Rubbia presenta il progetto Archimede: specchi parabolici per produrre energia e combustibili puliti
Con il calore del Sole, concentrato per mezzo di un impianto a specchi parabolici di nuova concezione, là ¢â‚¬â„¢Enea sta preparando due ricette energetiche potenzialmente in grado di superare la storica contrapposizione fra sviluppo energetico e rispetto dellà ¢â‚¬â„¢ambiente, annuncia il presidente dellà ¢â‚¬â„¢ente e premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia. Su un piatto cà ¢â‚¬â„¢è là ¢â‚¬â„¢elettricità ƒ a un costo finalmente competitivo rispetto a quella prodotta con gli idrocarburi: pochi centesimi al kilowattora. Sullà ¢â‚¬â„¢altro cà ¢â‚¬â„¢è la pietanza più ambita dagli ecologisti: là ¢â‚¬â„¢idrogeno, come dire il vettore energetico del futuro, che non altera il clima, da estrarre direttamente dallà ¢â‚¬â„¢acqua. In entrambi i casi si tratta di energia priva di emissioni nocive per salute e per là ¢â‚¬â„¢atmosfera, ricavata con processi rigorosamente puliti.
[Articolo di Franco Foresta Martin]
OPZIONI CONCRETE – Possiamo finalmente guardare allà ¢â‚¬â„¢energia del Sole con la speranza di sfruttarla nella maniera più efficace? à ‚Â«Più che di speranze si tratta di opzioni concrete, che scaturiscono da sperimentazioni effettuate presso i nostri laboratori della Casaccia, a Romaà ‚Â», assicura il professor Rubbia, in procinto di partire per Priolo (Siracusa), dove oggi viene inaugurata la centrale elettrica a gas dellà ¢â‚¬â„¢Enel, al fianco della quale nascerà ƒ il nuovo impianto solare à ‚Â«Archimedeà ‚Â» ideato dallà ¢â‚¬â„¢Enea.
Cosà ƒÂ¬ chiamato in onore dello scienziato siracusano che inventà ƒÂ² gli specchi ustori, à ‚Â«Archimedeà ‚Â» occuperà ƒ unà ¢â‚¬â„¢area equivalente a una ventina di campi di calcio (40 ettari) e sarà ƒ formato da 360 collettori parabolici capaci di concentrare il calore solare lungo una rete di tubi in cui viene fatta scorrere una miscela a base di sali. Questo fluido, raccolto in una specie di enorme thermos dove puà ƒÂ² mantenere per giorni la temperatura di circa 550 gradi, serve a cedere là ¢â‚¬â„¢energia necessaria per il funzionamento di una turbina a vapore e, infine, di una grande dinamo per produrre elettricità ƒ .
LIMITI SUPERATI – à ‚Â«Prototipi di centrali solari simili hanno funzionato per anni in California, ma senza affermarsi su vasta scala a causa di alcuni limiti del sistema, come là ¢â‚¬â„¢inadeguatezza e la pericolosità ƒ dei fluidi termici impiegati, per esempio oli minerali; o come là ¢â‚¬â„¢intermittenza del funzionamento, subordinato alla presenza del Soleà ‚Â», spiega il professor Rubbia.
Allà ¢â‚¬â„¢Enea sono fiduciosi di avere risolto entrambi i problemi: à ‚Â«Il nostro fluido termodinamico, fatto di nitrati di sodio e potassio, pur raggiungendo le più elevate temperature sperimentate in questo tipo di impianti, circa 550 gradi, non è infiammabile nà ƒÂ© inquinante – assicura Rubbia -. In caso di dispersione sul terreno provoca, al più, un effetto fertilizzante. Il sistema di accumulo dellà ¢â‚¬â„¢energia, costituito da un serbatoio di raccolta dei sali, assicura una lunga autonomia anche in assenza di Sole. Infine, i nuovi sviluppi tecnologici ci mettono a disposizione materiali più efficienti e a basso costo sia per gli specchi, sia per altre parti dellà ¢â‚¬â„¢impianto, come lo scambiatore di calore e la turbinaà ‚Â».
COSTI CONTENUTI – Grazie a tutti questi miglioramenti il premio Nobel Rubbia si sente di annunciare che à ‚Â«Archimedeà ‚Â», quando sarà ƒ completato, entro poco più di tre anni, potrà ƒ immettere in rete 20 megawatt di energia elettrica (il fabbisogno di una cittadina di ventimila abitanti circa) al costo di sei centesimi per kilowattora, cioè meno della metà ƒ del costo medio attuale delle energie verdi.
à ‚Â«Cosà ƒÂ¬, il costo complessivo di 50 milioni di euro necessari per la realizzazione dellà ¢â‚¬â„¢intera centrale solare potrà ƒ essere ripagato in sei anni di lavoro -precisa lo scienziato, che spinge volentieri il suo sguardo al di là ƒ dellà ¢â‚¬â„¢impianto di Priolo-. Basandoci sullà ¢â‚¬â„¢esperienza di questo prototipo potremo poi pensare alla produzione di molti altri impianti analoghi. Alcuni di taglia maggiore, fino a 100 megawatt, per le città ƒ più grandi; altri di taglia minore, di 5-10 megawatt, per le isole e i piccoli centri. E da realizzare sia in Italia sia in altri Pesi del Mediterraneo dove le condizioni di insolazione sono idealià ‚Â». Rubbia si dice pure convinto che, malgrado là ¢â‚¬â„¢occupazione di una vasta superficie, gli impianti solari di tipo Archimede non offendono il paesaggio perchà ƒÂ© i collettori seguono il profilo del terreno e non diffondono verso là ¢â‚¬â„¢alto la luce solare.
IDROGENO SOLARE – Ma dai laboratori Enea della Casaccia emerge unà ¢â‚¬â„¢altra importante novità ƒ energetica che il professor Rubbia anticipa al Corriere della Sera . à ‚Â«Abbiamo avviato un progetto il cui punto di partenza è sempre là ¢â‚¬â„¢energia solare, concentrata per mezzo di specchi, mentre quello di arrivo è là ¢â‚¬â„¢idrogeno, ricavato direttamente dallà ¢â‚¬â„¢acqua, attraverso un processo termodinamico ad alta efficienza, che abbiamo da poco brevettato. Questo processo permette di produrre e accumulare idrogeno da utilizzare per una molteplicità ƒ di usi, a costi non molto più alti rispetto a quelli del gas naturaleà ‚Â».
CITTAà ¢â‚¬â„¢ SENZA SMOG – Là ¢â‚¬â„¢idrogeno, come è noto, viene indicato come il vettore energetico pulito del futuro perchà ƒÂ© in grado di alimentare sia mini centrali elettriche, sia motori di automobili, a zero emissioni, dando come sottoprodotto solamente acqua pura. Anni fa si pensava di estrarlo in grandi quantità ƒ dagli idrocarburi, attraverso un processo chimico chiamato reforming. Ma in questo caso si sarebbe comunque liberata nellà ¢â‚¬â„¢aria là ¢â‚¬â„¢anidride carbonica (il gas che surriscalda là ¢â‚¬â„¢atmosfera). Una scelta di questo tipo sarebbe servita unicamente a creare una rete di distribuzione dellà ¢â‚¬â„¢idrogeno per alimentare con questo gas pulito i motori delle automobili e le le centrali elettriche urbane, in modo tale da liberare le città ƒ dalla morsa soffocante dello smog.
Là ¢â‚¬â„¢opzione dellà ¢â‚¬â„¢idrogeno solare perseguita da Rubbia punta invece a ricavare grandi quantità ƒ del prezioso gas, e non è impresa facile, direttamente dallà ¢â‚¬â„¢H2O (formula chimica dellà ¢â‚¬â„¢acqua): la risorsa più pura di cui disponiamo.
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