Alcune semplici domande bastano a smontare la follia nucleare oggi piu’ che mai sotto i riflettori a causa del disastro sismico avvenuto in Giappone.
Come prevediamo e affrontiamo eventuali terremoti, tzunami, cataclismi climatici? Ovvero, come risolviamo la questione SICUREZZA (attacchi terroristici inclusi) rispetto a centrali di questo tipo?
Dove mettiamo le SCORIE nucleari, posto che ad oggi non esiste al Mondo alcun sito sicuro e definitivo?
Come risolviamo la scarsita’ di URANIO disponibile, che le previsioni piu’ ottimistiche proiettano a 40, massimo 50 anni la disponibilita’ utilizzabile prima del suo esaurimento?
Come superiamo la cosiddetta emergenza energetica se, come sembra, per realizzare una centrale nucleare servono almeno 15-20 anni?
Dove troviamo le RISORSE economiche per realizzare gli impianti? Chi paghera’ realmente per questo, le imprese che in questi anni hanno investito e creato occupazione nel settore delle rinnovabili’¦?
Vorrei che a rispondere a queste domande, anche per iscritto, fossero il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il suo Ministro Romani, ma anche l’oncologo Umberto Veronesi e l’ex ambientalista Chicco Testa.
Mi piacerebbe ricevere le risposte, poterle postare sul blog e aprire un confronto con l’opinione pubblica, in vista del referendum al quale, penso, saremo tutti chiamati a partecipare. In massa.
Perche’ in questo Paese, e questa e’ la mia modestissima opinione, non abbiamo piu’ bisogno di grandi impianti e grandi centrali.
In Italia abbiamo bisogno di una colossale operazione di manutenzione energetica del patrimonio edilizio esistente, finalizzata al taglio degli sprechi, delle inefficienze e dei consumi. Quanti posti di lavoro (veri) in piu’ ci sarebbero se davvero qualcuno ascoltasse questi suggerimenti? E quanta Co2 in meno eviteremmo di immettere in atmosfera?
Parallelamente, comune per comune, servono interventi concreti per consentire l’autoproduzione di energia per l’autoconsumo casa per casa: diffusa, capillare, controllata dai cittadini, pulita.
Molti comuni si sono organizzati mettendo in piedi, con la decisiva complicita’ delle comunita’, gruppi di acquisto e allegati energetici ai regolamenti urbanistici edilizi che vanno proprio in questa direzione. L’unica effettivamente sostenibile, da percorrere.
Rispondano, lorsignori, mettano in luce senza giri di parole, demagogia e arroganze rituali, la loro lungimirante strategia dell’atomo di ultima generazione. Abbiano il coraggio di mostrare al Paese intero la loro rassicurante e sostenibile visione del futuro’¦
In Italia, uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo. In 2500 anni, siamo stati ‘attraversati’ da 30.000 terremoti di media e forte intensita’ superiore al IV-V grado della scala Mercalli’¦ Buona fortuna!
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