I "Faziosi"

“Se Fazio non dovesse lasciare l’incarico, proporràƒÂ² una legge per mettere una scadenza a questo tipo di incarichi. Non credo, infatti, che a 85 anni si possano avere responsabilitàƒ di questo livello. Non è possibile che la legge costringa ad andare in pensione fior di medici, primari ospedalieri, e non dica nulla su raggiunti limiti d’etàƒ di chi ricopre incarichi istituzionali delicatissimi”
(Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, Lega Nord, Ansa, 26 dicembre 2003)

“Le dichiarazioni del governatore Fazio a ‘Repubblicàƒ sui casi Parmalat e Cirio sono sconcertanti. Mi è tornata alla mente la vecchia battuta: io non c’ero, e se c’ero dormivo”
(Roberto Calderoli, Ansa, 26 dicembre 2003)

“E’ utile e opportuno rivedere le regole sull’incarico a vita del governatore della Banca d’Italia perchàƒÂ© l’unica carica elettiva che è a vita legittima è quella del Santo Padre. Con la riduzione delle competenze della Banca d’Italia e soprattutto con la figuraccia a livello internazionale alla quale non è estraneo il sistema di controlli, in primis la Banca d’Italia, è utile e opportuno rivedere le regole. PerchàƒÂ© è opportuno per l’efficacia del sistema dei controlli che non ci sia una carica a vita”
(Roberto Maroni, Lega Nord, ministro del Lavoro, Ansa, 10 gennaio 2004)

“Aspettiamo con ansia la presenza di Fazio in commissione, ma ormai è chiaro, dalla successione degli eventi, che ci sono grossissime responsabilitàƒ del governatore della Banca d’Italia. Se in Fazio ci fosse ancora un sussulto di decoro dovrebbe trarne le conseguenze”
(Alessandro Cè, capogruppo Lega Nord alla Camera Ansa, 16 gennaio 2004)

“Le affermazioni di Fazio davanti alle commissioni parlamentari sono una vergogna: il governatore di Bankitalia si deve dimettere”
(Alessandro Cè, Ansa, 27 gennaio 2004)

“Oggi in audizione si sono giàƒ sentite suonare le campane a morto. Il governatore non aspetti la celebrazione delle esequie”
(Roberto Calderoli, Ansa, 27 gennaio 2004)

“In aula ribadiremo la nostra posizione favorevole al mandato a termine del Governatore. La Lega è nettamente contraria alle monarchie assolute, soprattutto a vita, con l’unica eccezione del Papa”
(Roberto Maroni, Ansa, 21 gennaio 2005. Invece in aula la Lega voteràƒ per il mandato a vita di Fazio)

“C’è stato un grande consenso ed è passata una linea che noi abbiamo condiviso e quindi siamo soddisfatti, mi pare una scelta molto corretta che smentisce alcune posizioni oltranziste di esponenti della maggioranza che ieri sono stati messi in minoranza. Sulla decisione di non introdurre un limite al mandato del governatore della Banca d’Italia, la Lega ha fatto alcune riflessioni e ha ritenuto alla fine che fosse meglio cosàƒÂ¬, lasciando a Bankitalia la decisione autonoma di gestire questa vicenda”
(Roberto Maroni, Ansa, 3 marzo 2005)

Siniscalco è incoerente: prima andava a braccetto con Fazio e ora lo attacca”
(Roberto Maroni, 2 agosto 2005)

“Il governatore Fazio sta diventando il capro espiatorio delle responsabilitàƒ colossali del sistema bancario anche per le vicende Cirio e Parmalat. Il sacrificio di Fazio servirebbe a coprire le responsabilitàƒ delle banche e ad assolvere chi ha venduto bond taroccati. Mi sembra che ci sia un’enorme ipocrisia sembra che la causa di tutti i mali sia Fazio. E mi sorprende lo spirito giustizialista di alcuni esponenti della Cdl e i giudizi sommari sul caso. Sembra di essere tornati al ’92 quando bastava un avviso di garanzia per provocare le dimissioni. Dietro le accuse a Via Nazionale c’è un’operazione di potere dell’establishment bancario e finanziario che vuole impedire la nascita di un gruppo esterno che guarda caso ha sede in Padania”
(Roberto Maroni, Radio 24, 4 agosto 2005)

“Fazio non si tocca”
(Roberto Maroni e Roberto Calderoli, 1 settembre 2005)

 

Fonte: Rubrica “Carta Canta ” curata da Marco Travaglio per LA REPUBBLICA (6 settembre 2005) http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/6settemb/6settemb.html


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