Piano aggressivo ai difensori diritti umani


Continuano le minacce da parte dell’intelligence governativa contro difensori dei diritti umani in Ecuador. Lo scorso 30 agosto è stato assaltato da ignoti l’ufficio di Quito della Fondazione regionale di consulenza per i diritti umani INREDH rubando le memorie di vari computer e spiando documenti. Un allarme condiviso anche dall’Osservatorio per la protezione dei difensori dei diritti umani. L’episodio fa parte di una sistematica campagna orchestratata presumibilmente dall’“Unità di intelligenza tecnicaâ€Â� dello Stato per colpire dirigenti di organizzazioni sociali e popolari che difendono i diritti umani e che diventano pericolosi e scomodi quando denunciano gli effetti del Plan Colombia che sta regionalizzando il conflitto. Il 5 agosto scorso il Presidente Noboa si è nuovamente scagliato contro gli attivisti per i diritti umani criticandoli di “proteggere i delinquentiâ€Â�. Il 90% degli assassinii e minacce commesse contro difensori dei diritti umani nel mondo, si registrano in America Latina. Solo tra gennaio e luglio del 2002 si sono verificate 124 incursioni nei locali dei difensori dei diritti umani e di organizzazioni sociali nella “democraticaâ€Â� Guatemala. E proprio in Guatemala è in corso una polemica sulle PAC [Pattuglie di Autodifesa Civile] che hanno ancora un peso per il ruolo che hanno avuto in passato.

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