“I cittadini vogliono lavorare – ha affermato il Commissario Hubner – e molti intendono gestire una propria piccola impresa o diventare lavoratori autonomi. Il microcredito è un sistema Estremamente efficace per sviluppare nuove aziende o per aiutare i disoccupati a rientrare nel mondo economico quali lavoratori autonomi o creando microimprese”.
C’è un potenziale di domanda molto elevato, essendo numerose le persone che non riescono ad ottenere prestiti dal settore bancario tradizionale. “Questa iniziativa intende costituire un quadro per coordinare i nostri sforzi a livello dell’Uem migliorando il quadro giuridico e istituzionale in cui operano gli erogatori di microcrediti e accrescendo la disponibilità di capitale. Con il microcredito potremmo aumentare di 6,1 miliardi di euro il capitale investito in Europa” ha aggiunto il Commissario.
Gli Stati membri vengono incoraggiati ad adattare i loro quadri istituzionali, giuridici e commerciali a livello nazionale per promuovere un contesto più favorevole allo sviluppo del microcredito.
A livello europeo verrà creata una struttura che fornisce consulenza e sostegno per lo sviluppo di istituzioni di microfinanziamento di tipo non bancario nei paesi dell’UE. Questo tipo di accompagnamento di un servizio di consulenza al prestito è essenziale per il successo delle operazioni di microcredito. A finanziare le attività di prestito delle istituzioni di microfinanza contribuirà un microfono, che reperirà capitali anche attraverso i contributi di vari investitori e donatori.La BEI e il FEI hanno già manifestato il loro interesse.
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