Una legge preparata dal Governo con il proposito di salvare una delle tre televisioni di proprietá del presidente dello stesso Governo. Se il parlamento la approvasse, Rete4, destinata ad andare sul satellite per fare posto ad Europa 7, resterebbe in chiaro. Una situazione che rischia di generare il primo vero scontro di questa legislatura tra maggioranza e opposizione. Giovanna Melandri, del partito democratico, ha messo in chiaro che questa legge rappresenta un “pessimo inizio” per il Governo di Silvio Berlusconi: “Noi siamo disponibili a un dialogo, ma questo inizio mette in discussione il confronto e il dialogo stesso, perché evidenzia la priorità agli interessi parziali”. E Antonio Di Pietro, dell’Italia dei Valori assicura che “ancora una volta Berlusconi si fa una legge a suo uso e consumo. Il governo ha fatto una proposta criminogena per salvare Rete 4. Ha presentato un emendamento per aggirare la sentenza della Corte di Giustizia europea e quella della Corte Costituzionale italiana, che danno ragione a Europa7”. E Berlusconi dovrá fare i conti anche con le proteste dei suoi stessi alleati: per la Lega Nord la norma deve essere “ritirata o modificata” (www.centomovimenti.com).