La promozione delle vie navigabili all’Interporto di Rovigo

L’Europa ci crede. E l’Italia, soprattutto il nord, la Lombardia, il Veneto ci credono? Teoricamente forse si, in pratica e’ tutto da vedere. Il Reno e’ il fiume europeo piu’ attrezzato per il commercio; il piu’ grande porto fluviale d’Europa si trova a Duisburg in Germania; il Paese con il commercio fluviale piu’ sviluppato e’ l’Olanda con i grandi porti di Amsterdam e Rotterdam.

Laddove si dispone di una rete moderna e diffusa, l’importanza delle idrovie risulta evidente perche’ consente prestazioni efficaci e riduzione dei costi; questo vale, ad esempio, per i prodotti combustibili solidi e liquidi, per i materiali di costruzione, i minerali ferrosi, i prodotti agroalimentari (cereali e mangimi), i prodotti chimici (fertilizzanti ed altre materie pericolose) ai quali la navigazione apporta valore aggiunto.

L’unione Europea ha identificato il ruolo strategico delle rotte marittime fin dal 1992 con il trattato di Maastricht, prefigurando una rete Transeuropea di trasporti integrata e intermodale  per migliorare e potenziare i collegamenti.

All’interno di questa Rete l’idrovia Padana rappresenta un obiettivo prioritario: oggi il canale navigabile Cremona – Mantova ” mare, con un percorso di circa  280 chilometri, attraversa quattro province: un territorio che dispone di una dotazione infrastrutturale ancora da sviluppare e implementare, ma che ha tutte le potenzialita’  per inserirsi a pieno titolo  nel modello reticolare a livello europeo.

Il trasporto fluviale e’ gia’ disponibile per servire il mercato della pianura padana, con un totale di merci trasportate dal 2003 al 2008 di 2.000.000 tonn. a cui corrispondono oltre 70.000 TIR  tolti dalle arterie stradali. Una modalita’ che puo’ e deve essere adeguatamente sfruttata, cosi come viene fatto in Europa.

Le esperienze europee dimostrano che anche il trasporto dei veicoli diviene vantaggioso con speciali imbarcazioni a doppio ponte e importanti case automobilistiche utilizzano in modo massiccio il trasporto fluviale; la possibilita’ di navigare con continuita’ offre una reale garanzia agli imprenditori sulla regolarita’ degli orari e sulla affidabilita’ del servizio, un vantaggio altamente apprezzato, spesso piu’ importante della durata intrinseca del trasporto.

Cio’ che incide, positivamente, e’ la puntualita’, la sicurezza e, cosa non trascurabile, i costi vantaggiosi. Il trasporto puo’ quindi diventare risorsa competitiva se utilizzata secondo l’ottica della logistica integrata e dell’utilizzo del trasporto merci via acqua; questa modalita’ consente infatti un abbattimento dei costi che va a vantaggio del sistema produttivo, della gestione delle aziende, della loro competitivita’, dell’apertura di nuovi mercati.

Questo significa che il sistema di navigazione interna padano veneto potrebbe diventare perno straordinario di sviluppo.

Ma non solo: c’e’ la possibilita’ di trasformare l’alto adriatico in una base logistica di rilievo europeo, spostando qui il traffico merci che ora fa riferimento al Nord Africa, dove si trovano porti sempre piu’ competitivi per le tariffe vantaggiose e per la posizione geografica strategica. In Italia il 90% delle merci viaggia su gomma. E accettabile in un Paese bagnato dal mare, dotato di porti importanti, con un enorme traffico di merci in entrata e in uscita?

L’asse trasversale Est-Ovest della pianura padana interconnesso alle aree metropolitane di Torino, Milano e del Veneto e’ fra i piu’ congestionati in Europa e presenta la maggior criticita’ per carenza di strutture logistiche, per i bassi livelli di affidabilita’ ferroviaria, stradale e autostradale, per l’elevata curva di incidenti stradali e per l’impatto sull’ambiente e sui consumi energetici.

In tale scenario sarebbe un errore non ricorrere al trasporto idroviario e non valorizzare  pienamente  il fiume Po; sotto il profilo della tipologia di merci, tanto la Lombardia come l’Emilia e il Veneto esprimono una elevata domanda di trasporto containers la cui movimentazione si adatta particolarmente al trasporto fluvio-marittimo.
E non manca l’esperienza concreta sul campo: oggi il canale navigabile Cremona –  Mantova ” Rovigo – mare, ha un percorso di circa 280 chilometri parallelo al Po ed attraversa il territorio delle province di Cremona, Mantova, Verona e Rovigo dove e’ collocato un porto intermodale in grado di accogliere le navi fluvio-marittime.

Il sistema attuale, canale navigabile e fiume Po, collegato con i porti di Venezia, Chioggia, Porto Levante e Porto Garibaldi, funziona e in questi anni ha trasportato milioni di tonnellate di merci.

I progetti in corso di sistemazione del Canale, le proposte dell’AIPO sul Po, i finanziamenti europei ottenuti per l’intero sistema, fanno ben sperare che le tre Regioni servite da questa rete idroviaria e che da sole producono oltre il 50% del PIL italiano, troveranno – nelle aree industriali gia’ progettate e costruite e in quelle in fase di realizzazione – una proposta per un loro ulteriore sviluppo, piu’ compatibile.

La capacita’ del sistema a pieno regime e’ valutabile in circa 1.500.000 tonn/anno, che ridurrebbe il peso del traffico stradale in misura di 57.000-58.000 camion completi; una capacita’ e’ stata stimata realisticamente e prudenzialmente, basandosi su studi di traffico attualmente in essere.

La logistica integrata e l’intermodalita’ rappresentano una soluzione realmente efficace e vantaggiosa per la mobilita’ delle merci. Oltre alla riduzione dell’impatto ambientale e il controllo delle spese di trasporto, il fiume – navigazione marittima presenta un altro importante vantaggio: la possibilita’ di trasportare le merci senza variazioni di carico, il che comporta ulteriori risparmi sul tutto il processo di trasferimento delle merci.

Schema sui

Vettori

di trasporto

a confronto

Caratteristiche Acqua Ferrovia Strada
Carico da 2.000 t 1 nave 50 carri a 4 assi 70 autoarticolati
Potenza impegnata 1Kw x 3.000Kg 1 Kw x 370 Kg 1 Kw x 150
Emissione gassose(proporzione fra

le diverse modalita’)

11 43 100
Consumi Energetici(grammi

equivalenti di petrolio per tonnellata)

6,19 15,3 57,6

Se si calcola che per alcuni prodotti  il costo  maggiore da  sopportare e’ quello dello stoccaggio e del  trasporto, diventa immaginabile il beneficio in termini di economicita’ ottenibile, ad esempio, per quelli  agricoli e i derivati. Pensiamo ai mangimi o alle gramaglie  – la cui competitivita’ oggi si gioca quasi solo ed esclusivamente sui costi di trasferimento.

Spostare il trasporto di merci per vie d’acqua riduce enormemente  la quantita’ di risorse necessarie per gli investimenti nelle infrastrutture di trasporto ” le vie d’acqua esistono gia’ ” l’agricoltura non ne risente, anzi ne viene favorita: meno asfalto, meno inquinamento, piu’ terreni agricoli. Oltretutto le vie navigabili interne hanno anche costi relativamente bassi di manutenzione.

Con l’idrovia, l’interporto, le  aree industriali per la logistica lungo l’asta navigabile, interconnesse con altre aree produttive del Veneto, il Polesine si candida a svolgere un ruolo di primo piano nel progetto di sviluppo dell’idrovia padana. Sicuramente non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro, di rimane ai margini, anzi, vuole giocare fino in fondo questa partita, nella convinzione di poter essere protagonista.

Ci stiamo impegnando con forza ” spiega il Presidente del Consorzio per lo Sviluppo del Polesine Angelo Zanellato ” per far si che venga posta maggiore attenzione al tema del trasporto fluviale, perche’ crediamo fermamente che sia una risposta alla crisi, uno strumento prioritario di competitivita’ per le nostre imprese. Una base logistica nell’Alto Adriatico con il Polesine come punto di riferimento e con il necessario rispetto del territorio: questo il nostro obiettivo, cio’ per cui stiamo lavorando duramente. Ma abbiamo bisogno della sinergia concreta con le istituzioni e con le imprese, perche’ si arrivi in tempi brevi ad un sistema efficiente, a vantaggio dell’economia, dell’ambiente e dell’occupazione. Il Polesine ha in piu’ occasioni dimostrato di volerci essere e non verra’ meno a questo impegno.

Sara’ possibile seguire un convegno sul tema il prossimo venerdi 18 novembre  presso l’Interporto di Rovigo (Sala Convegni in Viale delle Industrie 53 – ore 14.30).

(Tratto da: http://www.greenews.info)

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