La BBC e la CNN superati da “Russia Today “

UKRAINE-master675(controinformazione.info)

La notizia  è che RT  (Russia Today) è divenuta la prima rete televisiva di news mondiale sul canale You Tube, superando in numero di visite tutte le altre catene di informazione presenti nel mondo, incluse la BBC e la CNN.
Le visite che può vantare RT nel suo insieme sommano oltre 2.000 milioni di utenti, numero molto maggiore rispetto ai principali competitors televisivi. In concreto RT ha superato, di 3,1 volte la CNN ed in 3,6 volte Euronews e in 2,5 volte Al Jazeera.

Questi numeri significano che RT continua a mantenere la leadership del punto di vista alternativo in Internet, dove fino a poco tempo fa predominavano i media “mainstream”, lo ha assicurato la direttrice di RT, Margarita Simonian. La rete della catena in You Tube è composta dai canali in russo, in inglese, in Spagnolo, in Arabo, più  RT America.
Da parte sua, Yuri Jazanov, direttore del programma dei soci di You Tube in Russia , e la CEI, ritiene che “il maggior successo di più di 2.000 milioni di visite e 2,5 milioni di sottoscrittori nel mondo conferma lo status di RT come la maggiore rete di notizie su You Tube nel modo”.

 

Le reti di RT superano tutti i loro rivali anche nel numero totale di seguaci. Con 2,5 milioni di persone, RT ha superato tutte le altre reti televisive mondiali, tanto che il Centro Statunitense di Ricerca dell’opinione pubblica ha qualificato RT come” il diffusore chiave” di notizie su  You Tube.

Il leader delle reti televisive di RT su You Tube è “RT International”  in inglese con 1.300 milioni di visite ed 1,4 milioni di seguaci. Quest’anno ha ricevuto il premio di Medaglia di Registrazione d’Oro di You Tube, che si consegna a chi ha ottenuto 1 milione di seguaci. Le altre catene televisive hanno ricevuto le medaglie di argento per aver superato il limite dei 100.000.

Grande preoccupazione nella BBC e nella CNN per questo sorpasso e per la grande perdita di utenti in specie da parte della tradizionale rete britannica, come ha scritto anche il Guardian, nella guerra del “soft power”, quella dell’informazione e della propaganda, la guerra mediatica, i russi stanno nettamente vincendo.

Si è fortemente preoccupato anche Peter Horrocks, il capo del servizio estero della BBC (che trasmette in 28 lingue) il quale ha chiesto più fondi al governo britannico per potenziare i servizi informativi, in particolare in Ucraina.

In realtà la RT risulta molto meno finanziata della BBC (271 milioni contro i 382 della BBC) ma per il vero è proprio sulla copertura della crisi ucraina che la RT ha guadagnato più utenti, questo per il fatto la RT ha fatto vedere quello che le reti anglosassoni non hanno mai voluto far vedere al loro pubblico: le case dei civili dell’Est Ucraina bombardate dall’Esercito di Kiev, i civili morti ammazzati per strada, donne, vecchi e bambini, le famiglie in fuga e le altre atrocità che i media occidentali hanno sempre nascosto. Ma mentre le reti occidentali parlavano di una immaginaria “rivoluzione spontanea” a Kiev, la RT ha fatto vedere i cecchini nascosti che sparavano sulla piazza di Maidan ed ha parlato del golpe provocato dai servizi di intelligence USA e della manipolazione fatta della folla da parte dei sobillatori manovrati dall’esterno.

 

Stessa efficiente copertura fatta dalla rete russa anche durante il conflitto di Gaza, documentando le atrocità commesse dagli israeliani sulla popolazione civile assediata con interi edifici distrutti dai caccia bombardieri di Tel Aviv, ospedali e scuole bombardati ed il panorama di morte e disperazione (2.200 vittime di cui 450 bambini). Questo mentre i media occidentali si soffermavano quasi sempre sui danni causati, su qualche casa dei coloni ebrei, dai razzi e dai missili lanciati dai palestinesi di Hamas e si attardavano a descrivere il timore causato dalle sirene di allarme che suonavano nelle città israeliane.

Anche in Siria i reporters russi descrivevano la realtà della guerra causata dall’infiltrazione dell’esercito dei mercenari jihadisti addestrati ed armati dagli USA e dall’Arabia Saudita, mostravano le atrocità dei miliziani islamici ancora quando, nel primo periodo della guerra, i servizi dei media occidentali parlavano di “ribelli democratici” in una descrizione totalmente falsata della realtà del conflitto. La verità poi è emersa grazie anche ai servizi trasmessi da RT e dal coraggio dei suoi inviati in zona di guerra.

La cosa inizia a dare fastidio anche al governo di Washington che ha tacciato di “propaganda deviante” le informazioni della RT, e che adesso si appresta a potenziare altri media in lingua russa per influenzare i cittadini russi, trasmettendo la propaganda dei media occidentali e per tentare di contrastare il successo di RT e di altri canali informativi russi. La guerra mediatica è appena iniziata e sarò determinante per l’esito del confronto tra la Russia e gli USA.

Fonti:  RT Actualidad             The Guardian                       The Apricity

Traduzione: Luciano Lago

Nelle foto sopra ed al centro: alcuni servizi trasmessi da RT sull’Ucraina

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