Microcredito più accessibile per le piccole imprese e i socialmente deboli

Arriva dalla Commissione europea una proposta che migliora l’accesso a piccoli prestiti per le piccole imprese e per le persone che versano in una situazione di esclusione sociale, come le minoranze etniche, che vogliono avviare un’attività autonoma. Questa iniziativa, presentata da Canuta Hubner, è in linea con gli obiettivi di crescita e occupazione della strategia di Lisbona, cercando di rispondere ad una domanda non ancora soddisfatta [HelpConsumatori.it].

 


“I cittadini vogliono lavorare – ha affermato il Commissario Hubner – e molti intendono gestire una propria piccola impresa o diventare lavoratori autonomi. Il microcredito è un sistema Estremamente efficace per sviluppare nuove aziende o per aiutare i disoccupati a rientrare nel mondo economico quali lavoratori autonomi o creando microimprese”.

In Europa le imprese con meno di 10 dipendenti sono circa il 91% del totale e il microcredito si sta diffondendo molto soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Di solito la media del prestito è di 10.000 euro per l’UE15 e di 3.800 per l’UE12 e i dati Eurostat stimano la domanda potenziale del microcredito nell’UE potrebbe ammontare a più di 700.000 nuovi prestiti per un importo di circa 6,1 miliardi di euro nel breve termine. La maggior parte dei prestiti sono destinati a imprese, persone o famiglie per servizi che spaziano dalla consulenza nell’uso del pc alla pulizia di finestre e giardini, alle cure personali e animali.

C’è un potenziale di domanda molto elevato, essendo numerose le persone che non riescono ad ottenere prestiti dal settore bancario tradizionale. “Questa iniziativa intende costituire un quadro per coordinare i nostri sforzi a livello dell’Uem migliorando il quadro giuridico e istituzionale in cui operano gli erogatori di microcrediti e accrescendo la disponibilità di capitale. Con il microcredito potremmo aumentare di 6,1 miliardi di euro il capitale investito in Europa” ha aggiunto il Commissario.

Gli Stati membri vengono incoraggiati ad adattare i loro quadri istituzionali, giuridici e commerciali a livello nazionale per promuovere un contesto più favorevole allo sviluppo del microcredito.

A livello europeo verrà creata una struttura che fornisce consulenza e sostegno per lo sviluppo di istituzioni di microfinanziamento di tipo non bancario nei paesi dell’UE. Questo tipo di accompagnamento di un servizio di consulenza al prestito è essenziale per il successo delle operazioni di microcredito. A finanziare le attività di prestito delle istituzioni di microfinanza contribuirà un microfono, che reperirà capitali anche attraverso i contributi di vari investitori e donatori.La BEI e il FEI hanno già manifestato il loro interesse.

 

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