Democrazia e tecnologia

2011_04_nucleare-thumbConsideriamo i sistemi centralizzati di produzione di energia e i sistemi distribuiti. Cosa è più democratico: una centrale termoelettrica o l’installazione di sistemi di auto-produzione di energia sul territorio vicino a chi la consuma? La tecnologia nucleare con una elevata componente di tecnica specializzata e complessa (vediamo cosa significa tra poco) o l’uso dell’energia eolica?

La differenza tra soluzioni è molto evidente quando qualcosa si rompe. Quante persone sono in grado di riparare una centrale atomica e quante persone possono riparare un impianto generatore eolico o fotovoltaico? Inoltre, come vedremmo, l’instabilità e l’imprevedibilità è una caratteristica dei sistemi complessi. Non si tratta di tecnologia più o meno “evoluta” nel senso accademico o storico del termine. Stiamo parlando della complessità o della semplicità della soluzione. Come esempio posso citare il famoso moto “Keep it simple !” dei programmatori software. La semplicità è più vicina alla democrazia, non ci sono dubbi, ma è anche più sicura, prevedibile e comprensibile.

Lo stesso dilemma si nota in altri settori tecnologici e sociali: in una fabbrica dove vengono mescolati decine di componenti per produrre una torta che dovrà essere imballata, immagazzinata, trasportata, nuovamente immagazzinata, esposta, venduta e ancora trasportata, è più o meno accessibile alla comprensione umana della torta fatta in casa con pochi ingredienti e al più possibile semplici? In caso di una intolleranza alimentare, cosa molto diffusa oggi, quale delle due torte si presta meglio ad una analisi degli ingredienti quando si cerca quello tossico? Una analisi tecnica questa che si traduce in un maggiore potere del cittadino nel comprendere il suo mondo che di conseguenza lo rende capace di partecipare alle decisioni.

Come possiamo vedere, anche nell’ambito tecnologico esistono soluzioni più o meno democratiche.

Le soluzioni più semplici sono sempre (ammetto pochissime eccezioni) le più democratiche. Se facciamo una scelta orientata alla semplicità tecnologia essa è più comprensibile e quindi più democratica.

Allora, la democrazia viene favorita dalle scelte basate sulla semplicità e dalla vicinanza fisica dei sistemi tecnologici alla gente. Questo ci porta ad una visione del mondo radicalmente diversa da quella attuale, dove grandi e complessi sistemi produttivi e organizzativi sono diventati dei mostri difficili da confrontare.

Con questo non intendo dire che gli studi teorici avanzati in fisica atomica, chimica, matematica non devono essere intrapresi. Lo studio teorico è fondamentale per capire la base della realtà e trovare soluzioni semplici che sfruttino le proprietà dell’universo. A tale proposito si veda (ma non solo) il recente lavoro rivoluzionario di Rossi-Focardi: l’Energy Catalyser , una , una macchina semplice che sfrutta delle proprietà fondamentali della materia per produrre energia.

 

Fonte: arcipelagoscec

Be the first to comment on "Democrazia e tecnologia"

Leave a comment