FRESCO BLU di Parmalat


Notizia segnalata da Paolo Zanon [paolo@apeflor.com], a sua volta ricevuta da Sergio, perito agrario che ha lavorato per un anno al Centro Latte dell’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte:

Premessa: con questa mail non voglio denigrare il lavoro di nessuno, ma solo rendere noto come alcune cose che ci vengono passate in pubblicità sono GROSSE CAZZATE!

Coloro che mi conoscono sanno che sono un produttore di latte e mi sta a cuore farvi conoscere tutta la verità sulla più grande cazzata del momento: il latte ‘Fresco blu’ della Parmalat.
Questo è ciò che ci dicono con gli spot:
– il latte buono 8 giorni su 8
– latte fresco
– qualità superiore
– trattato con metodi naturali.

MA LA VERITA’ E’ QUESTA:
– il latte per sua natura è soggetto a deterioramento in quanto all’origine contiene una flora microbica naturale in parte utile e in parte dannosa. Per ovviare a questo si è pensato alla pastorizzazione che è un trattamento a 74° C per 14 secondi che distrugge la carica batterica
nociva ma rende inalterata la componente proteica, molto importante nella nutrizione ma anche molto sensibile alle alte temperature. Con questo trattamento il latte conservato in frigo può durare fino a quattro
giorni dal confezionamento. Oltre sarebbe ridicolo, in quanto non ha più senso di parlare di latte fresco.

INVECE:
Per ottenere un latte che dura 8 giorni la parmalat fa così:
* PRENDE LATTE PRODOTTO IN POLONIA E ALTRI PAESI DELL’EST [dove NON esiste una legislazione sulla qualità del latte] lo fa pastorizzare.
* Lo porta in GERMANIA dove viene separata la materia grassa [la più degradabile] trattata ad altissime temperature e rimessa insieme all’altra parte.
* Viene nuovamente pastorizzato e filtrato con microfiltri
di porcellana che trattengono oltre alle impurità anche alcuni nutrienti.
* Viene confezionato e spedito in Italia dove dura ancora 8 giorni, potrebbe essere anche un buon latte ma non chiamatelo fresco perché non rispetta la normativa nazionale che concede 4 giorni + 1 dalla
mungitura come vita massima. Molto meglio un UHT nazionale.

Nonostante tutto, grazie ad un imponente campagna pubblicitaria da almeno 30 miliardi di lire, cercano di darcela a bere nel vero sensodella parola.

Ci raccontano che è latte controllato dal servizio Parmalat, ma non saprebbero dirci neanche una delle vere stalle da cui proviene con certezza.

Ci dicono che è un metodo naturale, ma mi pare che la
microfiltrazione sia tecnologia pura. Dovrebbero parlate quindi di latte TECNOLOGICO ma non è bello da dire in TV, saprebbe molto di pecora dolly o di OGM e sappiamo che l’opinione pubblica non gradisce queste cose.

Ci propinano una bella pubblicità falsa e nessuna trasmissione TV può dire la verità perché le reti ricevono miliardi per la pubblicità e non si può sputare nel piatto dove si mangia.

Ci vendono il tutto a un prezzo maggiore giustificato non dalla qualità ma solo dai costi maggiori di trasporto e dalla doppia pastorizzazione, dato che anche la materia prima viene pagata molto meno che qui in Italia.

L’unico vero latte fresco che esiste sul mercato è quello italiano che arriva nei negozi entro 24-48 ore dalla mungitura e non dopo 3 o 4 giorni [1 per la raccolta e il trasporto in Germania, 1 per il trattamento e l’imbottigliamento, 1 per il trasporto dalla Germania fino in Italia]per restarci altri 8.

Ci sono in tutta Italia decine di ditte che producono bene e secondo le severe normative nazionali.

Il mio appello è uno solo: bevete latte nazionale, sicuramente il più sicuro sul mercato.

Qui in provincia principalmente abbiamo la Centrale del latte e l’ABIT che producono bene ma ne esistono anche altre, non voglio essere di parte verso nessuno.

Servitevi di loro e state tranquilli.

Per informazioni ulteriori scrivetemi a bar8@libero.it
cercherò di rispondere per quel che posso.

Se avete letto fin qui, grazie dell’attenzione!
Guido

NB: la mia non è propaganda per questa o quella ditta. Dico quello che penso e che so. Posso fornire a chi vuole, le fonti delle notizie date.

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