Corte californiana condanna assassino arcivescovo Romero

Un tribunale civile della California ha riconosciuto colpevole dell’omicidio dell’arcivescovo Oscar Arnulfo Romero un ex-capitano delle forze militari del Salvador e braccio destro di Roberto D’Aubuisson, il defunto capo dei famigerati ‘squadroni della morte’ salvadoregni.


Il giudice federale della cittàƒ di Fresno, Oliver Wagner, ha considerato convincenti le prove contro Alvaro Rafael Saravia, capitano dell’aviazione del Salvador e braccio destro di Roberto D’Aubuisson, il defunto capo dei famigerati ‘squadroni della morte’ salvadoregni. Il magistrato, che ha definito l’assassino dell’arcivescovo Romero un “crimine contro l’umanitàƒ “, ha condannato Saravia a versare complessivamente 10 milioni di dollari per danni di cui 2,5 come risarcimento a un parente del religioso, che ha voluto rimanere anonimo per ragioni di sicurezza. Il procedimento legale era stato avviato dal ‘Center for justice and accountability’ di San Francisco, un’associazione per la tutela dei diritti umani, a nome del familiare di Romero, grazie a una normativa statunitense del XVIII secolo. Secondo dati recenti Savaria, trasferitosi negli Usa, viveva fino a poco tempo fa con moglie e due figli nella cittàƒ californiana di Modesto, ma attualmente se ne sono perse le tracce. Matthew Eisenbrand, avvocato del Centro che ha presentato la denuncia, sottolinea che la sentenza oltre ad avere una forte valenza simbolica fornisce all’ufficio immigrazione statunitense gli estremi legali per espellere Saravia dagli Stati Uniti; inoltre, fatto altrettanto importante, il verdetto fa in modo che gli Usa “smettano di essere un rifugio sicuro per i responsabili di questi orrendi crimini”. Monsignor Romero fu assassinato il 24 marzo 1980 da un commando di estrema destra mentre officiava messa nella cattedrale della capitale salvadoregna. Il religioso era divenuto la voce dei più deboli e degli oppressi durante la violenta crisi salvadoregna, scoppiata alla fine degli Anni ’70 e proseguita fino al 1992; in particolare Romero denunciava le violenze dei militari e degli ‘squadroni della morte’ contro la popolazione civile. Nei 25 anni successivi alla morte dell’arcivescovo la giustizia salvadoregna si è dimostrata inefficace nel ricercare i colpevoli; nel 2000 un pronunciamento della Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh), organismo dell’Organizzazione degli Stati Americani (Oea), ha affermato che “lo Stato salvadoregno ha mancato al suo dovere di investigare in forma diligente ed efficace, cosàƒÂ¬ come a quello di processare e assicurare alla giustizia i responsabili, attraverso un processo imparziale e obiettivo, come esige la Convenzione Americana”.

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