Dal locale al locale per uno sviluppo sostenibile


Firenze, 8 novembre 2002

Esistono dei percorsi di ‘globalizzazione dal basso’ che passano per esperienze consolidate di cooperazione tra territori. La cosiddetta cooperazione decentrata – l’incontro di esperienze locali per stimolare sviluppo – partorisce esempi virtuosi di collaborazioni tra entità locali, dai comuni alle regioni, passando per il mondo associativo e imprenditoriale.

Sarà questo il tema di un laboratorio in programma oggi alle 17 nel quadro delle attività del Social Forum. Il seminario, promosso da Legambiente, Cospe e dal Comune di Firenze ha avuto ieri una prima giornata focalizzata sulle metodologie della cooperazione decentrata e sulle ‘best practices’.
Il programma odierno, dalle 17 al circolo Arci in via Maccari 104, si concentrerà maggiormente sul valore politico e sulle potenzialità effettive del dialogo tra territori in risposta alle sfide globali. Interverranno tra gli altri il senatore Francesco Martone, la direttrice del Centro indiano di ricerca per la scienza e la tecnologia e le risorse naturali Vandana Shiva, Alberto Magnaghi dell’Università di Firenze, Severino Saccardi del Cospe e Paolo Scinto di Legambiente.

‘Unire esperienze locali è la chiave per lo sviluppo – spiega Angel Elias Ortega, vice assessore del governo basco per le Questioni sociali, intervenuto ieri all’apertura del laboratorio – I grandi progetti di sviluppo tra Stati hanno mostrato negli anni passati tutti i loro limiti. Il futuro della cooperazione allo sviluppo non può che passare dalla messa in rete di esperienze del territorio’.

Ed è proprio il territorio il vero protagonista
del cooperare ‘dal locale al locale’.
‘Abbiamo lavorato molto nei territori della ex Unione Sovietica, dove il tessuto sociale proveniva da decenni di forte centralizzazione del potere – ci dice Gilda Farrell, capodivisione per lo sviluppo della coesione sociale al Consiglio d’Europa – E naturalmente ci sono enormi difficoltà ad ‘esportare’ esperienze e buone pratiche, innanzitutto perché queste popolazioni non sentono come di propria competenza la gestione del territorio in cui vivono. Noi al Consiglio d’Europa siamo conviti che per promuovere reti di esperienze locali sia fondamentale promuovere e costruire capitale sociale, relazioni che siano capaci di cementare l’identità delle persone, al Nord come al Sud del mondo’.

Be the first to comment on "Dal locale al locale per uno sviluppo sostenibile"

Leave a comment