Annullata la puntata di Blob su Berlusconi


ROMA – Enrico Ghezzi non riesce a darsi pace: «Qui non si tratta di satira, ma di puri documenti mostrati nella loro interezza. L’unica sottolineatura ironica è forse il titolo». Satira o non satira, martedì sera la terza puntata dello speciale di mezz’ora Blob presenta Berlusconi non è andata in
onda alle 23.20 come da palinsesto. Si trattava della terza puntata di una «berlusconeide» in quattro capitoli monografici. Mercoledì sera è andata in onda la puntata immaginata da Ghezzi come un Berlusconi versus Berlusconi
[«il suo corpo che si rivolta contro di lui»], lunedì è stata la volta del Berlusconi versus il quarto potere [«i suoi rapporti con l’informazione, da Biagi a Santoro e Vespa»]. Martedì sarebbe stata la volta del Berlusconi versus la tv , antologia delle apparizioni del Cavaliere lungo gli anni.
Ma la puntata è stata sospesa per decisione del direttore generale Agostino Saccà . E il caso è stato sollevato dal diessino Giuseppe Giulietti [«Ci sono stati autorevoli interventi di ministri che in questi giorni si sono espressi contro Blob . Mi pare che il legittimo sospetto sia d’obbligo in questo caso»].
Ecco la versione di Saccà : «Non è stata una censura, ma il risultato di un colloquio amichevole con il direttore di Raitre, Paolo Ruffini. Si trattava di quattro pezzi da 40 minuti dedicati solo a Berlusconi, di cui tre andati in onda in una sola settimana. Forse sono troppi, forse si faceva un favore
troppo grande a Berlusconi avvantaggiandolo. àˆ solo quindi una questione di misura e la cosa si è infatti risolta con serenità ». Saccà conclude: «Certo la satira piace agli italiani ma bisogna farla su tutti, anche se è ovvio che chi dirige il governo paga lo scotto della popolarità ».
Diversa la ricostruzione di Paolo Ruffini: «Ho eseguito, non condividendola, una decisione del direttore generale, responsabile ultimo secondo la legge della coerenza della programmazione radiotelevisiva con le linee editoriali
e le direttive del consiglio di amministrazione. Ho fatto presente da subito che a mio avviso si trattava di un errore, non essendovi alcun presupposto per un provvedimento di siffatta natura».
E Ghezzi? Il padre di Blob ha già attuato una forma di protesta ieri sera trasmettendo, durante l’appuntamento delle 20, quattro minuti della puntata «scomparsa». Il suo commento: «Ho saputo solo martedì sera della sospensione
da Ruffini e dal direttore della Divisione Giuseppe Cereda. Non si capisce in nome di quale prudenza o timore o ossequio, tanto evidenti sono le qualità dell’operazione, tutta documentaria». Ghezzi ricorre anche a uno dei suoi paradossi riferendosi a Saccà : «Posso dire di capirne le ragioni, ogni
gesto di autonomia e di sparigliamento viene infatti oggi in televisione fatalmente sottoposto a una serie di analisi e controanalisi alla ricerca di tracce dopanti ideologico-politiche contrapposte. Comunque noi facciamo satira non a 360 ma a 1080 gradi. Abbiamo proposto Rutelleidi, Dalemeidi…»
Francesco Rutelli, Margherita, giudica l’episodio «un fatto di inaudita gravità ». Gloria Buffo [Ds] parla di «censura ordinata dal governo ai vertici Rai». Invece Paolo Barelli, Forza Italia, dice che Saccà «ha fatto benissimo a interrompere una serie di trasmissioni oscene, un vero e proprio ‘putricidio’. Un programma che infanga non solo l’immagine del Paese e del
capo del governo, ma che rappresenta un insulto anche per la maggioranza degli italiani che hanno votato Berlusconi.

Corriere della Sera del 10/10/2002

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