Il primo tentativo di distruggere il Rublo non e’ andato in porto

(Fonte: www.ecplanet.com)

Il rublo ha rimbalzato moltissimo dopo l’aggressione speculativa, grazie a Pechino, ma i media occidentali nascondono totalmente la notizia e le sue cause clamorose

Per giorni e giorni gli analisti mainstream ci hanno inondato, dall’alto dei loro pulpiti televisivi e giornalistici, che la fine del “regime” russo era vicina. Secondo loro, i cosiddetti mercati finanziari avevano mostrato il pollice verso nei confronti di questa nazione destinata a rivedere i giorni della penuria dell’epoca di Boris Eltsin. I mercati – essi ci spiegavano – avevano emesso la loro sentenza e anche la Russia, come qualunque nazione al mondo, doveva chinare il capo di fronte alla loro divina volonta’.

Tralasciando i dubbi e le perplessita’ su una simile strategia, cio’ che lascia sbalorditi e’ che da alcuni giorni questa litania massmediatica sia completamente scomparsa: blackout. Perche’? Dovremmo chiederlo ai giornalisti che prima parlavano e ora tacciono: secondo loro, il destino e’ gia’ segnato oppure e’ successo qualcosa che forse e’ meglio nascondere? Qualcosa che confligge sia con la narrazione proposta nell’immediato (la Russia in crisi), sia con la metanarrazione di sempre, quella che deve vedere l’Aquila imperiale americana sempre trionfante nel mondo?

leggi tutto

(Tratto da: http:// www.ecplanet.com)

Be the first to comment on "Il primo tentativo di distruggere il Rublo non e’ andato in porto"

Leave a comment