Venzuela: ottanta imprese, facenti capo ai grandi banchieri nazionali, verranno nazionalizzate

Venezuela, avanti tutta con le nazionalizzazioni

Ottanta aziende di diversi settori merceologici, pero’ tutte appartenenti a facoltosi banchieri venezuelani saranno nazionalizzate dall’amministrazione venezuelana.
L’annuncio e’ arrivato direttamente dal presidente Hugo Chavez che durante il suo consueto appuntamento con il programma ‘Alo’ Presidente’ ha informato i suoi connazionali della decisione.
Dunque, aziende alimentari, compagnie di trasporto e grandi proprieta’ terriere, verranno espropriate e Caracas fara’ cosi rispettare la legge. Basta speculazioni, rispetto ferreo della legislazione e stop anche con la violazione della concorrenza sui prezzi, goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha condotto Chavez a questa delicata decisione che sicuramente lascera’ strascichi per i prossimi mesi. E intanto alcuni imprenditori sono gia’ finiti nel mirino della magistratura venezuelana mentre altri sono al sicuro, all’interno dei confini statunitensi.

Ma la decisione di Chavez giunge soprattutto per mettere il Paese al riparo da un’ipotetica crisi finanziaria, (gia’ l’anno scorso una piccola crisi bancaria spavento’ non poco la finanza nazionale).
‘Da molti anni si sa che uno dei fattori piu’ scarsi e meno comuni del Venezuela e’ rappresentato dai funzionari pubblici ben preparati, ben formati, onesti ed effettivi, questa e’ la risorsa piu’ scarsa del Venezuela. Era cosi prima di Chavez ma e’ cosi anche adesso’ racconta al telefono con PeaceReporter il direttore del Foreign Policy, Moises Naim, considerato una delle persone piu’ influenti del mondo nell’ambito della comunicazione. ‘Dico che la possibilita’ di trovare nel settore pubblico venezuelano sia prima che dopo Chavez, un funzionario pubblico efficace ed efficiente, e’ molto bassa. Il presidente Chavez sta adottando un modello economico che parte dalla supposizione
che le risorse piu’ abbondanti del Paese sono i funzionari pubblici. Ogni volta che nazionalizza una di queste compagnie, il bisogno di trovare gente competente che diriga efficacemente e porti avanti le aziende, aumenta piu’ che proporzionalmente. Allora Chavez sta facendo una scommessa su un modello economico che fa riferimento alla risorsa meno abbondante del Venezuela’.

A questo discorso si aggiunge poi una riflessione sull’acqua, argomento di dominio pubblico anche in altri stati del Pianeta. Il presidente Chavez ha fatto sapere di volere revisionare quanto prima i contratti con le imprese multinazionali che hanno la possibilita’ di sfruttare acqua, soprattutto a quelle che producono bibite gassate. ‘L’acqua e’ proprieta’ del popolo’ ha detto il leader venezuelano che ha aggiunto che tutte le iniziative prese finora sono ‘solo l’inizio del cammino verso il socialismo. Ora bisogna accelerare’.

(Tratto da: http://www.ariannaeditrice.it)

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