I miei auguri al premier

Là¢â‚¬â„¢anno finito si chiude con un risultato negativo: crescita zero. Per le famiglie italiane sono aumentati luce, gas e benzina oltre il 7% e sono solo pochi esempi. Un augurio a tutti che il 2006 porti qualche speranza, in particolare ai giovani. Buon anno anche a Silvio Berlusconi [di Enzo Biagi].

 


Là¢â‚¬â„¢ho visto molto presente in tv e ho capito quanto questà¢â‚¬â„¢uomo sia in difficoltàƒ , incapace di impedire una Bankopoli che sta rischiando di trascinare tutti sul fondo, scaricato da chi lo aveva protetto nel 2001, la Confindustria. Non basta dare del à‚«tuà‚» a George e raccontare che gli avrebbe consigliato di non fare la guerra a Saddam. Credo che il nervosismo del premier nasca dalla consapevolezza di non aver rispettato il patto con gli italiani. Quindi, la consapevolezza di aver fallito, sicuramente per lui un pensiero insopportabile. E lo si capiva guardandolo durante la conferenza stampa di fine anno, spiritoso con alcuni cronisti e violento con altri tanto da sbandierare la prima pagina de là¢â‚¬â„¢Unitàƒ del giorno della morte di Stalin.

Il suo allarme nei confronti di un possibile futuro comunista, là¢â‚¬â„¢ossessione della falce e martello fanno sorridere. Ho pensato che nonostante il profondo imbarazzo di quella sceneggiata, forse governando ha cercato veramente di fare il possibile, ma come si diceva una volta a scuola, gli sono mancate le basi. Anche a à‚«Porta a portaà‚», mentre cercava fra tante carte quella giusta, Berlusconi ha dimostrato la sua fragilitàƒ : è bastata una frase di un imprenditore, Diego Della Valle, per dimostrare che il re è nudo. Della Valle ha tentato di fargli capire che gli italiani non devono essere presi in giro con disegnini e proclami, ma che il Paese vuole certezze e moralitàƒ . Un vecchio detto recita: si puàƒÂ² mentire una volta, non si puàƒÂ² mentire per sempre.

31 dicembre 2005

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