Chi vuole contrarre un mutuo extralungo si potrebbe inoltre trovare nella situazione di dover costruire la propria garanzia mediante una polizza assicurativa contro eventi temporanei o permanenti : in questo caso può essere la banca stessa a proporre un’ampia gamma di scelta di polizze assicurative Vita e multirischio, opzioni di rinvio delle rate e altri sistemi di dilazioni. In tale trucco delle Banche si nasconde l’ulteriore beffa, oltre il danno, di essere costretto ad accettare un altro contratto di debito che sarà strumentale a pagare il primo debito. Un debito a fronte di un altro debito, che rischia di provocare, proprio in funzione della ricapitalizzazione degli interessi un circolo vizioso di interessi e debiti che non si ferma alla nostra prima vita, ma si protrae negli anni venire in capo alle generazioni. Si tratta di un sistema di usura e di grave violazione dei diritti degli individui, in quanto diventano vittime inermi delle condizioni dettate dal mercato.
In realtà un’apertura in tal senso si è avuta già anni fa, con la Finanziaria del 2005, quando fu introdotta una sorte di deregolamentazione che ha portato all’introduzione del cd. Mutuo vitalizio. Allora, per far fronte al problema della capitalizzazione degli interessi nei mutui ipotecari diretti a persone che hanno più di sessantacinque anni, la Finanziaria ha introdotto la VIA ( valorizzazione immobiliare anticipata ). Alla base del provvedimento vi è la considerazione del fatto che esiste un limite al valore del debito, che non può mai superare il valore dell’immobile, sarà possibile conservare la piena della proprietà da parte del mutuatario, e avere il rimborso anticipato in ogni momento: questa ricchezza creata potrà così essere messa a disposizione delle stesse generazioni future. La VIA dunque si era prefissata di creare questo ponte “di solidarietà intergenerazionale”, preso proprio dal modello inglese. In particolare con il “mutuo vitalizio” della finanziaria del 2005, anche gli anziani al di sopra dei 65 anni possono richiedere un finanziamento ipotecario, che verrà poi rimborsato in un’unica soluzione alla scadenza del contratto o alla loro morte, e fino a quel momento, gli interessati non dovranno pagare nulla alla banca. L’intero debito sarà poi estinto dagli eredi che potranno saldare il debito o, in alternativa, utilizzare l’abitazione per pagare il debito e realizzare la restante parte del valore della casa. E’ nato dunque come un strumento per “monetizzare” il valore della casa degli anziani, in modo da creare così una sorta di sostegno all’età pensionabile, oppure per aiutare i figli per l’acquisto della casa.
In un certo senso, dunque la VIA, ha gettato le basi per quelle norme bancarie che rilanciano sempre più all’aumento degli interessi, e così degli anni del debito, fino ad annullare completamente la capacità di un individuo di estinguere i propri debiti durante la sua vita. Il sistema bancario crea così una sorta di vincolo per le famiglie e le generazioni a venire, imponendo così il ricatto perenne della perdita della propria abitazione. Così mentre prima era possibile lasciare in eredità una casa, un patrimonio, un domani si lascerà un mutuo e un debito da estinguere, pena la perdita di tutto ciò che è stato costruito durante un’intera vita.
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