Il Governo approva la mozione contro il solare termodinamico

Non che da questo Governo mi aspetti niente di buono, ma inizio a essere stufo di sentir portare avanti tesi negazioniste. Sarà perché non abbiamo più neanche Bush che ci sostiene (forse è rimasto solo Putin). Sarà che il caldo rende tutto meno sopportabile, sarà che proprio questo sole mi fa pensare alle grandi potenzialità delle rinnovabili, ma ora la mozione contro il solare termodinamico mi sembra veramente troppo.


Già, lo so cosa state pensando. Questo è il Governo (o almeno una parte) che pensa di abolire l’effetto serra per risoluzione del Parlamento italiano. E’ il Governo che in contro tendenza rispetto al resto del mondo vuole riportare in auge il nucleare. Sì, lo so.

Ma leggere la mozione n. 155 del PDL, nella quale si richiede di privilegiare le fonti energetiche “più convenienti”, a discapito del solare termodinamico, è già di per sé un insulto a chiunque abbia un po’ di sale in zucca. Peggio ancora se vieni a sapere che il Governo l’ha anche approvata.

Cosa dice la mozione? Semplice, elenca tutta una serie di svantaggi che renderebbero il solare termodinamico poco vantaggioso, tipo il reperimento di siti abbastanza soleggiati, la grande necessità d’acqua (problema comune, tra l’altro, con l’osannato nucleare), la necessità di spazi molto estesi, i costi troppo elevati (anche qui stesso discorso per il nucleare) e la scarza efficienza.

Naturalmente in questa lunga lista si dimentica di ricordare che il solare termodinamico è una delle poche rinnovabili in grado di garantire energia 24 ore su 24 grazie a un adeguato sistema di accumulo e all’integrazione con un ciclo combinato a gas, assicurando 8.000 ore annue di funzionamento.

Si dimentica che si tratta di una tecnologia in fase di start-up e che se opportunamente supportata potrebbe permettere di creare quelle economie di scala necessarie per renderla competitiva.

Si dimentica (e si sottovaluta), infine, il potenziale di questa fonte energetica che, secondo uno studio recentemente realizzato da Greenpeace International, European Solar Thermal Electricity Association e l’Agenzia Internazionale dell’energia (IEA), potrebbe garantire il 25% del fabbisogno mondiale entro il 2050.

Tutto questo per promuovere il nucleare di terza generazione che, senza dilungarmi troppo, in Finlandia, a Olkiluoto, sta dimostrando tutta la sua “economicità” e “sicurezza”.

 

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