L’economia sommersa (non ) fattura 217 miliardi

Cresce il peso del sommerso. Gli ultimi dati Istat resi noti ieri (22 settembre 2005, ndr) sottolineano che il valore aggiunto dell’economia sommersa nel 2003 oscillava tra un minimo del 14,8% ed un massimo del 16,7% del Pil, in valori assoluti significa tra circa 193 e 217 miliardi di euro. Nel 1992, la forchetta era tra il 12,9% ed il 15,8%. Questo 16,7% di sommerso non è peràƒÂ² omogeneo. Dalla scomposizione dei dati emerge che il 7,2% è dovuto alla sottodichiarazione del fatturato ottenuto con un’occupazione regolarmente iscritta nei libri paga, un altro 7,6% è prodotto dall’uso di lavoro non regolare e un 1,9% deriva alla necessitàƒ di riconciliare le stime dell’offerta di beni e servizi con quelle della domanda. Ad essere invece simmetrica è la crescita in tutti i comparti: con riferimento all’ipotesi massima (16,7%), il valore aggiunto sommerso è pari al 36,4% del valore aggiunto totale del settore agricolo, al 10% dell’industria e al 19,4% del terziario  [Il sole 24 ore, 23 settembre 2005].

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