Chi sono i nuovi senzatetto? A Milano: centinaia di colletti bianchi e operai che non riescono a pagare un affitto. Benito lavora come falegname. Agostino incolla i bolli dellà¢â‚¬â„¢Iva sulle radioline. Santo è alla catena di montaggio. Alla sera quando finiscono il turno rientrano a casa, viale Ortles 69, Istituto ricoveri notturni, il dormitorio gestito dal Comune,la à‚«casa dei barbonià‚» secondo i milanesi. à‚«Ma io non sono un barboneà‚», si arrabbia Benito che ha i capelli bianchi e da quasi ventà¢â‚¬â„¢anni tutte le notti viene qui dove un letto costa un euro in cameroni da otto, cinquanta centesimi in più se si vuole la stanzetta con due brande.
à‚«Sono tanti quelli come lui. Sempre di più. Il trenta per cento dei nostri ospiti. Uomini anche di mezza etàƒ : si separano, hanno un lavoro ma guadagnano troppo poco per permettersi una casa, anche in affittoà‚», racconta un operatore che in quindici anni ha visto di tutto. Prima a fare la fila erano tossici ed etilisti, poi sono arrivati gli extracomunitari, adesso sono in aumento gli italiani, gente che lavora e non guadagna nemmeno 600-700 euro al mese, troppo poco per vivere in una cittàƒ come Milano dove gli affitti vanno sempre più su. à‚«Ho capito che non ce là¢â‚¬â„¢avrei fatta quando ho iniziato a convertire quello che comperavo in giorni lavoro. Mi sono accorto che non riuscivo ad arrivare alla fine del mese. Poi ho dovuto rinunciare allà¢â‚¬â„¢appartamento. Adesso sono qui e aspetto una casa popolareà‚», dice un altro, con rabbia.
à‚«Persone sole, ci ha scritto una ragazza giovane, lavora in banca e non sa dove sbattere la testa…à‚», spiega Silvana Migliorati del Siloe della Caritas, gli archivi oramai pieni di richieste di aiuto da questi homeless con il colletto bianco, gli ultimi invisibili della metropoli.
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