Decreto estivo sulla sicurezza stradale: nuova mazzata sugli onesti

Approvata alla Camera con una mancanza di serietà da far invidia a Pulcinella, come testimonia il momentaneo stralcio “per svista” dei limiti di cilindrata delle moto per i neo patentati, la riforma del Codice della Strada si appresta ad entrare parzialmente in vigore con un decreto (l’unica forma di legislazione che il nostro governo è in grado di usare, dal momento che permette di “dribblare” abilmente il Senato, casomai a qualche senatore a vita venisse un bisogno o il desiderio di un caffè), diventando l’ennesima vessazione verso il cittadino onesto attuata dal governo Prodi (Alberto Leoncini). 


Chi rispetta le regole della strada sarà, come sempre, penalizzato e tartassato a causa di un giro di vite inutile dal momento che  sarebbe stato sufficiente far rispettare la normativa già vigente in modo serio per ridurre drasticamente il numero delle vittime sulle strade. Forse agli strateghi del governo non è neppure passato per l’anticamera del cervello di pensare che il codice della strada fosse concepito per limitare al minimo le possibilità d’incidente!

Continuo a domandarmi quale sia il problema tecnico, non politico, ovviamente, a mettere una volante della Polstrada all’uscita di una discoteca tra l’una e le cinque e controllare sistematicamente chi esce, alla fine i locali non sono poi così numerosi. Un provvedimento tanto ovvio come quello di istituire più punti di controllo per gli autovelox sulle strade a rischio. Mi domando che senso abbia porre un limite (50 kw) di potenza per le auto ai neopatentati quando penso non si debba essere degli ingegneri per sapere che anche una macchina di ridotte dimensioni può raggiungere velocità assai elevate, peraltro a fronte di sistemi di sicurezza meno efficienti, per di più tenendo conto del fatto che un neopatentato con la vecchia legislazione poteva avere anche una Ferrari ma avrebbe dovuto attenersi a limiti di velocità ben precisi, i quali se fossero stati effettivamente controllati avrebbero drasticamente ridotto gli incidenti mortali per i quali troppe famiglie hanno pianto.

Quando si pensa al “neopatentato” un errata associazione di idee è quella del diciottenne che prende la macchina per uscire la sera, però vorrei ricordare che ci sono moltissime persone che la patente di guida la prendono più tardi e per motivi di lavoro, in special modo si tratta di immigrati, ma non solo. Cosa è riservato a costoro?

La riforma è insomma inutile come peraltro sostengono esponenti della stessa maggioranza di governo, si veda, ad esempio il fondo di Daniele Farina (deputato PRC) apparso su “il manifesto” domenica  8 luglio 2007, ma perfino il 3 agosto al TG4 un avvocato a difesa dei consumatori bollava questi provvedimenti come terroristici, atti solo a creare tensione e paura e non autocoscienza e consapevolezza nel guidatore.

Al di là della grande enfasi demagogica sul provvedimento concernente il trasporto in moto di minori, bisogna sottolineare che va proprio a creare problemi alle classi meno abbienti. Chi è che usa la moto come principale mezzo di trasporto se non chi non può permettersi la macchina? Tra l’altro questo è un forte capo d’accusa verso le giunte “di sinistra” che sono incapaci di provvedere al trasporto pubblico, come testimonia l’inchiesta al riguardo apparsa su “La repubblica” del 9 luglio 2007. Secondo questi signori, forse troppo impegnati alla fabbrica del programma, i cittadini come dovrebbero muoversi, accalcandosi nei tir come a Cuba? I grandi discorsi di principio vanno bene, al massimo, per chi viaggia in auto blu a spese del contribuente, non di certo per le persone normali che ogni giorno devono scontrarsi con una assoluta mancanza di collegamenti pubblici, ma anche contro una minoranza, questo è bene dirlo, di spericolati che minano la tranquillità delle strade. E’ bene infatti ricordare che coloro che rispettano le leggi sono la maggioranza (ve lo immaginate il contrario con la quantità di veicoli in circolazione? Nemmeno l’Inferno dantesco terrebbe testa!), ma, come si sa, basta una esigua minoranza per creare gravi danni alle persone ed alle cose.

La trovata per ridurre le stragi del sabato sera sarebbe quella del “guidatore designato”, ma permettetemi di esprimere dei dubbi sull’affidabilità di una persona che, pur non avendo bevuto, è stata nel più totale frastuono per 4/5 ore. Forse non è proprio fresco come una rosa! Alla lobby, perché di questo si tratta, dei gestori di locali poco importa la sicurezza delle persone come dimostra la pervicace opposizione alla legge Giovanardi sugli orari di chiusura che doveva essere attuata nella scorsa legislatura, poi caduta nel dimenticatoio a causa delle pressioni congiunte del “popolo della notte”, che evidentemente non deve andare a lavorare o a studiare il giorno dopo, dal momento che ha di queste “incombenze” anela al letto come ad un miraggio a fine giornata.

La sicurezza stradale, insomma, è un nodo squisitamente politico concernente scelte precise e d’indirizzo, che è ridicolo ed irriguardoso verso le vittime affrontare con questo pressappochismo e con questa mancanza di serietà ed organicità. La crisi politica della “maggioranza” si vede anche in questo, e le azioni di questo tipo sono condannate dai cittadini prima che dalla loro inadeguatezza, tardività ed inefficacia. Indipendentemente dal fatto che il governo mangi o meno il panettone, questo è solo l’ennesimo provvedimento demagogico che mira a creare un clima da grida manzoniane piuttosto che tentare di risolvere i problemi stringenti che ogni giorno affliggono il nostro paese, che sono, come dicevo risolvibili con la politica, non affidandosi ad una presunta oggettività tecnica di limiti e normative.

Segnalo infine il sito del comitato di difesa degli automobilisti, per chi volesse mettersi in contatto e cercare di dar vita ad una class action contro l’ennesimo sopruso che l’onesto deve subire: www.autobi-lista.it 

http://www.petitiononline.com/mod_perl/signed.cgi?naldpdmb

http://nolimitidipotenza.wordpress.com/

Alberto Leoncini 

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