Al World Economic Forum di Davos in Svizzera si è discusso di energia ed ambiente. Contestualmente, la casa editrice canadese Corporate Knights (www.corporateknights.ca) e l’agenzia di rating Innovest (www.innovestgroup.com) hanno premiato le 100 migliori multinazionali eco-sostenibili, nella terza edizione del “Global 100 List” (G100). Nessuna azienda italiana è in questa classifica.

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La scelta delle aziende si è basata su un’analisi/confronto dei rapporti di sostenibilità, redatti e certificati da Innovest, di oltre 1750 aziende, di 16 paesi diversi e di distinti settori industriali. Le imprese sono state analizzate e valutate in base alla loro capacità di gestire i rischi e le opportunità socio-ambientali, e sono state confrontate nell’ambito dello stesso settore industriale.

Nella classifica, la nazione più rappresentata è il Regno Unito, con 24 aziende nelle prime 100 posizioni. Seguono gli Stati Uniti (19 aziende), il Giappone (13) e il Canada (5).

Nella lista, nessuna impresa italiana, perché ancora lontane dagli standard esteri di CSR. La responsabilità sociale d’impresa, al di fuori dei confini nazionali, già da tempo fa parte del sistema di gestione “ordinario”, e non è limitata, come spesso avviene in Italia, alla singola iniziativa socio-ambientale dell’azienda .

Gli esperti concordano che la sostenibilità è l’unica azione concreta per salvare il mondo e la nostra esistenza. Investire in essa significa dare una seria risposta alle esigenze di numerosi investitori e stakeholders che da tempo premono per una migliore gestione delle problematiche sociali ed ambientali, legate anche, al surriscaldamento della terra.

La sostenibilità è anche vantaggio competitivo perché le imprese del G100 hanno aumentato il valore del proprio brand e proiettato i benefici nel lungo termine. Sono innovative e hanno meno costi di produzione, migliore soddisfazione del personale, e più fiducia dei consumatori. 

Scarica la lista delle aziende suddivise per nazione: Global_100