Uno dopo l’altro si sono fatti prelevare il sangue, qualcuno ha pianto. Li ho visti quei bambini. Accompagnati dalle loro giovani mamme e da qualche papà. Li ho visti entrare, uno per uno e porgere coraggiosamente o con titubanza il braccino. Bambini dai 3 ai 6 anni. Con me c’era Fabio Matacchiera – del Fondo Antidiossina Taranto – e il dottor Piero Minardi dell’Associazione Culturale Pediatri, che è anche il loro pediatra. Ci siamo fermati a parlare con un papà di quei bambini, uno che ha lavorato all’Ilva. Non abbiamo mai pronunciato la parola “piombo”. Ma tutti sapevamo che eravamo lì per quello. In un laboratorio di analisi abbiamo fatto l’ultimo gesto disperato prima che la Coste Costituzionale si esprimesse sulla cosiddetta “Legge Salva-Ilva”. Alla fine siamo andati in un bar. Cornetti alla crema. Qualche cappuccino. Poi la domanda: “Ci sarà del piombo? Quanto?”
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