Appello degli editoricontro il Ddl intercettazioni

Pubblichiamo il testo dell’appello promosso dal gruppo editoriale GEMS e dall’AIE contro il disegno di legge sulle intercettazioni.

‘Il disegno di legge1611 contenente le norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, dopo essere stato approvato alla Camera e integrato alla Commissione giustizia del Senato sta per essere discusso in Senato.
Cosi’ com’e’, la legge rischia di compromettere un diritto dei cittadini, tutelato dalla nostra Costituzione: quello di informazione e di critica. Ci riferiamo in particolare alle modifiche alle disposizioni attualmente vigenti in merito alla possibilita’ di pubblicare una sintesi degli atti giudiziari (che siano intercettazioni o interrogatori o qualunque altro documento) non piu’ coperti da segreto prima della conclusione dell’udienza preliminare.
Inoltre la legge in discussione in Parlamento aggancia il divieto di pubblicazione a un’altra legge esistente (la 231 del 2001) relativa alla responsabilita’ amministrativa delle imprese per reati commessi dai dipendenti nell’interesse aziendale. Con il risultato di inasprire le sanzioni previste sia per i giornalisti (fino a 20.000 euro) sia per gli editori (fino a 465.000 euro). Editori che vengono spinti ad un controllo preventivo sull’operato di giornalisti e autori, attraverso l’acquisizione preliminare di informazioni rilevanti sulle loro inchieste.
Se la legge fosse approvata, per far solo un esempio, oggi probabilmente l’opinione pubblica italiana nulla saprebbe della vicenda che ha portato alle dimissioni del ministro Scajola…
Riteniamo dunque che il nostro paese corra il rischio di una grave limitazione della liberta’ di stampa, parte essenziale di uno Stato di diritto liberale e democratico. E questo vale non solo per i giornali ma anche per i libri, che svolgono anche in Italia una funzione essenziale per consentire ai cittadini una scelta democratica libera e consapevole.
Ancor piu’ grave sarebbe poi l’effetto sulla societa’ civile. Come chiarito dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, la cronaca giudiziaria e’ essenziale in democrazia per consentire ai cittadini di verificare il corretto funzionamento della macchina della giustizia. Privati delle informazioni necessarie non potrebbero formarsi una opinione equilibrata sulla legittimita’ delle azioni intraprese dalla magistratura,come invece nei recenti casi sopra citati la cronaca giudiziaria ha consentito loro di fare’.

(Tratto da: http://antefatto.ilcannocchiale.it)

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