Essere cattocomunisti oggi

Le varie tribu’ si stanno schierando per l’attacco finale di Armagheddon. La loro fisionomia si sta lentamente delineando. Gli arcadi dall’Arcadia e i beoti dalla Beozia, tutti mandano i loro baldi giovani per combattere il nemico, per fermare l’avanzata del poderoso esercito persiano. Leonida li conduce.

Ve n’e’ uno, fra i vari gruppi, che desta non poco interesse: sono i cattocomunisti. Hanno un sacco di nemici e quindi, si direbbe, anche molto onore. Sono odiatissimi. Un loro guru si e’ recentemente espresso attraverso l’odiatissima televisione e, detto per inciso, l’odio sembra essere l’atmosfera dominante, satura di veleni, in questi ultimi giorni prima dell’apocalisse.

E’ riuscito a parlare in tivu’ grazie a meriti del passato, di quando il mondo sembrava ancora vivibile e molti lo hanno accolto come si accoglie un vecchio saggio, salvo poi accorgersi che il rischio di sentire cose sgradevoli, non era solo un rischio, ma la concretizzazione delle intime paure di ciascuno. E a questo riguardo, sembra che la societa’ vada in cerca di una palingenesi, di una catarsi sempre promessa e mai realizzata.

 

Questa nostra societa’ decadente, ha bisogno di essere fustigata da predicatori folli. E’ forse una societa’ sadomaso? Comunque sia, prima di parlare di attacco alla Chiesa, che se viene condotto dai sionisti tramite la denuncia dei preti pedofili e’ accettabile, ma se lo fa uno dei nostri cessa improvvisamente di esserlo, bisogna vedere se le accuse sollevate dal guru non piu’ molleggiato per motivi di senescenza, sono fondate.

Sono davvero giornali spazzatura Famiglia Cristiana e l’Avvenire? Se li leggessi forse potrei provare a rispondere. Posso solo dire che secondo me rappresentano l’altoparlante popolare della Chiesa cattolica romana e devono essere confezionati molto bene se hanno un vasto successo di pubblico. Milioni di lettori li apprezzano e non hanno niente di cui lamentarsi, ma questo non vuol dire niente perche’ anche le pecore del gregge non si lamentano finche’ il pastore non le agguanta per sgozzarle. Quanto e’ concreta la critica di Celentano? Davvero si parla cosi poco di questioni spirituali e cosi tanto di politica ed economia in quei due giornali?

Se e’ come dice l’ex molleggiato, nei cattocomunisti, di cui probabilmente, in maniera occulta e subliminale, e’ leader, c’e’ l’esigenza di un ritorno alle origini, alla purezza delle catacombe, magari alle persecuzioni diocleziane. Allora si che la fede verrebbe attizzata come un fuoco languente stuzzicato dal ferro. Faville di fede sprizzerebbero dalle sopite ceneri della routine e delle sciatte abitudini domenicali.

E invece sembra che anche solo una critica televisiva sia qualcosa di politicamente scorretto, dando cosi conferma del fatto che il gregge piu’ numeroso dei cattolici e’ e vuole continuare ad essere politicamente in regola, senza correre il rischio di subire scossoni e ostacoli di vario genere. La norma codificata nel tempo, sedimentata nelle coscienze: questo viene prima d’ogni altra cosa, anche del messaggio di Cristo.

Da agnostico, vedo il putiferio sollevato dalla predica del re degl’ignoranti come una specie di guerra intestina. Una faida tra cattolici. Un attacco da parte di un ateo comunista avrebbe fatto meno scalpore. Nessuno ci avrebbe badato. Sarebbe stato in linea con la Norma e gli schemi mentali prefissati. Invece, non so se premeditatamente, i gestori del palinsesto televisivo, hanno voluto stimolare l’uditorio, a scopo di audience ovviamente.

Si contesta a Celentano esattamente cio’ che la Chiesa fa da secoli: l’interferenza nella vita dei cittadini. Solo che se lo fa la Chiesa, attraverso la C.E.I., e’ tutto a posto, ma se lo fa uno scalzacani qualsiasi, benche’ famoso e adorabilmente eccentrico, allora si grida allo scandalo. Non sara’ mica la sindrome del profeta nel deserto? Quando i sacerdoti si presentano a legioni, paludati come si deve, e predicano a gran voce idee rassicuranti, la platea si bea estasiata e commossa, ma quando un eremita balbettante richiama all’ordine le gerarchie sonnolente e pasciute, si attira il biasimo delle folle, di coloro che dormivano un sonno profondo e dei loro ipnotizzatori di destra, di centro e di sinistra. Tutti solidali e accomunati dall’odio per i disturbatori. Lo abbiamo gia’ visto con Savonarola eamp; affini e Celentano puo’ dirsi fortunato che i roghi non si allestiscano piu’, e nemmeno le gogne, se non quelle mediatiche. Tutto, oggi, dall’esaltazione alla condanna, dal trionfo alla caduta, passa attraverso la tivu’.

L’Adriano nazionale sta ricevendo le critiche e sta sopportando gli attacchi dei benpensanti conservatori di destra e di quelli di centro, mentre i comunisti D.O.C. stanno in disparte a guardare con ostilita’. L’esperimento sociale a cui assistiamo, sperando che non sia stato premeditato e voluto dai soliti registi oscuri, funge da chiarificazione e delinea contorni netti: le truppe si schierano per la battaglia finale.

Cosi, non ci stupiamo che l’alto clero venga a trovarsi fianco a fianco con l’alta finanza, come non ci stupiamo che il basso clero venga a trovarsi fianco a fianco di anarchici e complottisti, ammesso e non concesso che quest’ultima categoria abbia senso e ragione d’esistere. Da una parte i manovratori di coscienze, le ricche famiglie di banchieri, gli aguzzini sadici e corrotti; dall’altra le cassandre complottiste, gli emarginati borderline e gli attivisti dei vari movimenti alternativi. In mezzo la gran massa di frastornati burattini cronicamente indecisi e spaventati. Il gioco e’ riuscire a portare questi ultimi dalla propria parte ed e’ palese che i padroni occulti del mondo gia’ sono in vantaggio.

Anzi, diciamola tutta: la lotta e’ disperata e gl’ipnotizzatori sono quasi sul punto di portare a casa il risultato, salvo imprevisti dell’ultima ora. Ecco perche’ si guarda con particolare interesse alla tribu’ dei cattocomunisti. Perche’ potrebbero essere l’ago della bilancia, come nelle coalizioni partitiche della Prima Repubblica. Potrebbero rivelare sorprese, come in un certo senso sono state sorprendenti le parole chiare e precise di Celentano. Gia’ il fatto che si pongano criticamente nei confronti della struttura clericale cattolica e’ degno d’attenzione.

Il mio amico Mauro, per esempio, sceglie con attenzione il sacerdote di riferimento da frequentare, anche se a messa ci va un paio di volte l’anno, e mai andrebbe ad ascoltare l’omelia di un cappellano militare. Dal mio punto di vista, un cattocomunista come lui e’ uno che non ha il coraggio di abbandonare definitivamente la religione cattolica, ma se lo confronto con tutto il resto dei cosiddetti fedeli, lui e’ sicuramente preferibile. E’ meglio un critico dubbioso che un adepto fanatico.

Il fatto e’ che persone come lui, che preferiscono definirsi cristiane piuttosto che cattoliche, diventano funzionali alla Chiesa che dicono di voler criticare. Anche se accettano con molta riluttanza l’etichetta di cattolici, con la loro combattuta adesione alla Chiesa finiscono per rafforzarla e rendere ancora piu’ saldo il suo potere. Se si riconosce che il Vaticano si getta nelle mischie mondane e trascura gl’interessi spirituali dei devoti, si dovrebbe lasciare del tutto quella perfida organizzazione, piuttosto che continuare a rimanervi abbarbicati come telline sullo scoglio.

Anche l’intervento eretico di Celentano portera’ acqua al mulino della Chiesa, sopravvissuta nei secoli ad attacchi ben peggiori. E se il Vaticano e’ un membro importante degli Illuminati, ne deriva che l’intero progetto del Nuovo Ordine Mondiale risulta irrobustito.

Piuttosto che parlare di tribu’ schierate sul campo di battaglia, per la resa dei conti finale, si dovrebbe parlare di una scrematura tra chi avra’ salva la pelle e chi sara’ spazzato via. Si tratta di una messa in luce dei bersagli da colpire. Eurogendfor sta scaldando i muscoli e prendendo la mira. Abolito il denaro contante, tutti quelli che non avranno il conto in banca e si rifiuteranno di farsi installare il microchip, saranno carne da macello. Dead men walking. Anche se ora lo biasimano, a Celentano, dopo,  daranno un’onorificenza.

(Tratto da: http://www.stampalibera.com)

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