Picco del petrolio, la Ue: Un errore sottovalutarlo


L’Europa inizia a essere seriamente preoccupata dalla dipendenza dal petrolio e fa sapere che occorre mettere in campo una strategia energetica che ne tenga conto. A lanciare l’allarme e’ Marjeta Jager direttore della Commissione Europea generale per la politica dei trasporti e la mobilita’ che ha messo in guardia, durante la conferenza sul picco del petrolio che si e’ tenuta al Parlamento europeo, sul fatto che sarebbe un ‘errore fatale’ per l’Unione europea rinviare ancora le misure per ridurre la dipendenza dal petrolio.

La scorsa settimana il capo economista della International Energy Agency, Fatih Birol, ha detto che la produzione del picco del petrolio e’ stata effettivamente raggiunta nel 2006.

Ha detto la Jager:

Se l’azione e’ ritardata, in un futuro non troppo lontano potremmo essere costretti a ridurre drasticamente la mobilita’ e tutte le nostre soluzioni tecnologiche d’importazione dall’altra parte del mondo.

Il picco del petrolio, ossia, il punto in cui si e’ verificata la maggior estrazione di greggio e in cui inizia la diminuzione di approvvigionamento di questa risorsa e’ iniziato. I primi allarmi in tal senso provocarono le risatine di una parte dell’industria petrolifera, che oggi pero’ e’ costretta a ammettere che si, effettivamente si sta per raggiungere o si e’ gia’ raggiunto il picco del petrolio.

Ci sara’ ora la bolla speculativa? Forse. Di certo e’ fondamentale ora iniziare a ripensare la gestione delle risorse e l’approvvigionamento di energia.

(Tratto da: http://informazionesenzafiltro.blogspot.com)

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