USA: il partito di Bush vuole regole favorevoli ai parlamentari sotto inchiesta

Cambiamenti in vista, negli Stati Uniti, sulle regole etiche parlamentari, anche per proteggere un leader repubblicano dalle inchieste giudiziarie. Gia' alla vigilia della 109° sessione del Congresso – apertosi martedi' con il giuramento dei nuovi membri – il partito di George W. Bush stava considerando di introdurre modifiche ai regolamenti al fine di limitare i procedimenti etici alla Camera e porre un freno alla possibilita' che la minoranza abbia voce in capitolo sulle nomine dei Giudici al Senato [Rico Guillermo – www.osservatoriosullalegalita.org].


Se approvati, questi cambiamenti – ottenibili grazie alle maggioranze dei Repubblicani al Congresso dovute ai nuovi seggi guadagnati alle elezioni del 2004 – comporterebbero una sorta di protezione per i leader repubblicani e per spostare l'ordine del giorno del presidente.

Ma rischiano anche di accendere ulteriormente le animosita' partigiane in entrambe le Camere e scatenerebbero le accuse per i possibili abusi di potere, in quanto l'opposizione non riuscirebbe piu' ad incidere sul processo democratico, accuse che proprio la destra americana aveva mosso 40 anni fa, quando al congresso vi era meno del 30% dei Repubblicani e i Democratici controllarono la Camera con pugno di ferro.

Secondo le voci a Washington, lunedi' la giunta della Camera avrebbe dovuto votare sulle nuove regole che elevano la soglia per i casi di etica e questi potevano includere:
1- l'esenzione per i parlamentari dall'obbligo di comportarsi in ogni occasione in modo da riflettere la credibilita' della camera di appartenenza, stabilendo che essi debbano seguire invece solo “le leggi, i regolamenti e le norme applicabili”;
2- la chiusura di una inchiesta subordinata al voto del comitato etico della Camera (diviso uniformemente fra Democratici e Repubblicani), mentre fino ad oggi se non vi era una decisione contraria si procedeva per silenzio-assenso;
3- la possibilita' che un membro delle Camere risponda ad un ammonimento prima che esso sia reso pubblico.

La ricaduta piu' evidente di tali cambiamenti sarebbe il vantaggio per il leader della maggioranza della Camera Tom DeLay, che e' stato ammonito l'anno scorso dalla Commissione Etica tre volte e che potrebbe trovarsi ad affrontare un atto d'accusa criminale di un Gran Giuri' del Texas.

In ottobre, DeLay fu ammonito dalla Commissione Etica per un trattamento favorevole ad un gruppo di pressione, l'abuso di un ente federale in una disputa politica del Texas e ad un'offerta “impropria” ad un collega in cambio di un voto. E' coinvolto poi in un'altra inchiesta, ancora in corso, su possibili finanziamenti illeciti in Texas. Tre suoi collaboratori molto stretti sono stati incriminati nel Texas il 21 settembre per abuso di fondi collettivi.

Gia' il mese scorso il partito repubblicano aveva modificato la sua regola interna del 2003 che richiedeva ai capigruppo di dimettersi in caso di incriminazione penale (i Democratici non hanno una regola analoga, anche se promettono di vararne una).

I Repubblicani proponenti le modifiche dicono che sono necessarie per proteggere il processo democratico, ma ovviamente non mancano i critici, nell'opposizione democratica e altrove, i quali sottolineano come siano stati proprio i Repubblicani ad introdurre dopo il 1994 nuove regole alla Camera per aumentare i diritti della minoranza e la responsabilita' dei parlamentari. Questi cambiamenti inclusero richiami sul portavoce e sui presidenti dei Comitati, ampio divieto di regali dai gruppi di pressione e divieto di voto per delega.

Sul fronte del Senato, i cambiamenti di regole proposti sono invece finalizzati ad abbassare la soglia per il dibattito di decisione delle nomine giudiziarie dal 60% ad una maggioranza semplice, il che garantirebbe che siano solo i Repubblicani a decidere, stante l'attuale maggioranza. Ma qui le proteste sono piu' vivaci, anche perche' il Senato non ha l'abitudine di cambiare i suoi regolamenti all'apertura di ogni nuovo Congresso, come fa la Camera.

I leader proponenti dicono comunque che le modifiche delle regole etiche non sono il loro obiettivo prioritario, essendo fra l'altro in discussione la revisione del sistema di previdenza sociale.

Speciale Giustizia

by www.osservatoriosullalegalita.org

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