Imperterriti, gli italiani continuano a tagliare i loro consumi petroliferi di circa il 10% ogni mese, rispetto allo scorso anno.

Sarà forse responsabile anche il crollo della vendita di auto nuove, intorno al 25% in Italia e non molto al disotto in tutta Europa. Non solo gli italiani non cambiano la vecchia auto (il che influisce poco sui consumi), ma evidentemente rinunciano all’acquisto di seconde e terze auto familiari. Qualcuno va al lavoro in tram, e i figli si adattano ai turni. Anche questo è un cambio di paradigma.

Tornando a benzina e gasolio, nel mese di Agosto i consumi sono scesi rispettivamente del 10,1 e del 9,7% su Agosto 2011. Insieme ai carburanti, che mostrano lo stesso trend ormai da diversi mesi, ha molto stupito il drastico calo nei consumi elettrici per il mese di Settembre, che ha visto una sbalorditiva flessione del 9,7% (7,3 il dato “aggiustato” in base alle temperature). Qualcuno la chiama apocalisse.

Ma nulla a confronto dell’apocalisse che si sta consumando in California, dove la benzina aumenta di ogni giorno, sta diventando introvabile e dove presso le stazioni di rifornimento si formano lunghissime code di automobilisti che tentano di rifornirsi. Il prezzo è ormai ai livelli italiani, circa 4,60 al gallone, e per gli statunitensi è una follia. Motivi? Dalle raffinerie che faticano, agli oleodotti fuori uso, all’imminente elezione presidenziale. In realtà, non si è mica capito.