stati informati che i loro nomi sono stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di “ricettazione e occultamento di documenti”.

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