Il commercio equo cambia le cittàƒ

10mila metri di spazio espositivo, 150 espositori e oltre 10mila visitatori: nellà¢â‚¬â„¢edizione 2003 Eco&Equo (www.ecoandequo.it) è stata la prima mostra dei prodotti equo e solidali a condividere una vetrina e uno spazio di dibattito con le autonomie locali su parchi, aree protette e attivitàƒ legate alla cultura del territorio.


Questà¢â‚¬â„¢anno la seconda edizione di Eco&Equo, mostra mercato nazionale dei prodotti ecocompatibili ed equosolidali, che si terràƒ alla fiera di Ancona dallà¢â‚¬â„¢8 al 10 ottobre 2004, viene organizzata da Regione Marche e Ente Regionale per le Manifestazioni Fieristiche in collaborazione con Agices, là¢â‚¬â„¢Assemblea generale che rappresenta le organizzazione del commercio equo presenti da oltre quindici anni nelle nostre cittàƒ .

Eco&Equo per Agices vuole dunque essere là¢â‚¬â„¢occasione di aprire un confronto pubblico con Regioni, Province e Comuni: perchàƒÂ© in tutta Italia si moltiplichino le esperienze di à¢â‚¬Å“altra economiaà¢â‚¬? che fondano à¢â‚¬Å“altre cittàƒ à¢â‚¬?, altri modi di intendere e di vivere i rapporti economici, sociali ed umani allà¢â‚¬â„¢interno della propria comunitàƒ locale.

Come Agices, spiega Chiavaroli, à¢â‚¬Å“da Eco&Equo chiederemo agli Enti locali che hanno giàƒ approvato mozioni e leggi per le economie solidali, di costruire insieme un luogo di confronto permanente per riconoscere formalmente il ruolo del commercio equo nelle cittàƒ , e inserire i suoi criteri e le sue esperienze in modo strutturale nelle politiche pubbliche di sviluppo economico e sociale dei territorià¢â‚¬?.

E la stessa Regione Marche che promuove Eco&Equo, annuncia là¢â‚¬â„¢assessore regionale allà¢â‚¬â„¢ambiente Marco Amagliani à¢â‚¬Å“sta studiando la possibilitàƒ di introdurre nelle proprie gare criteri di sostenibilitàƒ ambientale e socialeà¢â‚¬?.

 
Agices e le cittàƒ dellà¢â‚¬â„¢Altra Economia

Le dimensioni economiche del commercio equo e solidale in Europa testimoniano che il fenomeno è in piena espansione:

* 18 sono i Paesi europei coinvolti;
* 100 le Organizzazioni di importazione del commercio equo;
* 2.750 le Botteghe del Mondo;
* 60.000 i supermercati e negozi che vendono prodotti commercio equo;
* 1.250 le persone impiegate da organizzazioni di commercio equo;
* 100.000 i volontari;
* 370.000.000 gli euro di fatturato europeo

Anche in Italia le pratiche delle economie solidali si diffondono: diventano vero distretto economico a Torino; reti di consumatori e imprese diverse si organizzano da Milano a Napoli, dalla Sardegna alla Brianza; a Roma, grazie alla collaborazione gli Enti locali, è in costruzione una vera cittàƒ dellà¢â‚¬â„¢Altra economia. Un risultato del quale è parte integrante la diffusione del commercio equo nella capitale: secondo gli ultimi dati a disposizione, le vendite di prodotti del Commercio Equo e Solidale solo attraverso il canale delle Botteghe del Mondo a Roma sono aumentate negli ultimi anni, passando da 546.300 Euro nel 2000 ai quasi 2milioni di oggi, con un tasso di crescita annuale che ha superato il 40%.

Nellà¢â‚¬â„¢ultimo anno si stanno inoltre aprendo nuove possibilitàƒ di cooperazione con gli Enti Locali. Da Genova a Firenze, da Piacenza, a Bolzano, ad Alessandria, grazie anche al progetto ristorazione solidale di Ctm Altromercato, oltre 70mila studenti mangiano alla mensa scolastica i prodotti del commercio equo e solidale. E anche le loro famiglie possono conoscere progetti con i quali circa 4000 organizzazioni di tutto il mondo garantiscono i diritti di oltre 5 milioni di contadini e artigiani di più di 50 Paesi.

Oggi sono ben 16 i capitolati dà¢â‚¬â„¢appalto pubblico in tutta Italia che si aprono ai prodotti equi: un potere dà¢â‚¬â„¢acquisto, quello della pubblica amministrazione, che vale in Europa il 14% del Pil, in Italia il 18%, e che puàƒÂ² orientare imprese e cittadini verso scelte di produzione e consumo socio ed eco-responsabili.

In Europa ci sono giàƒ alcune esperienze consolidate: in Francia 229 amministrazioni locali sostengono acquisti pubblici etici, in Germania 100 comuni hanno scelto il caffè equo per mense e uffici pubblici, in Inghilterra cittàƒ come Gloucester e Bristol scelgono il commercio equo e in Lussemburgo sono 14 i Comuni che privilegiano questi prodotti.

Che cosa succede a Eco&Equo

Eco&Equo è una mostra mercato, ma è anche, e forse soprattutto, un grande spazio pubblico in cui incontrarsi, confrontarsi, discutere. Il programma culturale prevede per VenerdàƒÂ¬ 8 ottobre, dalle ore 10,00 alle 18,00 in Auditorium si terràƒ il convegno di apertura su à¢â‚¬Å“Acquisti pubblici: verdi e socialmente responsabilià¢â‚¬?. Dalle 16.00 alle 17.00 (speaker corner) vengono presentate le à¢â‚¬Å“Nuove esperienze di commercio equo e solidale: Portogallo, Argentina, Albaniaà¢â‚¬?. In serata (18.00-20.00 sala B) si parleràƒ di à¢â‚¬Å“Opportunitàƒ di lavoro nel terzo settore e là¢â‚¬â„¢accesso al credito per le cooperative socialià¢â‚¬?.

Sabato 9 ottobre lo spazio auditorium saràƒ risevato a à¢â‚¬Å“Territori e buone pratiche ambientalià¢â‚¬?. In sala D (10.00-13.00) si parleràƒ di à¢â‚¬Å“Economia solidale: dalla rete ai distretti. Esperienze e progetti in Italia e nelle Marcheà¢â‚¬?, mentre nello speaker corner (10,00-12,00) Legambiente organizza là¢â‚¬â„¢incontro à¢â‚¬Å“Comuni riciclonià¢â‚¬? e nello stesso spazio a seguire (12.00-13.00) incontro con la giornalista Marinella Correggia. Nel pomeriggio in sala B (15.30-17.30) incontro su à¢â‚¬Å“Commercio equo, cotone e WTO: verso Hong Kong 2005à¢â‚¬?, in sala D (16.00-18.00) si parleràƒ di à¢â‚¬Å“La finanza e la responsabilitàƒ socialeà¢â‚¬?, in sala B la parola passa a à¢â‚¬Å“Altreconomie, Altrecittàƒ – Enti locali ed organizzazioni di economia solidale a confrontoà¢â‚¬? mentre nello speaker corner (17.00-19.00) si terràƒ là¢â‚¬â„¢incontro della rete migranti.

Anche domenica 10 tre occasioni di dibattito: in Auditorium (10,00-18,00) si discuteràƒ di à¢â‚¬Å“Medicine non convenzionali: ecocompatibilitàƒ e libertàƒ di scelta terapeuticaà¢â‚¬?, in sala B (10.00-13.00) si terràƒ il à¢â‚¬Å“Convegno della Rete dei Gruppi di acquisto solidali delle Marcheà¢â‚¬?, mentre in sala D (10.00-13.00) si incontreràƒ il Forum dei migranti (gruppi acquisto solidali)

Lo spazio equo e solidale

Nello spazio economico solidale hanno giàƒ confermato, tra gli altri, la loro presenza:

realtàƒ del commercio equo come Ctm Altromercato, Commercio Alternativo, Roba dellà¢â‚¬â„¢Altro Mondo, Raggio verde, LiberoMondo, Equoland; le botteghe del mondo Macondo e Ravinala; il consorzio di certificazione Transfair Italia; Banca Etica e la Mag Emilia Romagna; il consorzio di assicurazione etica Caes Assicurazioni; ecoturismo e turismo solidale con Viaggi e Miraggi e Cts; associazioni come Emergency, Un ponte per…, Coopi, Palm Work Project, Legacoop-cooperazione sociale, Federsolidarietàƒ , la Rete dei Gruppi di acquisto solidale delle Marche, là¢â‚¬â„¢informazione alternativa con Altreconomia, Carta, Infoshop e i missionari di Emi; ma anche diversi Enti locali tra i quali la Provincia di Ancona e il Comune di Roma.

Ricca anche la presenza internazionale con stand dedicati ad esperienze provenienti, tra là¢â‚¬â„¢altro, da Argentina, Albania, Portogallo e comunitàƒ curde della Turchia. Ospiti della Regione Marche da Cuba, là¢â‚¬â„¢Agenzia nazionale per là¢â‚¬â„¢Ambiente e la Provincia di Sancti Spiritus, il Parco nazionale di Paklenica (Croazia) e una delegazione dal Burkina Faso.

Qui Eco

Cresce dà¢â‚¬â„¢interesse anche la parte eco-compatibile, con il coinvolgimento di parchi nazionali e regionali, riserve naturali, aree protette e comunitàƒ locali. Insomma, una vera e propria vetrina dello sviluppo sostenibile del nostro Paese, in continuitàƒ con i 9 anni dellà¢â‚¬â„¢esperienza della fiera ParcoProduce, la prima del settore. A Eco&Equo non si parla solo di conservazione e tutela dellà¢â‚¬â„¢ambiente, ma anche di rinnovamento dellà¢â‚¬â„¢economia del territorio per valorizzare – nel pieno rispetto della qualitàƒ ambientale – i prodotti agricoli, artigianali, turistici e i servizi per la scuola.

Per i più piccoli

Unà¢â‚¬â„¢attenzione particolare saràƒ dedicata ai visitatori più giovani con stand allestiti per attivitàƒ e laboratori che hanno là¢â‚¬â„¢obiettivo di avvicinare gli studenti, in maniera attiva e ludica, ai temi della responsabilitàƒ sociale ed ambientale.

* Laboratori di educazione ambientale a cura della Cooperativa Olduvai di Milano (stand dedicato)
* Laboratori di educazione ambientale e consumo critico a cura di Forestalp e Mondo Solidale (stand dedicato)
* Laboratori di energia alternativa a cura dell'Associazione Paea (stand dedicato)
* Laboratori di costruzione di strumenti musicali con materiali di recupero (stand Regione Marche)
* Laboratori sull'uso di strumenti musicali del commercio equo e solidale (stand Commercio Alternativo)

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