Giorgio La Pira sia da esempio ai nostri politici

Sono tempi i nostri nei quali va diffondendosi la disaffezione da parte della gente verso i politici e la politica. Non bisogna certo cedere alla tentazione del qualunquismo dicendo che i politici son tutti corrotti e incapaci. Mi sembra però che tutti dovremmo fare di più per l’interesse e il bene di tutti, specie dei poveri che stanno aumentando. Allora forse rivedremo governanti e politici della statura di Giorgio La Pira, sindaco di Firenze morto 30 anni fa…

il quale, rispondendo alle critiche ricevute in consiglio comunale perché si era schierato a favore dei licenziati e degli sfrattati, disse: «Signori consiglieri, si allude forse ai miei interventi per i licenziamenti e per gli sfratti e per le altre situazioni nelle quali si richiedeva a favore degli umili l’intervento immediato agile, operoso del capo della città? Ebbene, voi avete nei miei confronti un solo diritto: quello di negarmi la fiducia! Ma non avete il diritto di dirmi: Signor Sindaco, non si interessi delle creature senza lavoro, senza casa, senza assistenza. È mio dovere: dovere che non ammette discriminazioni e che mi deriva prima che dalla mia posizione di capo della città, dalla mia coscienza di cristiano: c’è qui in gioco la sostanza stessa del Vangelo. Non sono fatto per la vita politica nel senso comune della parola: non amo le furbizie e i calcoli elettorali, amo la verità che è come la luce. Se volete che resti sino al termine del viaggio, non potete che accettarmi per come sono: senza calcolo, col solo calcolo di cui parlava il vangelo: fare del bene perché è bene! Alle conseguenze del bene fatto ci penserà Dio». 

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