Candy Candy

daniele luttazziIl gruppo Candy guidato da Aldo Fumagalli taglieràƒ 500 posti di lavoro chiudendo la fabbrica di Donora, nella bassa bergamasca. Concentreràƒ la produzione di frigoriferi a Podborany, Repubblica Ceca. -Da noi il lavoro costa 21 euro all’ora e a Podborany solo 3 euro,- ha dichiarato Fumagalli. -La competizione è sempre più dura e se vuoi restare sul mercato non ci sono molte alternative. Per i frigoriferi è finita. Meglio spostarsi.

[Tratto dal blog di Daniele Luttazzi]


Berlusconi ha portato l’Italia alla recessione con iniziative che avevano il placet di Confindustria. à¢â‚¬Å“Siamo un Paese fermoà¢â‚¬? ha commentato il vicepresidente di Confindustria Andrea Pininfarina, che solo 2 anni fa lodava Berlusconi:-Le faccio i complimenti, Presidente, per la sua opera di ministro degli Esteri.- Quando Berlusconi aveva l’interim degli Esteri, importavamo parmigiano reggiano dall’Ungheria!

Adesso anche Pininfarina ci rifila la patacca:-L’economia è ferma. Il costo del lavoro è troppo alto.-

Il costo del lavoro, caro Pininfarina, detto cosàƒÂ¬, ha una connotazione negativa, sembra qualcosa da eliminare. Ma costo del lavoro significa in realtàƒ potere d’acquisto per i lavoratori. Quando l’industriale dice che vuole ridurre il costo del lavoro, in realtàƒ sta dicendo:-Voglio arricchirmi riducendo il vostro potere d’acquisto.-

Col risultato paradossale che la loro aviditàƒ li porta sul lastrico perchàƒÂ© la gente poi non ha i soldi per comprare la roba. Lo diceva Henry Ford un secolo fa: -E’ importante che i miei operai possano comprare le auto che essi stessi producono.- Quanti operai possono comprare una Pininfarina? Non molti.

Gli industriali accusano la politica. Ma in tutti questi anni, a fronte delle cospicue agevolazioni statali, gli industriali non hanno fatto molto per innovare i prodotti, la causa più importante della perdita di competitivitàƒ sui mercati. La FIAT sono 20 anni che ha fatto la Uno. Devono ancora fare la Due. Si dorme, neh!

Altro esempio di aviditàƒ utopistica: nel nordest le industrie si sono specializzate nell’outsourcing all’estero ( Romania, Cina, Argentina). à¢â‚¬Å“Un milione di nuovi posti di lavoroà¢â‚¬?: sàƒÂ¬, all’estero.

Tu imprenditore ti arricchisci, ma prosciugando l’economia locale. Non solo perchàƒÂ© non dai lavoro qua, ma anche perchàƒÂ© il consumatore italiano paga il prodotto come se avesse un costo del lavoro italiano.

Da questo punto di vista l’outsourcing non è che un modo più veloce per sottrarre soldi alla collettivitàƒ . E’ l’idrovora.

Inoltre l’outsourcing sposta il conflitto sociale: prima era fra imprenditore e lavoratore, con in mezzo un sindacato che garantiva i diritti; adesso è fra lavoratore italiano e lavoratore estero, niente sindacato, niente garanzie.

Un marocchino in Umbria lavorava in nero. Muore. Abbandonato sulla strada. Napoli, edile non in regola, morto lasciato in un fosso. Le morti sul lavoro ci impongono di rimettere al centro la persona, non il profitto a tutti i costi. Mi sembra tutto un po’ immorale. Non lo so, devo chiedere a Cesare Previti.

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