Il tramonto degli smacchiatori e dei loro guru televisivi

“L’unica promessa attendibile del Pd per due mesi e’ stata: ‘Votate per noi, altrimenti ritorna Berlusconi’. Molti cittadini hanno capito: ‘Se votate per noi, ritorna Monti’. E sono corsi a votare i 5 Stelle. Tutti gli altri hanno detto: ‘Ah si? Non avete altro da offrirci? Beh, almeno il nano ci toglie l’Imu’. E hanno votato Berlusconi’. Un capolavoro di strategia elettorale, ironizza Debora Billi il giorno dopo il voto: nessun complotto, per carita’, ma ‘una totale idiozia in perfetta buona fede: francamente, confesso che avrei preferito il complotto’. In fondo, la frana comincia a fine 2011: ‘Il grande partito della sinistra, caduto Berlusconi, invece di correre alle urne e stravincere ci ha inflitto il peggior governo di destra che la storia repubblicana ricordi. Un’orda di professori ricchi sfondati e senza alcun rilievo accademico, che hanno pedissequamente messo in pratica in Italia i dettami del piu’ bieco neoliberismo’.

Il Pd? «Voleva come al solito far bella figura coi padroni, accreditarsi come “il partito affidabile” (sempre presso qualche padrone internescional), convinto poi di stravincere nel 2013». E invece, al ritorno di Berlusconi cos’hanno fatto? «Hanno consegnato al nano il suo palcoscenico d’elezione: la Tv». Ore ed ore su tutti i canali, «ospitato dai più ostinati anchorman piddini». Sempre «pronti ad insultare o ignorare avversari meno potenti, hanno invece concesso al nano di piantare le tende nelle loro trasmissioni», per pura «avidità di audience», tanto erano convinti della sua sconfitta: ma sì, «facciamoci due risate, mandiamo il Berlusca che delira, così lo share si impenna», mentre Bersani ha impostato la sua campagna-disastro sul “pericolo” di Arcore e sullo “smacchiamento di giaguari”. «Non si è parlato d’altro (a parte insultare i 5 Stelle)».

Ma, del resto, che cosa poteva dire, il Pd? «Vantarsi dei successi del governo Monti? Prometterne agli elettori un secondo?». Oggettivamente, aggiunge la Billi su “Crisis”, i dirigenti del Pd hanno talmente pochi contenuti che è meglio parlar d’altro. «Fatto sta, comunque, che l’elettore non ha visto e sentito altro che discorsi su Berlusconi». L’esperienza non ha insegnato loro che di Berlusconi meno si parla e meglio è. «Gente incapace di gestire persino una campagna elettorale che li dà vincenti col 15% di vantaggio, vorrebbe governare il Paese. Forse è il caso che certi incompetenti pensino invece ad andarsene a casa».

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