Metano e Gpl: ritornano gli incentivi per tutti

Il provvedimento «Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia», non è solo quello che riapre le porte al nucleare, ma anche quello che ripristina il contributo, rispettivamente di 500 e di 650 euro, relativo alle trasformazioni a Gpl e a metano di tutti i veicoli con motorizzazioni da euro 0 a euro 5.

Va, infatti, ricordato, che un emendamento errato, introdotto in sede di conversione del Decreto Legge 10 febbraio 2009, n.5, aveva escluso dall’incremento degli incentivi le vetture Euro3, Euro4 ed Euro5, creando un imbarazzante “buco” legislativo. Infatti, con il comma 3 dell’art. 43 della nuova legge sono state soppresse le parole: «… sugli autoveicoli di categoria “euro0”, “euro1” e “euro2” … », di cui all’art. 1, comma 7, del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n.33. Quindi, dalla data di entrata in vigore della legge, alle trasformazioni a Gpl e a metano di tutte le categorie di autoveicoli (dagli euro 0 agli euro 5), si applicheranno i seguenti importi: 500 euro per quelle a Gpl e 650 euro per quelle a metano, come inizialmente previsto dal dl n. 5/2009.

«La disposizione abrogata – precisa Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri – era limitativa e in netto contrasto con lo spirito del provvedimento, teso ad ampliare a tutto il parco circolante, vetture nuove e usate, la possibilità di godere di un contributo destinato a facilitare l’impiego di carburanti meno inquinanti».

La stessa Unrae calcola che potrebbero essere circa 200 mila gli automobilisti che risparmierebbero circa il 30% dei costi di installazione dell’impianto usufruendo di questo incentivo, dal momento che nel 2008 l’opportunità è stata colta da oltre 160 mila.


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